Gender equality: AXA e Bocconi insieme per una società inclusiva

Gigantiello (AXA Italia): "Lavoriamo su più dimensioni così che la consapevolezza di temi di inclusione sia un patrimonio comune di tutta la nostra popolazione"

di Alice Cubeddu
Corporate - Il giornale delle imprese

Gender equality: AXA e Bocconi presentano lo studio su parità di genere ed empowerment femminile per costruire una società più equa, inclusiva e resiliente

Costruire una società più resiliente, equa ed inclusiva iniziando dalla parità di genere: è stato questo il focus nell'evento organizzato da AXA Research Lab on Gender Equality dell’Università Bocconi, in collaborazione con AXA Italia e AXA Research Fund. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività annuali del laboratorio di ricerca nato nel 2020 dalla pluriennale collaborazione tra AXA e Bocconi, con il supporto dell’AXA Research Fund.

Diretto dalla Professoressa Paola Profeta, esperta internazionale di Gender & Public Policy e Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità dell’Università Bocconi, il Lab mira ad aumentare la comprensione del gender gap e a promuovere studi per cercare di ridurlo, per centrare il traguardo fissato nell'Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Molti i punti affrontati nel corso dell'evento inaugurato da Francesco Billari, Rettore dell'Università Bocconi, che ha subito evidenziato la necessità di avviare un cambiamento culturale rispetto al tema della parità di genere, capace di coinvolgere proattivamente anche gli uomini, chiamati a partecipare alla crescita di una società inclusiva ed equa

Il gender equality è una chiave di volta e una sfida per l'intera società, ha commentato Giacomo Gigantiello, CEO di AXA Italia, sottolineando, inoltre, come la disparità sia un'ingiustizia che si riflette sui mercati: "oggi nel mondo 2.4 miliardi di donne non hanno gli stessi diritti degli uomini e questa disuguaglianza non è solo una questione di ingiustizia, ma un ostacolo allo sviluppo economico. Basti pensare che globalmente costa oltre 16 trilioni di dollari e per vincere questa battaglia serve un approccio collettivo, dove le Università hanno un ruolo chiave”.

Ognuno di noi è chiamato ad interpretare un ruolo ed è importante che lo faccia nella consapevolezza di portare un cambiamento concreto in quanto, proprio la parità di genere, inizia dalla comprensione e dal cambiamento di abitudini e credenze radicate che non trovano più riscontro nella direzione intrapresa dalla società moderna.

Come ha ricordato la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, nei suoi saluti istituzionali, la parità di genere è una leva per una società non solo più equa ma anche più dinamica e in questo senso si inseriscono le azioni del Governo, come ad esempio il recente lancio di un codice deontologico per le imprese focalizzato sulla tutela delle donne e della maternità o il provvedimento sul riordino degli incentivi alle imprese con l’inserimento tra i principi generali, della valorizzazione del contributo delle donne alla crescita economica e sociale della Nazione. A dare il proprio contributo anche Maria Bianca Farina, Presidente di ANIA e Fondazione ANIA che rimarca l'urgenza di agire tempestivamente sul tema, centrale anche per il settore assicurativo. 

A seguire, il dibattito e momento di confronto moderato da Kirsty Leivers, Global Head of Culture Inclusion and Diversity del Gruppo AXA, che ha visto la partecipazione di Paola Profeta, Direttrice dell'AXA Research Lab on Gender Equality e Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità dell'Università Bocconi; Anne Boring, Direttrice della AXA-Sciences Po Women in Business Chair; Monika Queisser, Responsabile delle Politiche sociali presso l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e Simone Innocenti, Chief HR, Organization & Culture Officer di AXA Italia.

Durante il panel, sono stati introdotti e discussi i risultati emersi dallo studio condotto dall’AXA Research Lab on Gender Equality della Bocconi, come la tossicità legata all'ambiente di lavoro, spesso permeato dal sessismo ancora troppo diffuso a livello aziendale e riscontrabile particolarmente in realtà a guida maschile, su cui occorre lavorare e intervenire in modo deciso: dallo studio emerge come una volte eliminati questi bias, le donne progrediscano nel percorso di carriera, la work-life balance si allinei e si ottiene un percorso di crescita da molteplici punti di vista. A questo proposito l’OCSE ha già messo a terra una guida destinata a tutti i Paesi membri per aiutarli a gestire le relazioni di potere diseguali e strutture e norme dannose.

Non solo, emerge anche l'insufficiente diffusione delle discipline STEM tra le ragazze. Su questo tema il Lab ha rilevato come la minor presenza di donne in specializzazioni scientifiche sia legata a diversi fattori, come ad esempio ambienti troppo competitivi e il ricorso a test matematici a risposta multipla, in cui le donne tendono a essere meno performanti. Ma emerge anche il profondo problema legato all'inclusività nelle aziende, che dovrebbe agire sul congedo di paternità al fine di renderlo sempre più esteso, fino a introdurre programmi di mentoring ed empowerment per una leadership femminile sempre più diffusa e consapevole.

L’incontro si è chiuso con l'intervento di Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, che ha fatto il punto sulla strada già percorsa a livello europeo e sugli impegni strategici sul tema della parità di genere, ricordando però come la strada per raggiungere tali obiettivi sia percorribile, ma ancora molto lunga.

Le parole di Giacomo Gigantiello, CEO di AXA Italia ad affaritaliani.it

A margine dell'evento, il CEO di AXA Italia Giacomo Gigantiello ha spiegato come AXA, da tempo impegnata nei temi dell'inclusività e in particolare nello sviluppo di progetti rivolti alle donne, si concentri nella costruzione di valore anche all'interno dell'azienda e perchè sia necessario partire dalla coscienza collettiva per sviluppare un cambiamento capace di incidere significativamente nella società: "Si parte prima di tutto dal rispetto delle persone e degli individui, per fare in modo che possano promuovere il loro talento all'interno dell'azienda e essere sicuri di essere riconosciuti nelle loro capacità e nelle loro competenze. Abbiamo dimesioni di gender diversity, raggiungendo quella che è la parità di genere all'interno della leadership population ma anche nella popolazione dei millennials".

"Chiaramente però", spiega ancora Gigantiello, "la diversità e l'inclusione non è soltato diversità di genere: guarda diverse dimensioni, inclusa quella che può essere la multi-generation inclusion, ma anche temi più delicati come la mental health, oggetto da parte di AXA di una serie di corsi di formazione che includono tutta la popolazione aziendale. Questo per fare in modo che la consapevolezza di temi di inclusione sia un patrimonio comune di tutta quanta la nostra popolazione".

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