Inclusione, Pfizer e Luiss Business School insieme per l'integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro

Bebba (Pfizer): "Come azienda globale vogliamo essere un buon alleato delle comunità". Visentin (Pfizer): "Le aziende possono giocare un ruolo fondamentale sull’integrazione economica dei rifugiati"

di Redazione Corporate
Corporate - Il giornale delle imprese

Integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro, Pfizer: con Luiss Business School per mostrare le opportunità dell'inclusione

In linea con la media europea, l'occupazione tra i rifugiati in Italia ha raggiunto una percentuale pari al 78%, dimostrando il loro contributo all’economia e alla sostenibilità del welfare. Le aziende in questo hanno un ruolo chiave. L’integrazione dei rifugiati riesce a trasformare la diversità in un’opportunità di crescita. L’accesso al lavoro per i rifugiati, non solo garantisce autonomia economica e aumenta il senso di appartenenza alla comunità ospitante, ma migliora anche la reputazione aziendale, stimolando l’innovazione e l’internazionalizzazione con nuove competenze culturali, etniche e linguistiche. Inoltre, offre ai team interni aziendali un’occasione di crescita umana e professionale, favorendo un ambiente di lavoro più inclusivo e aperto.

Questi temi sono stati al centro dell’evento ospitato dalla Luiss Business School e realizzato in partnership con Pfizer, dove è stato presentato il Position Paper sull’inclusione economica e lavorativa dei rifugiati nel territorio nazionale italiano. L’incontro ha coinvolto esperti, aziende e istituzioni per discutere delle migliori pratiche aziendali e delle strategie più efficaci per favorire l’inserimento dei rifugiati nel mercato del lavoro. L’obiettivo è sensibilizzare sempre più imprese affinché vedano l’integrazione come non solo un dovere etico ma anche un’opportunità di crescita economica e sociale.

Matteo Caroli, Associate Dean for Sustainability and Impact Luiss Business School, ha dichiarato "La Scuola rinnova e rafforza il suo impegno nella ricerca scientifica dedicata all’inclusione lavorativa delle persone svantaggiate, esplorando modelli innovativi e strategie efficaci per il loro inserimento nelle imprese. Nell’incontro odierno abbiamo presentato un paper che analizza in profondità un caso concreto: l’integrazione professionale dei rifugiati, evidenziando best practice e soluzioni applicabili per un mercato del lavoro più equo e inclusivo".

Come azienda globale Pfizer vuole essere un buon alleato delle comunità e creare una società che meglio rappresenti i nostri pazienti. Dal 2024, il Consiglio Europeo di Pfizer per l’Equità ha deciso di proporre collaborazioni al mondo accademico e alle Business School con l’obiettivo di lavorare su temi di interesse generale per la società, coerenti con il valore che in Pfizer definiamo Equity”, ha aggiunto Antonio Bebba, Equity Europe Lead, Pfizer.

Massimo Visentin, Eastern Europe Cluster President Pfizer, ha affermato  “Lavorando a stretto contatto con Paesi dell’Est Europa coinvolti a loro volta in importanti flussi migratori, come Polonia e Grecia, abbiamo scoperto il ruolo fondamentale che le aziende possono giocare sull’integrazione economica dei rifugiati, così da trasformare una difficoltà in opportunità”.

Il progetto Refugee Leadership Initiative (PRLI) di Pfizer

A livello globale, Pfizer ha sviluppato una strategia ben definita sul valore Equità, declinata a livello continentale appunto per rispettare le specificità culturali di ogni continente. In Europa, il consiglio DEICE supporta business leader aziendali nell’attuazione di politiche inclusive e nel valorizzare la diversità come risorsa per l’innovazione e la crescita aziendale.

Già dal 2021, Pfizer Inc. ha lanciato a livello globale il Progetto Refugee Leadership Initiative (PRLI), mirato alla formazione e all’inserimento dei rifugiati presso le proprie sedi in tutto il mondo.  Questo progetto è la concreta dimostrazione che un’azienda può non solo adottare politiche inclusive, ma renderle strutturali e misurabili, offrendo un modello replicabile per altre imprese, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore.

Nonostante i benefici, permangono ostacoli burocratici e pregiudizi sociali. Alcuni segmenti della popolazione percepiscono l’integrazione dei rifugiati come un “privilegio”, alimentando tensioni. Per questo, è fondamentale una comunicazione chiara e mirata, capace di evidenziare il valore dell’inclusione per l’economia e la società. L’integrazione dei rifugiati è una scelta strategica per costruire un futuro più equo, innovativo e sostenibile.

Tags:
pfizer bebbapfizer inclusionepfizer luiss business schoolpfizer progetto rifugiatipfizer visenti