IIA, Italian Insurtech Summit: si chiude la V edizione all’insegna dell'innovazione

Ranucci Bradimante (IIA): "Il Summit è un evento imprescindibile che ridefinisce il settore assicurativo e promuove sinergie tra compagnie e startup"

di Caterina Nicau Castanho
Corporate - Il giornale delle imprese

IIA, conclusa la V edizione dell'Italian Insurtech Summit: due giorni di innovazione e riconoscimenti nel settore assicurativo

Si conclude oggi la seconda e ultima giornata dell’Insurtech Summit, l’evento annuale che riunisce le eccellenze nei settori FinTech, InsurTech e PropTech, promosso da Italian Insurtech Association (IIA), AssoFintech, Italian PropTech Network, Politecnico di Milano, ICE, SDA Bocconi School of Management, Luiss e Zest, con il patrocinio del Comune di Milano.

La giornata conclusiva, ospitata presso il Milano LUISS Hub, ha confermato il ruolo centrale dell’insurtech nel guidare la digitalizzazione e la sostenibilità, introducendo nuove modalità di protezione e accessibilità per aziende e consumatori. Il programma, ricco e articolato, ha offerto cinque sessioni tematiche e tre workshop, approfondendo temi chiave per il futuro del settore assicurativo.

I lavori sono iniziati con la presentazione di due ricerche di grande rilevanza. La prima, dedicata all’Open and Embedded Insurance, ha esplorato le potenzialità dell’assicurazione integrata nei contesti digitali, un modello in rapida diffusione che amplia l’accesso alla protezione per una clientela eterogenea. La seconda ricerca si è concentrata sull’evoluzione normativa, analizzando come l’innovazione tecnologica stia trasformando il settore assicurativo e aprendo nuove sfide sul piano legale e della compliance.

Durante la mattinata, le sessioni su Claims Management e Embedded Insurance hanno affrontato temi di innovazione e sostenibilità. L’adozione di tecnologie avanzate per la gestione dei sinistri e lo sviluppo di modelli assicurativi embedded hanno dimostrato come il settore stia rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più dinamico e diversificato.

I workshop tematici hanno arricchito ulteriormente la giornata, offrendo approfondimenti pratici su argomenti di grande interesse. Il primo, curato da KeyPartner, ha illustrato l’importanza della governance delle API come motore per l’Open Insurance. Nel pomeriggio, Yolo Group ha presentato strategie per valorizzare la customer base attraverso proposte assicurative innovative, mentre Mediass ha esplorato tecnologie e strategie di crescita dedicate alle PMI e ai professionisti.

Nel pomeriggio, le sessioni su Bancassurance e digitalizzazione hanno messo in evidenza il potenziale delle partnership strategiche e delle nuove tecnologie per trasformare il settore assicurativo. Particolare attenzione è stata dedicata alla protezione assicurativa per la persona, che ha suscitato grande interesse per il suo impatto sulla centralità del cliente e sulle soluzioni su misura offerte dal mercato.

La giornata si è conclusa con la cerimonia degli Italian Insurtech Awards.  Giunti alla loro quinta edizione, i premi hanno riconosciuto l’eccellenza in 15 categorie, suddivise in tre gruppi: Insurance Awards, Ecosystems Awards e Trailblazing Awards. Gli Insurance Awards hanno evidenziato le migliori performance nella trasformazione digitale e nell’innovazione di prodotto, mentre gli Ecosystems Awards hanno premiato startup e collaborazioni capaci di creare modelli di business condivisi. Infine, i Trailblazing Awards hanno valorizzato iniziative di sostenibilità, diversità e inclusione, sottolineando l’importanza di un approccio responsabile e lungimirante.

Con la partecipazione di oltre 350 aziende, 120 speaker e 60 mila persone collegate in streaming, l’Insurtech Summit 2024 ha consolidato il suo ruolo di riferimento per l’innovazione assicurativa. Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA, ha dichiarato: “Questo evento rappresenta un momento imprescindibile per il settore, che ogni anno ridefinisce il paradigma assicurativo e promuove sinergie tra compagnie, startup e operatori emergenti. La crescita degli investimenti, prevista a oltre un miliardo di euro nel 2024, testimonia un’industria in accelerazione verso un futuro sempre più digitale, sostenibile e inclusivo”.

