FS, l'AD Ferraris: "Dalle alpi dipende lo sviluppo dell'hub del Mediterraneo"

È chiaro come in questo contesto i valichi alpini giochino un ruolo-chiave, essendo le porte dell’Italia per i quattro corridoi che attraversano l’Europa

di Redazione Corporate
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Gruppo FS: l'Amministratore Delegato Luigi Ferraris interviene all’incontro 'Europe and the Alps'

L’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris da Bruxelles, dove è intervenuto all’incontro “Europe and the Alps”, organizzato dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea, lancia il suo sguardo sulle problematiche che le interruzioni dei valichi del Fréjus e del San Gottardo stanno apportando all’intero sistema dei trasporti italiano e del Vecchio Continente, ed ha dichiarato: “Quello che succede ai valichi alpini è determinante per lo sviluppo economico e commerciale dell’Italia, un Paese fondato sull’interscambio con l’estero. Simili restrizioni alla connettività e alla logistica rischiano di impattare negativamente sull’intera competitività del Paese”.

Inoltre, intervenuto in un panel moderato dal Prof. Oliviero Baccelli, l’AD di Ferrovie è tornato a rimarcare l’importanza del trasporto delle merci via treno, ed ha aggiunto: “L’Europa deve rafforzare e considerare come spina dorsale dello sviluppo della logistica intermodale in cui la ferrovia sia utilizzata per le grandi distanze, mentre il trasporto stradale per il cosiddetto primo ed ultimo miglio”. 

Tuttavia, Ferraris, ha commentato: “Il sistema del trasporto ferroviario alpino sta dimostrando recentemente tutta la sua fragilità”. È il caso delle interruzioni del traffico presso i valichi alpini, previste o meno, che stanno diventando sempre più frequenti con il rischio, Luigi Ferraris, ha rimarcato: “Uno shift modale inverso, con i servizi merci che non vengono deviati su altre direttrici ferroviarie ma trasferiti su strada, con un impatto ambientale avverso sulle comunità alpine interessate”.

È chiaro, perciò, come in questo contesto i valichi alpini (Fréjus, San Gottardo, Brennero e Tarvisio) giochino un ruolo-chiave, essendo le porte dell’Italia per i quattro corridoi che attraversano l’Europa: il corridoio Mediterraneo, il Reno-Alpi, quello Scandinavo-Mediterraneo e il Baltico-Adriatico. Per questo occorrono in Europa “delle regole che facilitino un coordinamento degli attori coinvolti, con interventi unitari sulle infrastrutture e maggior coordinamento tra le imprese ferroviarie e i gestori della rete”, ha aggiunto Ferraris. Un impegno che l’Europa, sempre secondo l’AD di FS, ha già iniziato a compiere. “Il Regolamento TEN-T può rappresentare uno strumento per assicurare una maggiore prevedibilità sui tempi di realizzazione dei grandi progetti transfrontalieri”, ha concluso l'AD di FS. Dopo il panel, Luigi Ferraris ha incontrato la Commissaria europea per i Trasporti Adina Vălean.