IIA, Italian Insurtech Summit: al via la V edizione dell’evento dedicato all’AI nel settore assicurativo
Ranucci Brandimarte (IIA): "Il settore Insurtech supererà il miliardo negli investimenti 2024, con una crescita destinata a raggiungere 1,5 miliardi entro il 2025"
Milano, parte l’Italian Insurtech Summit: l’Intelligenza Artificiale al centro della trasformazione del mercato assicurativo
Oggi, a Milano, ha preso il via la quinta edizione dell'Italian Insurtech Summit, l'appuntamento più atteso per l'innovazione nel settore assicurativo, organizzato dall'Italian Insurtech Association (IIA) in co-promozione con SHARE.
Con uno sguardo ai record di investimenti, il Presidente di IIA Simone Ranucci Brandimarte ha dichiarato: "Il settore insurtech sta vivendo un’accelerazione straordinaria negli investimenti, che supereranno il miliardo di euro nel 2024, con un incremento ulteriore previsto a 1,5 miliardi entro il 2025. Questo sviluppo è trainato da un crescente utilizzo dell'intelligenza artificiale e dall’ingresso di nuovi operatori nel mercato, come utility e retailer, pronti a cogliere le opportunità del mercato della distribuzione assicurativa. Inoltre, la diversificazione degli investitori evidenzia la dinamicità del settore, confermando l’insurtech come un pilastro per l'innovazione futura".
Durante l'evento, ospitato al Milano LUISS Hub, oltre 350 aziende e 120 relatori si confrontano sulle tecnologie emergenti che stanno trasformando il mercato assicurativo. Con circa 60 mila partecipanti collegati in streaming, la platea - che include un numero significativo di giovani - avrà l'opportunità di esplorare approfondimenti su Intelligenza Artificiale, tecnologie digitali e nuovi modelli operativi. Tra i dati presentati, spicca l'aumento del ruolo dell'IA nella gestione dei sinistri e nella contrattazione, con l'88% delle aziende che hanno già investito in questo ambito nel 2024.
La diversificazione degli investitori evidenzia come non solo compagnie assicurative, ma anche banche, broker e attori non tradizionali stanno contribuendo alla crescita del settore, con utility e retailer pronti a cogliere le opportunità offerte dalla distribuzione assicurativa. Il Summit è anche un'occasione per la presentazione di ricerche che analizzano le tendenze del mercato, come l'Insurtech Investment Index, che mostra un miglioramento dell'innovazione nel settore, e studi sull'impatto dell'IA generativa nei processi assicurativi, con un focus sulle difficoltà di reclutamento di risorse specializzate.
La crescente digitalizzazione ha visto il numero di consumatori che acquistano polizze online passare dal 47% nel 2022 al 60% nel 2024, con un'apertura sempre maggiore verso l'uso di assistenti AI per acquisti e gestione dei sinistri. Tuttavia, accanto all'entusiasmo per l'innovazione, l'evento pone l'accento sull'importanza delle linee guida normative per garantire l'adozione sicura e conforme dell'IA, proteggendo i diritti dei consumatori.
Domani, nella giornata conclusiva del Summit, si terranno gli Italian Insurtech Awards, che premieranno le startup più innovative in quindici categorie, riconoscendo il talento e le soluzioni digitali che stanno ridefinendo il futuro del settore. L'evento si conferma così un momento cruciale per tracciare le linee guida del cambiamento tecnologico e per rafforzare le sinergie tra i protagonisti di un mercato in continua evoluzione.
L'intervista di Affaritaliani a Simone Ranucci Brandimarte, Presidente Italian Insurtech Association
“L'Italian Insurtech Summit è il principale evento dedicato all'innovazione nel settore assicurativo in Italia. È un appuntamento rivolto non solo alle compagnie assicurative, ma anche agli intermediari, ai tech provider, ai service provider in ambito TPA, alle società di consulenza nazionali e internazionali, così come a tutte le aziende che attualmente distribuiscono soluzioni assicurative, come telco, utility e rivenditore, ea quelle che stanno pensando di farlo”.
