“Incontri… di Affari” accende il dibattito sul rapporto tra banche e fintech
Affaritaliani.it inaugura il ciclo di eventi con un panel dal titolo “Fintech e banche, da competitor a coopetitor", moderato dal Condirettore Marco Scotti
"Incontri... di Affari": nel corso del primo appuntamento, Affaritaliani.it fa luce sul rapporto tra fintech e banche con ospiti di spicco
Si è tenuto ieri il primo appuntamento del nuovo ciclo di eventi inaugurato da Affaritaliani.it, “Incontri… di Affari”. Il Condirettore Marco Scotti ha moderato una tavola rotonda dal titolo “Fintech e banche, da competitor a coopetitor”, a cui hanno preso parte Lucia Zola, Head of Customer Centricity Center di UniCredit; Roberto Nicastro, Presidente di Banca AideXa; Camilla Cionini Visani, Direttrice generale ItaliaFintech; Davide Genovesi, Sales Team Lead Italia di SumUp; Federico Roesler Franz, Managing Director di Solaris SE; Paolo Gianturco, FSI Consulting & FS Tech Leader di Deloitte.
Come cambia il rapporto tra gli istituti di credito tradizionali e innovativi? Quali sono le nuove richieste dei consumatori e quali gli strumenti da mettere in atto per soddisfarle? Queste le domande a cui si è cercato di rispondere nel corso dell’evento, ospitato dalla Fondazione Stelline. Il rapporto tra il mondo bancario tradizionale e quello delle fintech sta, infatti, subendo un'evoluzione significativa. Ciò che sta mutando, in primo luogo, è l’iniziale atteggiamento di sospetto.
Secondo Roberto Nicastro, Presidente di Banca AideXa “perché il rapporto possa cambiare, è necessario partire dalla consapevolezza dei punti di forza e di debolezza dei due attori. Le fintech sono nate per risolvere problemi specifici con tecnologie avanzate, flessibilità e una cultura di attenzione al cliente molto forte. Dall'altra parte, le banche presentano un modello eterogeneo e diversificato, ma faticano ad accelerare l'innovazione. Queste realtà rappresentano fotografie complementari, facce della stessa medaglia”.
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Le dichiarazioni di Lucia Zola, Head of Customer Centricity Center di UniCredit, ad affaritaliani.it
Lucia Zola, Head of Customer Centricity Center di UniCredit, ha spiegato: "Le sfide che le banche tradizionali sono chiamate ad affrontare principalmente sono due: una verso i propri clienti, che implica l'essere sempre all'altezza delle loro aspettative; e una riguardante l'elasticità e l'adattabiità dei nostri sistemi interni".
Come Banca, Zola ha spiegato che UniCredit sta lavorando nella direzione di modernizzare i propri sistemi e di diventare sempre più veloce nell'integrazione con gli operatori esterni. Il cliente, ad oggi, basandosi sulle esperienze offerte, ad esempio, dagli e-commerce o dai servizi di streaming musicale, si aspetta di sapere quando viene erogato il servizio, di essere informato proattivamente nel caso di possibili disservizi e di poter acquistare prodotti complessi in pochi passaggi: "Come UniCredit abbiamo accolto la sfida e stiamo rivedendo i nostri principali servizi proprio in questa logica", ha concluso Zola.
L’intervista di affaritaliani.it a Camilla Cionini Visani, Direttrice generale ItaliaFintech
"Nei prossimi anni ci aspettiamo di vedere sempre maggior collaborazione tra il mondo degli istituti bancari tradizionali e le fintech. Se all'inizio vi era un po' di diffidenza, adesso quello che come Associazione che rappresenta il settore fintech in Italia possiamo osservare, è che anche player più tradizionali comprendono che digitalizzazione e innovazione sono necessità, insieme alla velocità", ha detto Camilla Cionini Visani, Direttrice generale ItaliaFintech.
