Generali: continua la crescita del risultato operativo e dell’utile
Borean (Generali): "Ai nove mesi il Gruppo ha continuato a crescere in maniera profittevole, grazie al forte aumento del risultato operativo e dell’utile netto"
Generali: prosegue la crescita del risultato operativo e dell’utile. Si conferma solida la posizione di capitale
Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Andrea Sironi, ha approvato le Informazioni Finanziarie al 30 settembre 2023 del Gruppo Generali. Il Group CFO di Generali, Cristiano Borean, ha affermato: "Ai nove mesi il Gruppo ha continuato a crescere in maniera profittevole, grazie al forte aumento del risultato operativo e dell’utile netto, nonostante il maggiore impatto delle catastrofi naturali, confermando la propria resilienza in un contesto che rimane complesso dal punto di vista macroeconomico e geopolitico".
"In linea con la nostra strategia, proseguiamo l’impegno sull’eccellenza tecnica nel segmento Danni, mentre nel segmento Vita continueremo a sviluppare le linee di business più profittevoli. Grazie al modello di business diversificato e alla solida posizione di capitale, Generali è pienamente in linea per raggiungere con successo tutti gli obiettivi della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth", ha concluso Borean.
I premi lordi del Gruppo crescono del 4,7% a € 60.461 milioni, grazie principalmente alla forte crescita del segmento Danni. La raccolta netta Vita si attesta a € -1.194 milioni, mostrando un miglioramento nel trend del terzo trimestre rispetto ai precedenti trimestri dell’anno e confermando flussi netti resilienti nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia: questo è coerente con la strategia del Gruppo di riposizionamento del portafoglio Vita e riflette inoltre le dinamiche osservate, in particolare nel canale bancario, in Italia e in Francia.
Il risultato operativo è in aumento a € 5.100 milioni (+16,7%), anche grazie alla diversificazione delle fonti di utile, che comprende il contributo delle acquisizioni. In particolare, il risultato operativo del segmento Danni è in forte crescita a € 2.155 milioni (+50,3%). Il Combined Ratio migliora a 94,3% (-3,1 p.p.), grazie al beneficio di una minore sinistralità, principalmente dovuta a un maggiore effetto dell’attualizzazione, nonostante l’impatto significativo delle catastrofi naturali. Il risultato operativo Vita si attesta a € 2.786 milioni (-1,1%), con un miglioramento nel 3Q2023 rispetto al 2Q2023. Il New Business Margin è in crescita al 5,74% (+0,04 p.p.).
Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management cresce a € 728 milioni (+3,8%), grazie al forte contributo di Banca Generali. Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività migliora a € -216 milioni (€ -249 milioni 9M2022). L’utile netto normalizzato aumenta significativamente a € 2.979 milioni (€ 2.299 milioni 9M2022). Questo è dovuto principalmente al miglioramento del risultato operativo, che evidenzia il beneficio di fonti di utile diversificate, all’utile non ricorrente relativo alla cessione di un complesso immobiliare londinese (per € 193 milioni al netto delle imposte), e riflette anche l'impatto di € -93 milioni legati a strumenti a reddito fisso russi registrato a 9M2022.
L’utile netto cresce a € 2.822 milioni (€ 1.455 milioni 9M2022). Il patrimonio netto di Gruppo è in aumento a € 27,2 miliardi (+2,1% rispetto a FY2022). Il Contractual Service Margin (CSM) è pari a € 32,2 miliardi (€ 31,0 miliardi FY2022). Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a € 625,3 miliardi (+1,6% rispetto a FY2022). Il Gruppo conferma una solida posizione di capitale, con il Solvency Ratio al 224% (221% FY2022). L’aumento riflette principalmente il forte contributo della generazione normalizzata di capitale, che, assieme all’impatto complessivamente positivo dalle varianze di mercato, ha più che compensato gli impatti negativi derivanti dalle modifiche regolamentari, dalle varianze non economiche e dai movimenti di capitale (accantonamento del dividendo di periodo, al netto della recente emissione di debito subordinato).
I premi lordi del segmento Vita ammontano a € 37.018 milioni (+0,9%). La linea risparmio è in crescita (+7,6%), guidata principalmente da Asia, Italia e Francia. La linea puro rischio e malattia conferma la solida crescita (+4,9%), in particolare grazie a Francia e Italia. In flessione la linea unit linked (-12,2%), in particolare in Italia e Francia, anche riflettendo la forte performance ai 9M2022. La raccolta netta Vita è pari a € -1.194 milioni. Le linee puro rischio e malattia e unit linked registrano una raccolta netta positiva, dimostrandosi resilienti: la linea puro rischio e malattia cresce a € 3.552 milioni, guidata da Francia e Italia, e la linea unit linked si attesta a € 3.963 milioni.
I deflussi netti nella linea risparmio (€ -8.709 milioni) sono coerenti con la strategia del Gruppo di riposizionamento del portafoglio e riflettono anche le dinamiche osservate, in particolare nel canale bancario, in Italia e in Francia. La nuova produzione (espressa in termini di valore attuale dei premi futuri - PVNBP) si attesta a € 30.138 milioni (-8.6%), in parziale miglioramento rispetto a 1H2023 (-14,0%), grazie al positivo sviluppo della nuova produzione nel terzo trimestre. La riduzione rispetto a 9M2022 riflette lo sfavorevole contesto economico, amplificato dall’aumento dei tassi di interesse. I volumi espressi in termini di premi annui equivalenti sono complessivamente stabili (-0,4%).