Il Presidente Brandimarte ha proseguito affermando che questo evento si distingue per la capacità di ampliare i confini della tradizionale filiera assicurativa grazie al digitale e alle tecnologie innovative, andando a coinvolgere anche settori non assicurativi. Il mercato assicurativo, infatti, sta diventando sempre più pervasivo e centrale, integrandosi con il cosiddetto modello di Open Insurance, che consente l'integrazione di prodotti assicurativi all'interno di settori di vendita non tradizionali, rendendoli abilitatori di soluzioni assicurative.
Brandimarte ha aggiunto: “Allo stesso tempo, l'evento mantiene un focus importante sulle reti di intermediari tradizionali, come agenti, subagenti e broker, che da sempre rappresentano i motori del settore assicurativo e continueranno a esserlo. Questi professionisti, definiti oggi come agenti bionici, uniscono le loro competenze tradizionali all'uso di tecnologie avanzate. Questo approccio consente loro di distribuire un'offerta assicurativa più ampia e di qualità, sfruttando strumenti digitali che potenziano la loro capacità operativa e commerciale”.
Parlando di numeri, il Presidente ha affermato che la tecnologia, non solo supporta il mercato assicurativo, ma ne guida la crescita. Non a caso che i dati presentati prevedano una crescita mondiale del settore assicurativo del 100% entro il 2030, passando da 4,8 trillion a 10 trillion. In Italia, ci si aspetta una crescita del mercato assicurativo del 35% CAGR nei prossimi anni, formata in gran parte dalle piattaforme tecnologiche che abilitano la gestione di polizze e premi.
“Finora, l'evento ha registrato 22.000 partecipanti in streaming e si punta a superare i 60.000, stabilendo un nuovo record rispetto all'anno scorso. La location ha già accolto circa 2.000 persone, con 600-700 visitatori registrati solo nella prima giornata. Questo dimostra l'attenzione crescente verso il settore assicurativo, che oggi si mostra ottimista sul proprio futuro. C'è un clima di grande entusiasmo, positività e voglia di crescita, con un forte impegno nella creazione di competenze per affrontare le sfide del futuro. L'evento si conferma un successo sotto ogni punto di vista”. ha concluso Brandimarte.
Le dichiarazioni di Tiziano Migliorino, DG e Head of business transformation Ital Brokers ad Affaritaliani
“L’Italian Insurtech Summit è un evento che da sempre rappresenta un punto di riferimento sui temi dell'innovazione. Quest'anno, in particolare, assume un'importanza straordinaria perché focalizzato sull’Intelligenza Artificiale e sulla AI generativa. Noi di Ital Brokers siamo una realtà all'avanguardia, impegnata ad investire in modo significativo negli strumenti di intelligenza rigenerativa, che mettiamo a disposizione dei nostri clienti e dei mercati con cui ci interfacciamo. In questi giorni, stiamo approfondendo in modo particolare l'applicazione dell'Intelligenza Artificiale nei campi delle coperture catastrofali e del welfare, temi centrali nel panorama italiano e internazionale”.
Migliorino ha spiegato come il mercato si stia concentrando principalmente sull'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale per migliorare i processi di backoffice e la gestione dei sinistri e come Ital Brokers sta orientando gli sforzi verso l'applicazione dell'IA nel risk management e nella predizione di eventi e tipologie di rischi. L’obiettivo è quello di analizzare non solo i rischi trasferibili, ma anche quelli non trasferibili sui mercati assicurativi internazionali.
“Per noi, l'intelligenza artificiale è uno strumento fondamentale, ma non può sostituire le competenze relazionali e umane dei nostri professionisti. All'interno di Ital Brokers, abbiamo creato un'Academy dedicata alla formazione continua dei nostri giovani talenti e colleghi, affinché possano essere sempre al passo con i tempi e con le richieste del mercato. Questo equilibrio tra innovazione tecnologica e competenze umane è il nostro punto di forza” ha poi concluso Migliorino.
