Idrobase: eccellenza italiana tra innovazione, mercati globali e sostenibilità

Ferrarese (Idrobase): “Vogliamo aumentare il fatturato di Idrobase Italia del 13% e quello in Cina dell'80%”

di Federica Toscano
Corporate - Il giornale delle imprese

Idrobase, dalla ricostruzione dopo l'incendio alla strategia per il 2025: crescita internazionale, tecnologie avanzate e una visione sostenibile 

Idrobase è un'azienda internazionale nel settore delle soluzioni avanzate per pulizia, igienizzazione, nebulizzazione, raffrescamento e decontaminazione. Con una gamma completa di prodotti e servizi, l'azienda rappresenta un modello di eccellenza, capace di migliorare la vivibilità degli spazi interni ed esterni grazie a tecnologie all'avanguardia e un approccio sostenibile.

Fondata su sette divisioni specializzate, Idrobase integra tecnologia, design ed ergonomia per rispondere a esigenze diversificate, che spaziano dal settore industriale a quello civile. Tra le innovazioni più distintive emerge il progetto "Respira Aria Sana", una soluzione che garantisce un microclima salubre senza l'utilizzo di sostanze chimiche, proteggendo la salute delle persone e salvaguardando l'ambiente.

Con uno sguardo al futuro, l'azienda ha definito una strategia chiara per il 2025, che punta a una crescita del fatturato globale, trainata dall'espansione nei mercati chiave e dall'introduzione di nuovi prodotti. La sede cinese di Ningbo, già motore delle operazioni in Asia, ambisce ad incrementare il proprio fatturato dell'80%, sfruttando le opportunità di un mercato dell'autolavaggio in rapida espansione. Per aumentare la competitività, Idrobase ha previsto anche una riduzione selettiva dei prezzi di vendita, pari al 15%, grazie all'ottimizzazione delle filiere produttive. Parallelamente, il gruppo intende consolidare la propria rete globale, attraverso l'individuazione di due nuovi partner strategici che rafforzano la presenza internazionale e aprono nuovi mercati.

L'incendio che nel luglio 2022 ha distrutto gran parte della sede di Padova è stato un evento drammatico, ma ha rappresentato anche un momento di svolta. Bruno Ferrarese e Bruno Gazzignato, i fondatori di Idrobase, hanno spiegato come l'azienda non si sia limitata alla ricostruzione fisica, ma abbia colto l'occasione per ripensare radicalmente sia gli spazi che i metodi di lavoro. Oggi, il quartier generale è completamente rinnovato: gli ambienti interni sono dotati di tecnologie avanzate per la depurazione dell'aria e la sanificazione, con soluzioni come vernici antisettiche che migliorano la qualità della vita dei dipendenti.

Contestualmente, l'introduzione del metodo Lean ha rivoluzionato l'approccio operativo e gestionale dell'azienda. Questo sistema, nato nel Toyota Production System, punta a eliminare gli sprechi, ottimizzare i processi e creare valore per il cliente. La sua applicazione ha portato a una produzione più efficiente e agile, migliorando la soddisfazione dei clienti e la sostenibilità complessiva dell'azienda.

Idrobase, pur mantenendo un forte legame con il territorio italiano, si è affermata a livello internazionale. In Cina, la sede di Ningbo, attiva dal 2004, è un pilastro strategico per il mercato asiatico. Qui, l'azienda produce idropulitrici e accessori attraverso la controllata AllForClean e ha consolidato la sua presenza con innovazioni come i dispositivi Elefante 90, utilizzati per combattere l'inquinamento da polveri sottili. Questa visione strategica ha portato Idrobase a ricevere il prestigioso riconoscimento di “Top Investor in Cina” ai China Awards del 2021.

Nonostante il successo internazionale, l'azienda ha scelto di mantenere la produzione totalmente italiana, utilizzando la Cina come base commerciale per distribuire i propri prodotti Made in Italy in Oriente. Questo modello, che unisce qualità e competitività nei prezzi, si è rivelato vincente in un mercato in rapida espansione.

Idrobase guarda anche con interesse al continente africano, dove è in corso un progetto di rilievo in Algeria. Una nuova unità produttiva è stata progettata per assemblare componenti italiani in collaborazione con fornitori locali, offrendo prodotti di alta qualità a prezzi accessibili. Questo approccio non solo risponde alle esigenze del mercato africano, ma rafforza anche l'espansione globale del gruppo, consolidando la sua posizione di leader innovativo.

Con una produzione interamente Made in Italy, brevetti riconosciuti a livello internazionale e una visione orientata alla sostenibilità, Idrobase si proietta verso il futuro con una determinazione chiara. Gli obiettivi delineati per il 2025 riflettono una strategia ambiziosa, basata sull'innovazione continua, sull'espansione nei mercati globali e sulla capacità di migliorare la qualità della vita per clienti e dipendenti. Questo impegno costante consolida Idrobase come un'eccellenza italiana nel panorama internazionale.