La redditività della nuova produzione sul PVNBP (New Business Margin) si conferma a un livello eccellente a 5,74%, (+0,04 p.p.), continuando a beneficiare dell’approccio disciplinato nella tecnica di sottoscrizione, nonché dal contesto dei più alti tassi di interesse. L’effetto di questi andamenti determina un New Business Value (NBV) pari a € 1.729 milioni (-8,0%). Il Contractual Service Margin Vita (CSM Vita) cresce di oltre € 1 miliardo a € 31.328 milioni (€ 30.207 milioni FY2022). La crescita deriva principalmente dal contributo del New Business CSM Vita pari a € 2.105 milioni che, in aggiunta al ritorno atteso del CSM (€ 1.275 milioni), più che compensa il rilascio del CSM Vita per € 2.219 milioni. Quest’ultimo rappresenta inoltre il principale contributo (circa l’80%) al risultato operativo, che si attesta a € 2.786 milioni (€ 2.818 milioni 9M2022).
I premi lordi del segmento Danni sono in crescita a € 23.444 milioni (+11,4%), spinti dalla performance di entrambe le linee di business. La linea non auto registra una forte crescita (+10,1%), con uno sviluppo diffuso in tutte le principali aree di operatività del Gruppo. La raccolta di Europ Assistance aumenta del 32,4%, grazie alla continua crescita della linea viaggi. La linea auto cresce del 12,9%, nelle principali aree geografiche, con andamenti particolarmente positivi in Italia, Francia, CEE e Argentina. Escludendo il contributo dell’Argentina, paese impattato da un contesto di iperinflazione, i premi totali del segmento registrerebbero un aumento del 5,1%.
Il Combined Ratio è pari al 94,3% (97,4% 9M2022), grazie al miglioramento del loss ratio a 64,9% (-3,9 p.p.), parzialmente compensato da un leggero aumento dell’expense ratio al 29,4% (+0,8 p.p.). L’aumento dell’expense ratio è guidato da maggiori costi di acquisizione. La dinamica positiva del loss ratio beneficia di un maggiore effetto dell’attualizzazione. Le catastrofi naturali hanno avuto un impatto sul Combined Ratio di bilancio pari a 3,7 p.p., rispetto a 2,7 p.p. ai 9M2022, principalmente per le alluvioni e le grandinate verificatesi in Italia, in CEE e in Grecia nel terzo trimestre. Le perdite da catastrofi naturali ammontano a € 875 milioni ai 9M 2023 e sono pari a € 837 milioni tenendo conto dell’attualizzazione.
Il contributo delle generazioni precedenti ai 9M2023 è pari a -2,8%; ai 9M2022 tale contributo era pari a -0,3 p.p., riflettendo uno specifico rafforzamento delle riserve per meglio fronteggiare lo scenario inflattivo. Il combined ratio non attualizzato, che esclude l’impatto dell’attualizzazione dei sinistri, ha registrato un miglioramento a 97,9%, (99,4% a 9M2022). Il risultato operativo è in crescita a € 2.155 milioni (+50,3%). Il risultato operativo dei servizi assicurativi si è attestato a € 1.299 milioni (€ 533 milioni 9M2022), beneficiando di € 816 milioni per effetto dell’attualizzazione rispetto a € 400 milioni a 9M2022, con un risultato operativo dei servizi assicurativi non attualizzato pari a € 483 milioni.
Il beneficio dell’attualizzazione di € 816 milioni deriva per € 762 milioni dall’anno corrente e per € 54 milioni dall’anno precedente. Il risultato degli investimenti è pari a € 855 milioni (€ 900 milioni 9M2022), riflettendo un miglioramento di € 172 milioni dei redditi operativi dagli investimenti, più che compensato da un aumento di € 217 milioni degli oneri finanziari assicurativi.
Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management si attesta a € 728 milioni (+3,8%). Il risultato operativo delle attività di Asset Management è pari a € 387 milioni (-15,6%): i ricavi operativi sono in calo a € 759 milioni (-3,2%), riflettendo principalmente gli effetti di mercato sugli AUM medi in gestione rispetto a 9M2022 e la riduzione delle commissioni di performance a € 5 milioni nel periodo rispetto a € 38 milioni a 9M2022. Le commissioni di transazione derivanti da investimenti in real estate e infrastrutture si attestano a € 38 milioni.
I costi operativi aumentano a € 372 milioni (+14,2%), riflettendo maggiori costi del personale e IT, nonché i costi legati all’apertura di “Sosteneo”, nuova società attiva nel settore delle energie rinnovabili, che ha ampliato l’offerta di Generali nel settore della transizione energetica sostenibile. Il risultato operativo del gruppo Banca Generali aumenta a € 340 milioni (+40,6%), grazie al miglioramento del margine di interesse netto e alla diversificazione del business. La gran parte del risultato operativo del periodo è ricorrente. La raccolta netta complessiva di Banca Generali a 9M2023 si attesta a € 4,3 miliardi, confermando un andamento commerciale solido a livello di volumi.
Il risultato netto del segmento Asset Management si attesta a € 274 milioni (-13,2%). Gli Asset Under Management sono pari a € 491 miliardi (-2,8% rispetto a FY2022). Gli Asset Under Management di parti terze sono pari a € 100 miliardi (-2,0% rispetto a FY2022), con deflussi netti pari a € 0,9 miliardi, interamente legati al mancato rinnovo di un singolo mandato istituzionale. Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività migliora a € -216 milioni (€ -249 milioni 9M2022). Positivo il contributo delle Altre attività per il miglioramento registrato in Francia, principalmente grazie a maggiori dividendi infragruppo, e da parte di Planvital. I costi operativi di Holding crescono del 3,4% principalmente per effetto dell’aumento dei costi del personale e di progetto, a fronte dell’implementazione delle nuove iniziative strategiche.