Gruppo San Donato, nuova corporate governance con quattro comitati di esperti

Rivoluzione societaria e nuovi investimenti esteri nel gigante della sanità

Paolo Rotellui, GSD
Corporate - Il giornale delle imprese
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Il Gruppo San Donato si conferma leader della sanità italiana, con un fatturato 2020 che si attesta su 1 miliardo e 600 milioni di euro. Circa 5 milioni i pazienti trattati ogni anno, in 44 strutture (di cui 19 ospedali), per 5178 posti letto18.000 collaboratori, di cui 5.800 medici: questi numeri testimoniano il ruolo strategico che il Gruppo ha nel mantenimento di un sistema sanitario universalistico, dove la medicina più avanzata è accessibile a tutti. A questo si aggiunge l’impegno contro la pandemia da SARS-CoV-2, con oltre 12.000 pazienti Covid curati tra il 2020 e il 2021, la realizzazione di 90 posti aggiuntivi di terapia intensiva, 707 lavori scientifici e più di 300.000 dosi di vaccino inoculate in soli tre mesi.

Nonostante la pandemia, il Gruppo San Donato ha continuato il proprio piano di crescita, riuscendo a mantenere gli impegni presi e portando avanti importanti investimenti. Nel corso del 2020 – 2021 sono stati investiti circa 490 milioni di euro (di cui 360 milioni per il nuovo Ospedale Galeazzi e 130 milioni per l’Iceberg) e sono proseguiti senza ritardi i cantieri aperti negli ospedali. L’Iceberg, il nuovo polo chirurgico e delle urgenze dell’Ospedale San Raffaele, ha ricevuto da qualche giorno i primi pazienti, mentre è in via di completamento la costruzione del nuovo Ospedale Galeazzi che aprirà tra circa un anno.

 

Nuovo assetto societario e corporate governance

Negli ultimi tre anni GSD ha avviato un percorso di riorganizzazione e rinnovamento che ha coinvolto gli organi amministrativi apicali e ha introdotto importanti professionalità che hanno contribuito allo sviluppo del Gruppo in un mercato sempre più ampio e complesso e messo le basi per il suo prossimo futuro. Ora GSD porta a termine una significativa semplificazione del proprio assetto societario, grazie ad alcune operazioni straordinarie che hanno portato a concentrare, direttamente nella holding Papiniano S.p.A., il 100% di Velca S.p.A. che controlla a sua volta tutti gli ospedali del Gruppo.

In un’ottica di maggiore efficienza, è stato ridotto sensibilmente il numero dei consiglieri presenti nei CdA degli ospedali: cinque membri nei CdA dei tre IRCCS – Ospedale San Raffaele, Policlinico San Donato e Istituto Ortopedico Galeazzi – tre membri nei CdA degli altri ospedali.

Nasce anche un nuovo sistema di corporate governance, incentrato su quattro comitati trasversali a tutti i 19 ospedali, composti da senior manager del Gruppo e da figure altamente qualificate provenienti da altri settori professionali, in grado di portare esperienza, visione e innovazione: Programmazione strategica e controllo, affidato a Francesco Galli, Innovazione, digitalizzazione e sostenibilitàdiretto da Elena Bottinelli, Pianificazione, sviluppo e investimenti, affidato a Maria Pierdicchi, e Risk management, guidato da Augusta Iannini. I comitati rafforzano e concentrano l’azione strategica, valutano e diffondono le best practice e vigilano sull’applicazione degli standard qualitativi, con uno sguardo attento alla valorizzazione del merito delle risorse interne, in particolare dei giovani manager. GSD ambisce a diventare un vero e proprio incubatore di talenti che possano contribuire non solo alla sostenibilità del sistema sanitario del Paese, ma anche ai progetti internazionali.

 

Internazionalizzazione e supporto strategico alla sanità Made in Italy

Negli ultimi anni è cresciuto anche il ruolo internazionale di GSD con progetti di scambio, soluzioni di gestione e di training in diversi Paesi, in particolare nel Medio Oriente, con una presenza ormai stabile e unica per il panorama italiano negli Emirati Arabi. Oggi GSD è il primo gruppo sanitario italiano ad avere trattative avviate in Tunisia, Libia, Algeria, Kenya, Sudan, Iraq, per esportare non solo il proprio know-how ma anche il marchio dell’eccellenza della sanità made in Italy nel suo complesso e competere con i grandi gruppi sanitari internazionali. In particolare, è in via di definizione l’accordo per la realizzazione e gestione di un nuovo ospedale in Kenya. Sorgerà a Nairobi e sarà una vera e propria città della salute, dedicata alla cura delle malattie neuropsichiatriche negli adulti e nei bambini.

La struttura portante del Gruppo San Donato è stata ripensata con lo scopo di rafforzare e concentrare l’azione strategica, l’efficienza operativa, la trasparenza delle procedure e la meritocrazia dei percorsi di crescita professionale. Un gruppo ancora più solido per affrontare le sfide degli anni a venire” ­– ha dichiarato il presidente del Gruppo San Donato, Angelino Alfano.

“Rappresentiamo la terza generazione della nostra famiglia alla guida del Gruppo San Donato. Abbiamo il dovere di guardare al futuro e lo facciamo in un’ottica di semplificazione, espansione e valorizzazione delle nostre professionalità. Una governance più agile e solida è al servizio della nostra passione per i giovani, l’innovazione, la ricerca e il benessere delle persone, nel nostro Paese e ovunque il nostro impegno possa contribuire a crescita e prosperità. Puntiamo anche all’esportazione delle nostre competenze e quindi della sanità made in Italy. Ringrazio tutti i nostri collaboratori per il loro impegno in questo senso, che non è mai venuto meno, anche nei momenti più difficili della pandemia” – spiega Paolo Rotelli, vicepresidente del Gruppo San Donato, nonché presidente dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

La presenza internazionale del GSD si esplica anche attraverso l’impegno e la capacità nello stabilire importanti ed efficaci canali diplomatici, volti a facilitare l’intervento in caso di gravi crisi umanitarie e sanitarie. Da anni GSD è presente con i suoi chirurghi in molti Paesi in difficoltà e ha accolto migliaia di adulti e bambini, affetti da patologie non affrontabili nei Paesi di provenienzaPuntiamo alla giusta valorizzazione della qualità della sanità italiana nel mondo, felici di portare un contributo che, nel fare impresa, avvicina popoli e culture, creando un ponte di solidarietà” – conclude Kamel Ghribi, vice presidente di GSD.