L'intervista di Affaritaliani a Eugenio Lamberti, Italy Regional Leader Octo Telematics

Eugenio Lamberti, Italy Regional Leader di Octo Telematics, ha dichiarato: "I temi affrontati in questo evento riguardano il contributo dell’innovazione tecnologica nel generare benefici concreti per il settore assicurativo. Noi di Octo Telematics investiamo costantemente in questi aspetti per creare valore aggiunto su tre direttrici principali. La prima è la personalizzazione delle polizze assicurative, adattandole alle esigenze specifiche di clienti sempre più diversificati. La seconda riguarda il miglioramento della sicurezza stradale, attraverso una gestione più efficace dei sinistri, che consente non solo di supportare meglio i clienti in momenti critici ma anche di trasformare positivamente il processo di gestione dei sinistri per le compagnie assicurative. Infine, il terzo obiettivo è aumentare l’engagement dei clienti, offrendo un’attenzione maggiore nei momenti di necessità e proponendo soluzioni già personalizzate per il cliente finale". 

Lamberti ha poi sottolineato che le sfide future del settore assicurativo risiedono nel superamento dell’approccio tradizionale, che segmenta i clienti in target predefiniti, per abbracciare una visione più personalizzata, in grado di riconoscerli come individui unici con esigenze specifiche. Ha infine concluso mettendo in evidenza l'importanza di accompagnare i clienti verso una nuova mobilità, sviluppando soluzioni innovative per rispondere a necessità in continua evoluzione.

Le dichiarazioni di Fabio Carsenzuola, CEO Europ Assistance Mediterranean & Latam Region Europ Assistance, ad Affaritaliani

Fabio Carsenzuola, CEO di Europ Assistance Mediterranean & Latam Region di Europ Assistance, ha sottolineato come il ruolo della tecnologia e dell’IT nelle aziende sia profondamente cambiato. Se in passato l’IT si limitava a eseguire le richieste del business, oggi opera in modo paritario, partecipando sin dalle prime fasi progettuali alla definizione delle soluzioni insieme al business.

Carsenzuola ha affermato: "La trasformazione aziendale sarà guidata non tanto dall’intelligenza artificiale in sé, ma da come questa viene integrata all’interno delle organizzazioni. L’IA offre enormi vantaggi in termini di customer experience, migliorando il rapporto con i clienti, e contribuisce a motivare i dipendenti. Automatizzando attività ripetitive, infatti, consente ai team di concentrarsi su compiti più stimolanti e strategici. Un aspetto fondamentale che emerge da questo Summit è che la trasformazione digitale e l’adozione dell’IA non sono delegabili: devono essere direttamente gestite dai CEO, che hanno la responsabilità di guidare questo cambiamento".

L'intervista di Affaritaliani a Giancarlo Locatelli, Presidente per la regione Lombardia ANAPA

Giancarlo Locatelli, Presidente per la regione Lombardia di ANAPA, ha commentato: "I temi principali emersi sono stati sicuramente la digitalizzazione dei processi, che ormai ci accompagna da diversi anni e che qui stiamo vedendo crescere in modo significativo, e l'evoluzione della figura dell'intermediario assicurativo. L'intermediario è stato e continua a essere al centro del processo di distribuzione, ma la sua funzione dovrà evolversi, arrivando al cliente attraverso tutti i canali di comunicazione disponibili". 

Locatelli ha poi proseguito: "Si è parlato molto di intelligenza artificiale e siamo giunti alla conclusione che, sebbene l'IA sia sicuramente molto intelligente, è anche limitata dal fatto di essere 'artificiale'. La centralità dell'uomo, tuttavia, resta fondamentale in tutto il processo di distribuzione. Abbiamo avuto conferme che, pur con l’avanzare della tecnologia, l’intermediario continuerà a essere una figura centrale, potenziata e supportata da questi strumenti, per garantire un servizio ancora più efficace".