L'intervista di Affaritaliani a Bruno Ferrarese, co-fondatore e Strategic Marketing Manager di Idrobase

Idrobase nasce nel 1986 dalla fusione di due aziende: una era quella del mio socio, Bruno Gazzignato, e l'altra era la mia. Gazzignato si occupava della parte tecnica, mentre io seguivo la parte commerciale. Abbiamo deciso di unirle perché pensavamo che un'alleanza ci avrebbe permesso di crescere in modo significativo, e così è stato” ha dichiarato Bruno Ferrarese. “All'epoca eravamo concessionari di idropulitrici per altre aziende, ma dopo un po' abbiamo iniziato a costruirle direttamente. In seguito, alle idropulitrici abbiamo aggiunto numerosi altri componenti, tra cui gli impianti di nebulizzazione ei ricambi, che oggi ci rendono leader mondiali nel settore”.

Ferrarese ha spiegato come proprio i ricambi, sono un fiore all'occhiello della produzione dell’azienda, la prima al mondo nella produzione di ricambi per la riparazione di pompe ad alta pressione. Un altro settore di grande successo sono gli "spara nebbia", grandi ventilatori simili a quelli che producono neve per le piste da sci, ma che nebulizzano acqua. Questa acqua, simile a una nebbia, è studiata per abbattere le polveri sottili. Nel tempo Idrobase ha ampliato il raggio d'azione, e oggi esporta in più di 90 paesi. Il mercato italiano, al momento, rappresenta circa il 10% del fatturato.

Si dice spesso che ‘non si è profeti in patria’, ma noi vogliamo sfatare questo mito sviluppando il mercato domestico già a partire da quest'anno” ha proseguito Ferrarese. “Ci piace diversificare e ridurre il rischio d'impresa. Per farlo, è fondamentale avere un catalogo ampio di prodotti che, pur rimanendo nel nostro core business, siano diversificati. Tra questi rientrano gli impianti di sanificazione dell'aria e quelli per la disinfezione delle superfici, le idropulitrici per la decontaminazione, gli impianti di nebulizzazione per il raffrescamento e, in ambito scenografico, i sistemi per fontane. Questo approccio ci permette di restare sempre dinamico. Quando un mercato si blocca, come nel caso del mercato russo oggi, possiamo concentrarci su altre nazioni tra le oltre 90 in cui operiamo. Lo stesso vale per i prodotti: durante la pandemia di Covid-19, per esempio, siamo stati in grado di adattarci rapidamente proponendo soluzioni per la disinfezione, dato che già producevamo impianti simili”.

Ferrarese ha affermato che l’azienda ha deciso di sviluppare il mercato africano, un territorio molto vicino all’Italia. “Abbiamo scelto di iniziare linee di produzione su licenza in Algeria, che è praticamente a due passi dall'Italia. Questo legame storico con la regione ci aiuta a fare business, perché il successo non dipende solo dai prodotti e dalle strategie, ma anche dalla capacità di creare un rapporto di fiducia con le persone. Crediamo molto nel lavoro di gruppo, ed è proprio il team che fa la differenza”.

L'azienda ha inoltre aperto, diversi anni fa, una sede in Cina, con l'obiettivo di produrre componenti semplici e di fungere da ponte per la vendita della propria tecnologia nel mercato cinese. Negli ultimi tre anni, ha inoltre avviato lo sviluppo del mercato nordamericano e punta, per quest'anno, a creare una joint venture con un partner americano. Secondo la loro visione, il mondo sarà sempre più diviso in due blocchi: da una parte la Cina con i suoi alleati, dall'altra gli Stati Uniti con i propri partner. Per questo motivo, è essenziale per l'azienda essere presente in entrambi gli schieramenti.

Per il 2025 abbiamo obiettivi ambiziosi” ha affermato Ferrarese: “Vogliamo aumentare il fatturato di Idrobase Italia del 13% e quello di Idrobase Ningbo, in Cina, dell'80%. Quest'ultimo obiettivo, sebbene sembri alto, è realistico perché miriamo a recuperare ciò che abbiamo perso negli ultimi anni a causa di una contrazione del mercato cinese. Inoltre, vogliamo ampliare il nostro network globale trovando due nuovi partner internazionali e costruire una rete di installatori e manutentori in Italia, che possa occuparsi non solo delle nostre macchine ma anche di quelle dei nostri concorrenti. La competizione non deve essere una guerra, ma una collaborazione: i concorrenti possono avere qualcosa che serve a noi, e viceversa. Collaborando, è possibile superare molte difficoltà”.

Il nostro rilancio è iniziato dopo l'incendio del 2022” ha raccontato Ferrarese, “questo ci ha permesso di ricostruire l'azienda con una visione innovativa. Non ci siamo limitati a essere al passo con i tempi, ma abbiamo scelto di guardare al futuro. Questo approccio ci ha portato a crescere del 15% l'anno scorso, in un contesto in cui molti settori hanno subito gravi perdite”.

Il “segreto” di Idrobase, secondo Ferrarese, risiede nella capacità di innovare continuamente, ma soprattutto nel valore delle persone che compongono il team. Vengono utilizzati strumenti moderni ed è stato implementato il metodo Lean, ispirato al sistema Toyota, sostituendo le tradizionali linee di produzione con "oasi di produzione" che mettono i dipendenti al centro. “Chi lavora direttamente sui processi è anche chi può suggerire le migliorie necessarie per rendere l'azienda sempre più efficiente. Oggi, la velocità è fondamentale: vince chi riesce a trasformare rapidamente una visione in realtà”, ha poi concluso Ferrarese.

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