Emicrania, Pfizer: all'Università di Bologna nasce il progetto di sensibilizzazione lanciato tramite i canali Comm To Action

In seguito a un’iniziativa di sensibilizzazione Pfizer Italia, gli studenti hanno presentato più di 40 progetti sull’emicrania, quattro dei quali selezionati e promossi attraverso la piattaforma Comm To Action

di Redazione Corporate
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Pfizer, "L'emicrania non si vede ma si sente": dall'Università di Bologna il progetto di sensibilizzazione promosso attraverso la piattaforma Comm To Action

Gli studenti del terzo anno del corso di “Comunicazione d’impresa” della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna hanno lavorato a un progetto con l'obiettivo di dimostrare che l’emicrania non è una “malattia invisibile”. In seguito a un’iniziativa di sensibilizzazione Pfizer Italia, gli studenti hanno presentato più di 40 progetti sull’emicrania, quattro dei quali selezionati e promossi attraverso la piattaforma Comm To Action, il gruppo di lavoro di studenti e neolaureati che mettono in pratica attività di comunicazione e relazioni pubbliche.  L'iniziativa ha l’obiettivo di dare voce e visibilità alle persone che ogni giorno combattono contro il dolore e contro i pregiudizi della società rivolgendosi alle fasce d’età più giovani.

Indirizzando l’opinione pubblica all’ascolto e alla comprensione possiamo aiutare a favorire un approccio più empatico verso chi soffre d’emicrania”, ha dichiarato il team di Comm To Action.

Alessandra Sorrentino, presidente dell’Associazione Pazienti Al. Ce. - Alleanza Cefalalgici, dichiara: “Sono felice che un'istituzione culturale come l'Università di Bologna abbia scelto di farsi portavoce insieme ai propri studenti di un messaggio molto importante. La disinformazione è un grande problema nell'ambito della nostra patologia: lo stigma, oltre alle informazioni non corrette, sono alla base della non accettazione della malattia, sia da parte di chi non conosce l'emicrania, ma anche da parte dei pazienti stessi. Grazie alla buona comunicazione, fatta di empatia, ma allo stesso tempo anche della giusta dose di ironia, possiamo agire concretamente affinché si possa cambiare lo sguardo su una malattia ancora così tanto sottovalutata”.

Infatti, è proprio grazie a ironia, slang gen-z, grafiche coinvolgenti e slogan impattanti, che l’iniziativa ha tentato di colmare quel divario tra gravità della patologia e consapevolezza che hanno i più giovani. Le innovative strategie di comunicazione e di storytelling hanno cercato di bilanciare precisione scientifica, empatia e semplicità narrativa. L’emicrania è una malattia neurologica cronica che ha un altissimo costo umano, sociale ed economico. Tuttavia, resta una condizione sottovalutata, spesso percepita come temporanea. La mancanza di sensibilizzazione tra i giovani non è solo un problema di percezione, ma anche di informazione: molti non riconoscono i sintomi o trascurano l’importanza di un intervento medico, vivendo l’emicrania in maniera isolante e frustrante.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’emicrania rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante; colpisce circa il 12% degli adulti in tutto il mondo con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. In particolare, in Italia, ne soffrono sei milioni di italiani, di cui quattro milioni sono donne.

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