Eni propone il Piano di Azionariato Diffuso a supporto dei dipendenti

Il Piano prevede due assegnazioni annuali di azioni gratuite, nel 2024 e nel 2025, per un controvalore individuale di 2.000 euro all'anno

di Redazione Corporate
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Eni sottopone all'Assemblea degli Azionisti il Piano di Azionariato Diffuso 2024-2026 per supportare i dipendenti

Si è svolta oggi la riunione del Consiglio di Amministrazione di Eni, presieduta da Giuseppe Zafarana, ed è stata presa una decisione di rilevanza strategica: sottoporre all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, prevista per il 15 maggio 2024, l'adozione di un Piano di Azionariato Diffuso 2024-2026, seguito dalle relative modalità di attuazione. Questo piano mira a rafforzare il senso di appartenenza dei dipendenti all'azienda e a incentivare la loro partecipazione alla crescita del valore aziendale, in linea con gli interessi degli azionisti. L'adozione del Piano sarà graduale, inizialmente destinata ai dipendenti in Italia per poi estendersi gradualmente alle società estere, rispettando le diverse legislazioni nazionali.

Il Piano prevede due assegnazioni annuali di azioni gratuite, nel 2024 e nel 2025, per un controvalore individuale di 2.000 euro all'anno. Tuttavia, durante un periodo di lock-up della durata di 3 anni, le azioni assegnate non potranno essere cedute. Nel 2026, sarà introdotta una modalità di co-investimento: per ogni acquisto di azioni da parte del dipendente, sarà assegnato gratuitamente il 50% delle azioni acquistate, fino a un controvalore massimo di 1.000 euro. Le azioni acquistate dai dipendenti saranno soggette a un lock-up di 1 anno, mentre per le azioni gratuite assegnate si applicherà un lock-up di 3 anni.

Per i Dirigenti partecipanti al Piano Incentivazione Lungo Termine azionario già in essere, è prevista un'assegnazione annuale simbolica di 1 azione. Questa iniziativa si inserisce nell'ambito del ruolo fondamentale che Eni attribuisce al capitale umano nel proprio percorso di trasformazione ed evoluzione. Si aggiunge ai piani di intervento straordinario avviati da Eni nell'ottobre dello scorso anno per sostenere i suoi oltre 20.000 dipendenti nel contesto di una congiuntura economica sfavorevole.