Fondazione MAIRE promuove la transizione energetica come leva per l'inclusione sociale

Di Amato (Fondazione MAIRE): "Guidiamo questa trasformazione agendo come abilitatore di nuove tecnologie per la decarbonizzazione"

di Redazione Corporate
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Fondazione MAIRE: la transizione energetica verso COP29 come opportunità di inclusione sociale e lavorativa

La transizione energetica non è solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità di inclusione sociale e lavorativa per milioni di persone in tutto il mondo. Questo il messaggio chiave dell’evento "Nello Spirito di Laudato Sì. Verso COP29: transizione energetica come opportunità di inclusione sociale e lavorativa", organizzato oggi a Roma da Fondazione MAIRE in collaborazione con l'Ambasciata del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede.

Durante l'incontro, è stata presentata una ricerca condotta dalla Fondazione MAIRE, che evidenzia la necessità di nuove competenze per oltre 30 milioni di lavoratori nel contesto della transizione energetica. Questo dato, fornito dall'International Energy Agency, dimostra l'urgenza di sviluppare capacità multidisciplinari e innovative per affrontare le sfide poste dalla decarbonizzazione, in linea con gli obiettivi climatici globali. I risultati della ricerca, condotta in 12 Paesi e 4 continenti, saranno discussi alla COP29, che si terrà a Baku, Azerbaijan, il prossimo novembre.

L'evento ha sottolineato come la transizione energetica possa diventare uno strumento di inclusione sociale, favorendo l’occupazione femminile e delle minoranze. In questo contesto, la Fondazione MAIRE ha annunciato un bando per borse di ricerca sui flussi migratori e la transizione energetica, con l’obiettivo di creare un progetto formativo per l’inclusione lavorativa dei migranti.

Fabrizio Di Amato, Presidente della Fondazione MAIRE e del gruppo MAIRE, ha dichiarato: “Per gestire efficacemente la transizione energetica e sfruttarne la potenziale capacità inclusiva, le aziende devono non solo agire secondo i principi ESG ma anche promuovere un più ampio cambiamento culturale. MAIRE guida questa trasformazione agendo come abilitatore di nuove tecnologie per la decarbonizzazione e, insieme alla Fondazione MAIRE, attraverso la formazione delle nuove competenze”.

Antonio Zanardi Landi, Ambasciatore del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede, ha aggiunto: “Con il richiamo diretto all’Enciclica Laudato Sì, la Fondazione MAIRE sottolinea ed evidenzia il legame originale e vivo tra il Magistero della Chiesa e lo sforzo di una grande impresa per la tutela del Bene Comune. È un fatto nuovo e importante”.

L'incontro ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui Matteo Piantedosi, Ministro dell'Interno, e Padre Enzo Fortunato, francescano e direttore della comunicazione della Basilica di San Pietro, sottolineando l'importanza del dialogo tra istituzioni religiose, imprese e società civile per affrontare insieme le sfide della sostenibilità e dell'inclusione sociale.