Carraro, nel 2023 fatturato in crescita del 15,8% pari a 846,3 milioni
Il Presidente Enrico Carraro: "Il 2023 evidenzia il consolidamento dei nostri volumi, con un fatturato che supera gli 845 mln e un EBITDA pari a 81 mln"
Carraro: nel 2023 il fatturato ammonta a 846,3 milioni, in crescita del 15,8%. EBITDA +9,6%
Carraro, leader mondiale nei sistemi di trasmissione per veicoli off-highway e trattori specializzati, ha approbato il progetto di Bilancio 2023. "Chiudiamo l’ennesimo esercizio in crescita. Il 2023 che lasciamo alle spalle evidenzia il consolidamento dei nostri volumi, con un fatturato che supera gli 845 milioni di Euro, ma soprattutto un importante miglioramento della marginalità, con un EBITDA pari a 81 milioni di Euro, in crescita di oltre il 43% rispetto al 2022", ha commentato Enrico Carraro, Presidente del Gruppo. "Ciò è il risultato di un ottimo lavoro di squadra, guidato dal nostro Amministratore Delegato Andrea Conchetto, che ci ha portato a crescere all’interno dei mercati di riferimento del Gruppo grazie ad un’offerta prodotto in linea con le attese dei nostri clienti. In tale contesto la nostra solida capacità industriale, grazie all’entrata a regime degli importanti investimenti degli ultimi anni, ci ha consentito di registrare una redditività in crescita più che proporzionale rispetto a quella del fatturato raggiungendo, in termini percentuali, risultati di assoluto rilievo rispetto alla serie storica degli esercizi precedenti".
“Forti dei successi registrati negli ultimi esercizi, anche nel 2024 continueremo ad investire in modo importante, raggiungendo i 50 milioni di Euro a sostegno della capacità produttiva e dello sviluppo tecnologico del Gruppo”, ha concluso Enrico Carraro.
Il fatturato consolidato al 31 dicembre 2023 raggiunge quota 846,3 milioni di Euro, in incremento del 15,8% rispetto ai 730,8 milioni di Euro del precedente esercizio. L’EBITDA al 31 dicembre 2023 è pari a 81,1 milioni di Euro (9,6% sul fatturato), in incremento del 43,3% rispetto ai 56,6 milioni di Euro (7,7% sul fatturato) del 2022. Entrambi i settori di riferimento, quello agricolo e quello movimento terra, nel 2023 hanno visto confermati alcuni dei fattori che hanno globalmente supportato la domanda negli scorsi anni, ossia gli investimenti in infrastrutture incentivati dai governi come stimolo alle loro economie e l’alto livello di prezzo delle materie prime che ha facilitato gli investimenti nel rinnovo in nuovi veicoli e macchinari specie nel settore estrattivo. Differentemente, per quanto riguarda la crescita nel settore privato, sia residenziale che non residenziale, è venuta a mancare la spinta a ulteriori investimenti in nuovi macchinari a causa della crescita del costo del denaro.
Il 2023 ha visto il Gruppo imprimere una importante accelerazione agli investimenti per favorire l’aumento della capacità produttiva necessaria a sostenere gli obiettivi di portafoglio. Gli investimenti al 31 dicembre 2023 ammontano a 49,5 milioni di Euro, in sensibile incremento rispetto ai 41,9 milioni di Euro del 31.12.2022.
Sempre elevata l’attenzione del Gruppo alle attività R&D, con l’obiettivo primario di sviluppare sistemi di trasmissione sempre più efficienti e trattori specializzati destinati ai mercati a più alto potenziale. In particolare, l’impegno finanziario dell’anno in Ricerca e Innovazione è pari a 30 milioni di Euro (3,54% sul fatturato), in linea con le previsioni (nel 2022 31,7 milioni di euro, 4,16% sul fatturato).
La posizione finanziaria netta consolidata della gestione al 31 dicembre 2023, a debito per 234,451 milioni di Euro, (al 31 dicembre 2022 era a debito per 205,378 milioni di Euro), risente degli importanti investimenti industriali.
Grazie alle azioni intraprese dal Gruppo si prevede nel 2024 il mantenimento di una buona marginalità in linea con il 2023. Ciò acquista ulteriore rilievo positivo visto che persistono talune incertezze sui mercati delle materie prime e finanziari e gli effetti delle tensioni politiche in diverse zone del mondo continuano a minacciare l'economia in generale e i mercati europei. I trend segnalano un rallentamento della domanda per il 2024 soprattutto per il mercato agricolo che si rifletterà prevedibilmente in una leggera contrazione del fatturato. Il management sta attentamente monitorando l’evolversi della situazione geopolitica internazionale con l’obiettivo di intercettare le criticità che potrebbero emergere sulla catena di fornitura e in generale limitare ulteriormente gli eventuali negativi effetti inflazionistici.