illimity chiude il primo trimestre con utile netto a € 7,8 mln
Passera (illimity): "I nostri indicatori di liquidità e patrimonializzazione rimangono tra i più alti del sistema"
illimity, risultati in crescita nel primo trimestre: utile netto atteso per il 2023 superiore a 100 milioni di euro
Il Consiglio di Amministrazione di illimity Bank, riunitosi ieri sotto la presidenza di Rosalba Casiraghi, ha approvato i risultati del Gruppo illimity al 31 marzo 2023. Corrado Passera, CEO e Fondatore di illimity, ha commentato: “Il primo trimestre del 2023 è stato caratterizzato da grande dinamismo e da solidi progressi strategici e operativi. Abbiamo siglato un’importante partnership industriale di lungo periodo con il Gruppo Engineering, che ci permetterà di valorizzare ancora di più i nostri asset informatici, generando un importante contributo economico nel 2023 e rafforzando la redditività di lungo periodo della Banca attraverso significative royalties. Abbiamo registrato risultati economici e di business in linea con le nostre previsioni nonostante un mercato particolarmente poco attivo nel comparto dei crediti distressed".
"I nostri indicatori di liquidità e patrimonializzazione rimangono tra i più alti del sistema, e abbiamo registrato una forte crescita della raccolta da clientela retail sulla nostra piattaforma digitale illimitybank.com superiore ai 200 milioni di euro", continua Passera. "Del tutto non significative le unrealized losses sul nostro portafoglio HTC. Tutte e tre le nostre iniziative tecnologiche (b-ilty, Quimmo e Hype) hanno compiuto importanti progressi nel loro sviluppo strategico. In particolare, in questo trimestre abbiamo siglato una partnership strategica nel settore immobiliare tra Quimmo e COIMA, che accelererà il nostro percorso di sviluppo nel mercato non giudiziale. Considerando i ricavi attesi dall’accordo sulla nostra piattaforma IT e la robusta pipeline di origination su cui stiamo lavorando, ci aspettiamo una forte progressione della redditività nella seconda parte dell’anno, che stimiamo di chiudere con un profitto superiore ai 100 milioni di euro”.
Nel periodo in esame, la Banca ha dimostrato una robusta posizione di liquidità, pari a quasi 900 milioni di euro con un LCR al 310%, ampiamente sopra i minimi regolamentari. Il funding totale ammonta a 5,0 miliardi di euro in crescita del 25% a/a, con un’ampia diversificazione delle fonti di finanziamento tra raccolta retail, corporate e istituzionale. In particolare, la componente retail è pari a 2,6 miliardi di euro in aumento del 30% a/a e del 3% rispetto a fine 2022, trainata dal forte contributo della piattaforma illimitybank.com. Si evidenzia inoltre che l’84% della raccolta retail è costituita da depositi a termine.
Solida anche la patrimonializzazione, con un CET 1 ratio phased-in al 15,6% (15,5% fully loaded), che presenta un buffer rispetto al requisito SREP di circa 650bps. Pur includendo le perdite non realizzate del portafoglio Held To Collect (minori di 15 milioni di euro) il CET1 ratio rimane su livelli elevati. Trend operativi in linea con le previsioni di budget della Banca, con ricavi pari a 72,1 milioni euro (78,5 milioni nel primo trimestre 2022), caratterizzati da una forte progressione sia del margine di interesse (+34% a/a), che ha beneficiato soprattutto della crescita dello stock di crediti verso clientela e dell’aumento dei tassi, sia delle commissioni nette (+18% a/a) grazie al contributo di tutte divisioni di business.
I costi operativi si attestano a 50,0 milioni di euro in aumento rispetto ai 44,9 milioni di euro del primo trimestre 2022, incremento che riflette soprattutto l’annualizzazione degli effetti del completamento del dimensionamento degli organici nelle strutture operative e i maggiori ammortamenti dovuti agli investimenti IT per il lancio delle iniziative tech realizzati durante lo scorso anno. Va poi citato l'utile prima delle imposte pari a 12,1 milioni di euro, che esprime un utile netto di 7,8 milioni di euro.
Al 31 marzo 2023, gli attivi della Banca sono pari a 6,1 miliardi di euro in aumento del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4% rispetto a fine 2022). All’interno di questo aggregato, i crediti netti verso la clientela e investimenti superano i 3,9 miliardi di euro, in aumento del 39% rispetto al 31 marzo 2022 (+4% rispetto al trimestre precedente), con il contributo in particolare dei business di credito performing alle imprese.
Il patrimonio di vigilanza primario (CET1 Capital) è pari a circa 677 milioni di euro, in lieve calo rispetto al dato di fine 2022 (683 milioni di euro) per effetto della rimozione del beneficio, riconosciuto come filtro prudenziale, sul valore negativo della riserva da valutazione sui titoli di Stato. Le attività di rischio ponderate (RWA) si attestano a circa 4.344 milioni di euro, stabili rispetto al trimestre precedente.