Il commento di Enrico Scianaro, CEO Insoore ad Affaritaliani
“Il mercato assicurativo sta cambiando rapidamente sotto ogni aspetto, dal pricing alla gestione dei sinistri. Noi di Insoore utilizziamo l'intelligenza artificiale per quantificare i danni in caso di sinistro, avvalendoci di tecnologie proprietarie integrate con l'intervento indispensabile dei nostri periti, che rimangono sempre centrali nel processo”.
Scianaro ha affermato che il tema principale è l'adozione di tecnologie avanzate, in particolare l'Intelligenza Artificiale, in ogni fase dei processi assicurativi. Si parla ormai sempre più di AI, ma ciò che è davvero fondamentale è che questa tecnologia deve essere utilizzata a servizio delle persone e non come la loro sostituzione, salvo nei processi più basilari. Questa visione rappresenta la direzione strategica di Insoore per i prossimi 3-5 anni.
Scianaro, in conclusione, ha dichiarato: “Nel nostro caso, utilizziamo l'intelligenza artificiale in tutte le fasi della gestione dei sinistri: dall'apertura del sinistro alla sua liquidazione. Ad esempio, l'IA viene impiegata per organizzare appuntamenti, analizzare i dati della polizza assicurativa, quantificare i danni, supportare il perito nella stesura della perizia e automatizzare quei processi ripetitivi che, in passato, richiedevano un intervento umano. Questo approccio ci consente di liberare risorse umane da attività di routine, migliorando efficienza e precisione”.
L'intervista di Affaritaliani di Domenico D’Alfio, Head of Speciality Lines REVO
“L’Italian Insurtech Summit è molto importante, perché un settore tradizionalmente percepito come statico, quale il mercato assicurativo, incontra oggi una serie di provider che fanno della tecnologia il loro punto di forza. L'unione tra questo mondo tradizionale e quello innovativo getta le basi per il futuro del mercato assicurativo, una sfida che il settore ha raccolto negli ultimi anni e che sta portando avanti con determinazione. Ne è un esempio REVO, una compagnia nata appena tre anni fa, ma già all'avanguardia nel settore”.
D’Alfio ha spiegato che REVO è nata come Insurtech, una compagnia che fonda la propria identità sulla digitalizzazione: “A differenza di altre realtà, non abbiamo acquistato tecnologie esterne, ma le abbiamo sviluppate internamente, puntando sul reclutamento di personale altamente specializzato nel mondo IT assicurativo, con un focus specifico sullo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale”.
D’Alfio ha inoltre illustrato inoltre, le tre aree in cui REVO ha concentrato il lavoro: la prima è la distribuzione, con l'obiettivo di essere al fianco sia degli intermediari assicurativi sia dei clienti finali. La seconda è l'underwriting, ossia la valutazione e ottenere dei rischi, il settore da cui provengono personalmente. La terza area riguarda il supporto ai clienti, in particolare nella gestione dei sinistri, il momento critico in cui emerge il valore di una compagnia.
“Nell'ambito dell'underwriting, abbiamo ideato un sistema innovativo capace di leggere le e-mail ei relativi allegati, trasformandoli in un rapporto preliminare per il sottoscrittore. Questo consente di risparmiare tempo e di concentrarsi sull'analisi più approfondita del rischio. Per quanto riguarda la distribuzione, abbiamo sviluppato internamente la nostra piattaforma proprietaria, ‘overx’”. D’Alfio ha sottolineato che questa piattaforma consente agli intermediari di proporre soluzioni personalizzate ai clienti, partendo da informazioni essenziali, come la partita IVA, e combinandole con l'Intelligenza Artificiale per creare offerte su misura. Questo approccio permette di rispondere in modo dinamico ai bisogni del segmento delle piccole e medie imprese, tradizionalmente servito con prodotti statici.
“Grazie a queste innovazioni, stiamo trasformando un mercato tradizionalmente rigido in uno spazio dinamico, in grado di adattarsi alle esigenze dei clienti e di rispondere alle sfide del futuro”.
