I POTERI CORTI – Consapevolezza è ciò che manca
Le persone, imprenditori in primis, non hanno più percezione e, quindi, conoscenza (e coscienza) di ciò che li circonda
Cinquant’anni di evoluzione, una sfida per la consapevolezza: il percorso di mentorship per imprenditori nell'era della complessità
Come riportato da Marco Travaglini su L'Identità: cinquant’anni di marketing, tecnica e specializzazione operativa; 50 di creazione di prodotti e servizi nuovi, di leggi su leggi, di strumenti e tecnologie; altri 50 di cambiamenti epocali con aumento esponenziale di velocità e complessità; altrettanti 50 di perdita di attenzione alla filosofia, alla strategia, al pensare quanto non basti più una sola cosa, un solo uomo, un qualsiasi solo “proiettile d’argento” a risolvere un problema, a migliorarsi e a far bene.
Sulla base di questa premessa, sono convinto che ciò che manca, soprattutto al mondo imprenditoriale, sia una parola fondamentale: consapevolezza. Le persone, imprenditori in primis, non hanno più percezione e, quindi, conoscenza (e coscienza) di ciò che li circonda. È questa la sfida che noi tutti dovremmo mettere sul piatto: offrire conoscenza (forse meglio dire “co-scienza”), supportando le scelte di chi vuole e deve produrre valore, per la propria sfera sociale e per tutta la comunità.
Una “co-scienza” capace di mettere al centro i contenuti, non i contenitori; che insegni come usare gli strumenti atti a creare valore e non solo a possederli; che indichi come pensare a mixare le risorse (di ogni genere), invece di pensare solo ad accumularne i singoli valori che, se disconnessi, si riducono ad un mero esercizio di stile. Questo è un appello: prima di ogni consulenza o servizio, il professionista dotato di approccio strategico e filosofico alla complessità del mondo di oggi (sapendolo comunque unire al mondo tecnico, tattico e operativo degli ultimi 50 anni), dovrebbe fare un’opera di mentorship per aprire la mente, la visione di sé stessi e della propria impresa a tutti gli imprenditori che, in quella complessità, devono vivere e sopravvivere.
Un appello rivolto a chiunque voglia staccarsi e prendere le distanze dal mondo dei “fornitori-squalo”, intenti a vendere quattro chiacchiere o pezzi di software, del tutto inutili se non inseriti in un progetto più complesso, più lento nel fare e lentissimo nell’essere trasmesso, compreso e digerito. È quindi mia intenzione sfruttare (anche) questo canale per invitare i miei stimati colleghi a seguire, il 3 dicembre, la prima tappa di un percorso che faremo in tutta Italia, partendo dalla città di Terni, che ha sposato la filosofia di distribuire i primi 50 Percorsi di Consapevolezza: un affiancamento, gratuito, rivolto a tutti gli imprenditori rimasti spesso al ‘900, non solo per il loro focus unicamente sul prodotto, ma perché poco coscienti di quanto sia necessario fare un passo più complesso, facendosi aiutare da chi è capace di individuare i soggetti giusti cui rivolgersi ed indicare come fare le cose (mixate) in questo mondo nuovo, che offre e sovrappone tante questioni, strumenti, possibilità e, al contempo, rappresenta una valida alternativa a quel mondo dove le possibilità e gli strumenti (con la capacità di mixarli e utilizzarli) sono riservati a pochi.