"In ANAPA, la relazione con il cliente è sempre stata e continuerà ad essere un punto centrale. È importante ricordare che solo il 7% della comunicazione avviene attraverso le parole, il 38% riguarda il paraverbale, come la mimica facciale, i silenzi e il tono della voce, mentre il 55% è legato al non verbale. Gran parte della nostra comunicazione è ancora delegata all’uomo. Inoltre, oggi siamo sollecitati dal fatto che la vita media si è allungata e, quindi, parliamo con quattro generazioni di consumatori. Arriviamo fino alla Gen Z, ma partiamo dai Baby Boomers, con in mezzo diverse generazioni intermedie che rappresentano una vasta moltitudine di consumatori. Comunicare in modo efficace ed efficiente con quattro tipologie di mercato diverse non è più semplice, poiché ciascuna di esse approccia l’offerta con modalità e canali differenti. Per questo motivo, è sempre più necessaria una figura di intermediario evoluto, flessibile, capace di governare la tecnologia al servizio di un sapere che mette al sicuro il consumatore, ora e nel futuro", ha concluso Locatelli.

Il commento di  Tommaso Ragazzi, Head of Innovation Wide Group, ad Affaritaliani

Tommaso Ragazzi, Head of Innovation di Wide Group, ha commentato che eventi come l’IIA Summit di quest’anno sono essenziali per affrontare temi innovativi nel settore assicurativo, ma a volte appaiono troppo avanzati rispetto alla maturità del mercato. Pur essendo un’industria con radici storiche che risalgono al 1500, l’Italia ha ancora ampi margini di crescita. Le discussioni sull’intelligenza artificiale emerse durante il Summit rappresentano uno stimolo promettente per il futuro, ma la loro piena adozione potrebbe richiedere almeno 10-15 anni. Ragazzi sottolinea l’importanza di concentrarsi anche su tecnologie più semplici e accessibili, che gli utenti finali possano comprendere e utilizzare facilmente. Sebbene dietro queste innovazioni vi siano sistemi sofisticati, ciò che conta per le persone è l’immediatezza e la semplicità dei risultati, in un contesto assicurativo ancora percepito come troppo complesso.

Ragazzi ha poi aggiunto: "Wide Group è nata con una visione digitale: fornire 'super poteri' ai broker, permettendo loro di svolgere al meglio il proprio lavoro e valorizzare i loro punti di forza. Nonostante il nostro DNA digitale e gli investimenti continui in intelligenza artificiale e tecnologie all’avanguardia, siamo consapevoli che il mercato non è ancora pronto per un’adozione su larga scala. Per questo, lavoriamo per declinare queste innovazioni al servizio delle persone. I broker, che sono grandi professionisti, hanno bisogno di strumenti comprensibili e pratici. Parlare di intelligenza artificiale può essere utile come leva di marketing, ma il vero passo avanti consiste nel rendere queste nuove tecnologie funzionali e accessibili, per migliorare concretamente la loro operatività quotidiana".

Le parole di Claudio Falduto, Referente Data Analytics Credemvita e Credemassicurazioni, ad Affaritaliani

Claudio Falduto, Referente Data Analytics di Credemvita e Credemassicurazioni, ha dichiarato: "Questo Summit è stato particolarmente interessante, con molti interventi di grande valore, soprattutto sui temi legati all’intelligenza artificiale. In particolare, mi hanno colpito le riflessioni sulla condivisione dei dati, un potenziale straordinario per il mercato assicurativo. La possibilità di condividere e raccogliere dati provenienti da settori diversi da quello assicurativo rappresenta un'opportunità unica. Questo perché le assicurazioni si basano sull’analisi degli stili di vita delle persone, e l’accesso a informazioni di altre industrie può diventare un vero vantaggio competitivo".

"In Gruppo Credem, stiamo lavorando molto sul tema dei dati. Abbiamo creato una community chiamata Data Heroes, composta da appassionati del mondo dei dati, attraverso cui promuoviamo iniziative legate all’intelligenza artificiale e alla cultura del dato", ha aggiunto Falduto. "Tra queste, un’iniziativa significativa è stata il Datathon, una competizione sul tema dei dati che ha coinvolto i nostri colleghi insieme a studenti universitari. I partecipanti, organizzati in team, hanno sviluppato un modello predittivo per la gestione dei sinistri della nostra compagnia assicurativa. Questo progetto non solo ha permesso ai partecipanti di acquisire nuove competenze e avvicinarsi al mondo dell’IA, ma ha anche portato alla creazione di una soluzione concreta, che Credemassicurazioni potrà adottare per migliorare i suoi prodotti e servizi"

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