Le parole di Matteo Cattaneo, Chief Digital Innovation Reale Mutua ad Affaritaliani
“I temi affrontati oggi sono sempre di grande attualità, come lo erano anche l'anno scorso. Tuttavia, il focus sull'Intelligenza Artificiale e sul cambiamento climatico domina inevitabilmente la discussione, trattandosi di problematiche prioritarie nell'agenda di tutti. Sono questioni complesse per le quali non esistono risposte pronte, e proprio per questo è fondamentale esplorarle insieme, confrontarsi e arricchirsi di prospettive diverse per meglio orientarsi verso soluzioni che possano affrontare queste sfide cruciali per il nostro futuro”.
Cattaneo ha proseguito spiegando come il cambiamento climatico rappresenti una sfida sistemica e immensa, per la quale oggi è difficile trovare risposte definitive. È un fenomeno che sta avendo effetti diretti e veloci, per questo, il dialogo e la collaborazione tra pubblico e privato sono già iniziati, grazie anche all'introduzione di una copertura nazionale obbligatoria per le imprese, che costituisce un primo importante passo. Cattaneo ha affermato: “Queste sfide sono così complesse che nessun attore, da solo, potrà affrontarle efficacemente. Per il settore assicurativo, gli impatti climatici non si limitano alla gestione degli effetti dei disastri naturali; mettono in discussione i fondamenti stessi del nostro lavoro, sollevando grandi interrogativi. Per questo motivo, il confronto e il dialogo sono essenziali per raccogliere stimoli e idee che ci aiutano a lavorare ea trovare soluzioni”.
Proseguendo il suo discorso, Cattaneo ha parlato di come l'Intelligenza Artificiale si colloca su un piano diverso: questa tecnologia è ormai una realtà che influenzerà profondamente ogni aspetto delle attività aziendali. Per concludere, ha affermato: “Il nostro gruppo ha iniziato a lavorare sull'IA molti anni fa, sviluppando due linee di intervento principali: da un lato, la ricerca e l'implementazione di casi d'uso concreti e pratici; dall'altro, la progettazione e realizzazione di schemi e framework solidi, indispensabili per governare questa tecnologia in modo responsabile, etico e trasparente. L'IA è una tecnologia estremamente potente, e proprio da questa potenza deriva una grande responsabilità nel suo utilizzo”.
Le dichiarazioni di Umberto Pardi, Chief Commercial Officer expert.ai ad Affaritaliani
“Al Summit abbiamo una serie di temi molto interessanti, con l’Intelligenza Artificiale al centro del dibattito. Ciò che è emerso in maniera evidente è una grande maturità e uno stato di avanzamento nell'adozione dell'IA, molto più rilevanti rispetto a un anno fa, quando ci eravamo riuniti nello stesso periodo”. Pardi, ha aggiunto che questo progresso sta portando a una serie di riflessioni, poiché la maggiore maturità nell'adottare l'Intelligenza Artificiale sta evidenziando enormi potenzialità, in particolare nell'ottimizzazione dei processi e nella creazione di offerte personalizzate per i clienti. Tuttavia, emergono anche punti di attenzione significativi, legati soprattutto alla sostenibilità, ai costi e all'effettiva efficienza dei risultati ottenuti.
“Noi di Expert.ai”, ha concluso Pardi, “portiamo sul mercato un approccio basato su una visione chiara e ben definita, che si fonda su un modello ibrido. Con oltre 30 anni di esperienza, utilizziamo asset proprietari nel campo della semantica, basandoci su metodi deterministici, integrati oggi con i ‘large language models’, ovvero i modelli generativi di ultima generazione presenti sul mercato. Questo approccio sta producendo risultati eccellenti, soprattutto nell'individuazione di casi d'uso concreti. Grazie alla nostra mission ben delineata, riusciamo a raggiungere gli obiettivi dei nostri clienti, puntando sia sull'efficientamento sia sul controllo dei risultati, garantendo benefici tangibili sia in termini di costi che di benefici. Questo equilibrio tra innovazione e controllo è ciò che ci distingue nel rispondere alle sfide del mercato in modo efficace e responsabile”.