Bracco, il gruppo è stato tra i protagonisti dell’Expo Dubai

Glisenti: “Bracco ha contribuito su temi fondamentali come ricerca, life science, intelligenza artificiale, imaging diagnostico, women empowerment”

Corporate - Il giornale delle imprese
Condividi su:

Bracco è stato protagonista dell’istallazione “The Beauty of Imaging”. Diana Bracco: “ha mostrato la straordinaria bellezza del corpo umano, osservato dal suo interno”

L’Esposizione Universale di Dubai ha chiuso i battenti con oltre 23 milioni di visitatori in presenza. “Un risultato straordinario in tempo di pandemia che si è accompagnato al successo di pubblico anche di Padiglione Italia che è stato visitato da ben un milione e 619.000 persone, a cui vanno aggiunti 13 milioni di visitatori da remoto”, afferma Paolo Glisenti, Commissario Generale per l’Italia a Expo, che ieri ha personalmente ringraziato Diana Bracco per l’impegno, le idee, i contenuti e le tante iniziative realizzate dalla nostra azienda nel semestre espositivo. “Qui a Dubai il mondo cambia rapidamente”, aggiunge Glisenti, “e questa Expo ha davvero scritto il futuro. Bracco ha contribuito su temi fondamentali come ricerca, life science, intelligenza artificiale, imaging diagnostico, women empowerment”. 

L’Expo di Dubai non è stato in effetti solo una vetrina, ma è stato un evento che, in un momento complesso come l’attuale, ha saputo ribadire il messaggio di consapevolezza e di autentica globalizzazione che da sempre caratterizza questi momenti. L’Esposizione di Dubai è stata un’agorà planetaria per comprendere gli altri e ascoltare i giovani, pensando a un nuovo futuro in termini culturali, diplomatici, sociali, economici.

Bracco, in qualità di Official Gold Sponsor di Padiglione Italia, il 24 novembre 2021, in occasione del National Day dall’Italia, ha sostenuto il grande concerto dell’Accademia della Scala alla presenza delle massime autorità dell’Italia e di altri Paesi.

Il Gruppo guidato da Diana Bracco ha anche organizzato a Dubai un ricco palinsesto di eventi dedicati al modello italiano di ricerca e innovazione nel comparto delle scienze della vita l’importanza e alla medicina predittiva e personalizzata. Inoltre, con l’istallazione “The Beauty of Imaging”, che campeggiava all’interno del percorso espositivo del Padiglione Italia, Bracco ha mostrato ai visitatori di tutto il mondo contenuti scientifici all’insegna del connubio arte e scienza. “Il nostro Gigante, alto 4 metri e composto da 82 schermi”, dice Diana Bracco, Presidente e Ceo del Gruppo Bracco,  “ha mostrato la straordinaria bellezza del corpo umano, osservato dal suo interno. Come siamo abituati a fare noi di Bracco che siamo leader mondiale nel settore dell’imaging diagnostico”.

Numerosi i rappresentanti delle istituzioni italiane che hanno visitato “The Beauty of Imaging”: da Luigi Di Maio a Mara Carfagna, da Giancarlo Giorgetti a Patrizio Bianchi, da Maria Cristina Messa a Maria Chiara Carrozza.

Sicuramente nel padiglione Italia dedicato anche alla ricerca, la scienza e la tecnologia, questo gigante di Bracco in mezzo al verde rappresenta la sostenibilità, le nuove tecnologie e guardare dentro il corpo umano attraverso tutte le tecnologie disponibili”, ha affermato Maria Chiara Carrozza, Presidente CNR che poi ha aggiunto: “Si tratta di un’opera che ha anche una visione complessiva di quello che è l’Italia oggi: alta tecnologia, imaging, robotica ma anche green e compatibilità. Un messaggio molto importante”.

A sua volta Maria Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca, ha commentato: “Non è solo la bellezza ma è quello che sta dietro la bellezza. Bracco ha parlato del beyond, dell’andare oltre e io credo che nella medicina di oggi bisogna andare oltre in senso generale, oltre a quello che si vede, oltre quello che si sente anche. Comprendere ad esempio nelle immagini un segnale, quali sono i movimenti chimici, biochimici e delle molecole, perché solo questo può indirizzare alla terapia giusta. La cosa bella delle immagini di oggi”, ha continuato la Ministra, “è che vanno fino all’infinitamente piccolo: abbiamo imparato che si possono vedere anche le proteine e questo viene sempre dalla tecnologia delle immagini, per questo è importante conoscerle, studiare e continuare a fare ricerca”.