Design e sostenibilità: legno sì, ma solo certificato
PEFC Italia presenta gli arredi dell’architetto varesino Giorgio Caporaso
Basta con lo sfruttamento indiscriminato delle foreste
Nella splendida location Listone Giordano Arena progettata da Michele De Lucchi, dal 6 al 12 giugno, in occasione della Milano Design Week l’architetto e designer Giorgio Caporaso presenta la sua nuova collezione di arredi, frutto della collaborazione con PEFC Italia, associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile attraverso la certificazione.
L’arredamento a livello mondiale è il terzo settore per consumo di legno, dopo l’edilizia e la carta e in Italia rappresenta un settore importante del made in Italy. Il legno è la materia prima per eccellenza dello sviluppo sostenibile: naturale, rinnovabile, prodotto dall’assorbimento di anidride carbonica ne mantiene lo stoccaggio, facilmente lavorabile, riutilizzabile e riciclabile. Ma una parte del legno proviene anche dalla distruzione/degrado delle foreste, che causano 12% delle emissioni a livello mondiale. La provenienza del legno è quindi un elemento essenziale della sostenibilità del prodotto e il mercato internazionale dà valore e richiede la certificazione, che si sta affermando anche in Italia.
Per questo PEFC International ha ideato la campagna di sensibilizzazione Forests Are Home che nasce per promuovere un approvvigionamento sostenibile nel settore arredo e per riunire tutti coloro che sono coinvolti nella creazione, progettazione e costruzione di mobili nella ricerca di un nuovo modo di produrre in maniera sostenibile.
PEFC Italia per promuovere la campagna ha scelto l'architetto e designer Giorgio Caporaso, progettista tra i precursori dell’eco design e del circular design, che negli anni ha ideato e progettato un'intera linea di prodotti e complementi d'arredo, realizzati in cartone già in parte riciclato e riciclabile per il marchio Lessmore, di cui è chief designer e direttore artistico. La sostenibilità dei suoi progetti abbraccia l’intera creazione dell'oggetto che tiene conto di aspetti come la modularità, la componibilità, la multifunzionalità, la riparabilità, la trasformabilità, la riparabilità, la durevolezza, la disassemblabilità a fine vita.
Il “salotto” sostenibile realizzato in collaborazione con PEFC Italia in legno certificato è costituito da una sedia/poltrona affiancata da un tavolino basso, da un altro dinamico tavolino che all’occorrenza diventa anche sgabello e una libreria modulabile e componibile. A supportare il progetto, le aziende Stilwood, Artigian Mobili, Gilegno e la Casa del Mobile, che hanno fornito i materiali e realizzato i mobili e Faberlab di cui Giorgio Caporaso è anche art director e chief designer.
“Quando sono stato chiamato da PEFC per la proposta di collaborazione, nonostante i tempi strettissimi per l’imminente Fuorisalone, ho accettato subito senza esitazione di progettare degli arredi per questo “primo racconto” da presentare alla Milano Design Week, certo che avremo modo di approfondire la nostra collaborazione nel tempo – racconta l’architetto Giorgio Caporaso. Partendo dall'idea di valorizzare la foresta e tutta la sua ricchezza di biodiversità ho adottato un approccio sistemico basato sulla crescita e sulla trasformazione della natura. Ho pensato degli arredi, costituiti da parti facilmente assemblabili, che includono l’utilizzatore come parte attiva nella messa in forma finale, in modo da trasmettere il valore della materia e di creare una esperienza materica con l’oggetto. Ho progettato una poltrona, una libreria e due tavolini rispettando il mio approccio circolare al progetto, ma curando anche il rapporto tra l’utente e il suo prodotto. Il piacere di costruire e comporre un oggetto di arredo, permette di “comprenderlo” meglio e di rispettarlo maggiormente, godendo di tutta la sensorialità e la bellezza del legno e creando una sorta di legame affettivo con la natura. E’ importante anche sapere che i singoli elementi preziosi che lo compongono possono essere sostituiti, come pezzi di ricambio, per la manutenzione e la riparabilità che si possono scomporre e ricomporre o arricchire con nuovi colori e finiture”.