Fai da te, con la pandemia cresce l'interesse per il bricolage

Bertin (ManoMano): "Per quest’anno prevediamo che un 80% di italiani in più farà lavori di bricolage per il miglioramento della propria casa”

Corporate - Il giornale delle imprese
Condividi su:

Fai da te, 7 italiani su 10 si cimentano nel bricolage tra le mura di casa

Nell’ultimo anno, complice la pandemia e il maggior tempo passato in casa, il mondo del fai da te sta attirando sempre di più l'attenzione degli italiani. Una passione senza età: anche i più giovani sembrano avvicinarsi all’universo del bricolage e alla possibilità di creare e riparare con le proprie mani oggetti di uso comune.

Se nel 2019 il giro d’affari si era attestato sugli 11 miliardi, la crescita è proseguita con l’emergenza sanitaria. Infatti, uno studio del febbraio 2021 della società USP Marketing Consultancy ha evidenziato l’impatto del Covid sul cosiddetto home improvement: se fino al 2020 il DIFM (do it for me, quindi il ricorso ad un artigiano o professionista) cresceva costantemente a scapito del DIY (do it yourself, fai da te), con l’avvento della pandemia - e le conseguenti restrizioni che sono state introdotte – la tendenza si è invertita. Ben il 66% degli italiani preferisce quindi attivarsi per un lavoretto fai da te piuttosto che ricorrere ad un professionista.

Sono tantissime le motivazioni alla base di questo cambio di rotta. Alcuni sono spinti dall'esigenza di risparmiare; altri, invece, hanno sfruttato il lockdown per cimentarsi in piccoli lavoretti, provando la soddisfazione di riparare un elettrodomestico o di realizzare con le proprie mani delle piccole opere di artigianato. Da non sottovalutare, poi, l’elemento della diffidenza: gli italiani sono più restii a far entrare in casa artigiani e professionisti e preferiscono, quando possibile, rinviare l’intervento a tempi più sicuri.

Quanto riportato viene confermato anche da un recente sondaggio di YouGov, per cui 7 italiani su 10 hanno deciso di dedicarsi al fai da te, anche grazie al maggior tempo speso tra le mura domestiche. Inoltre, stando a quanto emerge dalla rilevazione, più della metà degli italiani afferma che il bricolage contribuisce al benessere psicologico.

Questi dati sono accompagnati da previsioni decisamente positive che coinvolgono anche il mondo digitale. Riprendendo le parole di Pauline Bertin, head of sales Italia di ManoMano“All’interno di questo contesto di chiara crescita dell’e-commerce, il settore del fai da te è molto promettente. In particolare, per quest’anno prevediamo un 80% di italiani in più che farà dei lavori di bricolage per la manutenzione o il miglioramento della propria casa”.

Fai da te, il contributo della rete nella crescita dell'home improvement

Le aspettative sull’indotto legato al fai da te sono elevate e sono sostenute particolarmente dal web, fondamentale sia per avvicinare nuovi appassionati, sia per l’apporto offerto dai canali del commercio elettronico. Un ruolo di primo piano è ricoperto da quei portali che consentono ai meno esperti di avere un primo punto di contatto con il bricolage: su internet, ad esempio, è possibile trovare dei veri e propri manuali che spiegano passo passo come sistemare gli elettrodomestici in base a problemi specifici; un esempio è questa guida per togliere il pannello dalla lavastoviglie, che descrive in modo accurato come portare a termine con successo un’operazione che sembra difficile, ma che grazie all'ausilio di documenti di questo tipo è alla portata di tutti.

A dar man forte al fai da te ci sono anche i tutorial, il cui formato video spopola sui principali social. Oltre ai manuali e alle guide, la rete, con le possibilità di aggregazione che offre, è il canale che ha  più di tutti contribuito alla creazione di tante comunità. In queste vengono condivisi consigli ed esperienze ed è possibile esibire le proprie creazioni. Inoltre, con la maggiore penetrazione dell’e-commerce, i pezzi di ricambio, gli accessori e gli utensili necessari sono accessibili davvero a tutti.