Al momento, secondo Cionini Visani, la direzione è quindi quella di una sempre maggiore collaborazione, passando dalla competition alla coopetition: "Quello che il sistema bancario e assicurativo sta assimilando è che lavorare con le fintech porta a essere più competitivi nei confronti del consumatore finale. Ciò è importante anche alla luce delle minacce che possono affacciarsi all'orizzonte: pensiamo alle Big Tech e all'incognita di come si collocheranno in questo quadro. La questione, quindi, è anche quella di unirsi per cercare di evolvere insieme all'interno di scenari sempre più complessi".
Le parole di Davide Genovesi, Sales Team Lead Italia di SumUp, ad affaritaliani.it
"Per i consumatori ad oggi è importantissimo il pagamento elettronico, ricercano velocità e comodità", così Davide Genovesi, Sales Team Lead Italia di SumUp, a margine dell'evento. "Nel corso dell'incontro abbiamo parlato di desertificazione bancaria: è sempre più difficile, infatti, trovare uno sportello per prelevare il contante, e per l'esercente versarlo. Il pagamento elettronico rende più semplice e veloce la transazione. Come è emerso, il ticket medio si sta abbassando: significa che i consumatori non acquistano più solo beni costosi, ma effettuano i pagamenti quotidiani tramite transazioni digitali".
Il trend dei pagamenti elettronici era già in aumento prima del periodo pandemico, ma negli anni del Covid il passaggio è stato accelerato, in quanto il contante era visto come un rischio per la trasmissione del virus: "La pandemia ha incrementato questa abitudine: andiamo incontro a un futuro sempre più digitale, in cui il contante andrà a sparire", ha concluso Genovesi.
L’intervista di affaritaliani.it a Federico Roesler Franz, Managing Director di Solaris SE
"Le banche hanno potenziali enormi di innovazione e di sviluppo. La challenge principale è quella di cercare di snellire i processi interni, soprattutto in determinate aree in cui esiste una legacy derivante dal fatto che ci sono player nel mercato da tantissimi anni", ha commentato ai microfoni di affaritaliani.it Federico Roesler Franz, Managing Director di Solaris SE. "Le aree specifiche dove fare questo sono diverse: c'è il tema del landing, quello dei pagamenti digitali e l'area dell'Intelligenza Artificiale, ancora poco sviluppata nel mondo bancario".
Solaris SE è una società fintech con sede a Berlino. Sulle differenze principali con il nostro Paese, in relazione allo sviluppo delle collaborazioni tra banche e fintech, Roesler Franz ha dichiarato: "In Germania il mondo fintech ha moltissimi player già da anni. Nel contesto italiano è in espansione, ma siamo partiti un po' in ritardo. Il mercato è interessante in entrambi i casi: serve solo il tempo necessario affinché le collaborazioni che si svilupperanno assumano più visibilità".
Il commento di Paolo Gianturco, FSI Consulting & FS Tech Leader di Deloitte ad affaritaliani.it
"Negli ultimi anni abbiamo osservato un cambiamento importante di collaborazione tra le fintech e le banche tradizionali: sicuramente il periodo pandemico ha accelerato questo percorso, nonostante fosse già avviato", ha affermato Paolo Gianturco, FSI Consulting & FS Tech Leader di Deloitte. Le banche, secondo Gianturco, hanno chiara l'importanza di collaborare con le fintech in ottica di una digitalizzazione e di un'innovazione interna che altrimenti richiederebbero molto più tempo. "Dall'altra parte, le fintech hanno capito che se vogliono diventare più strutturate, indubbiamente, il rapporto con le banche tradizionali può facilitarle e permettere loro una crescita più rapida".
Tra i punti su cui porre maggiore attenzione, Gianturco ha sottolineato l'importanza della qualità e della comprensione delle integrazioni tecnologiche, oltre al tema fondamentale riguardante la gestione dei dati: "Nel futuro ci aspettiamo un incremento della collaborazione tra mondo bancario e fintech. Pensiamo che la soluzione verso i clienti finali sarà sempre più rappresentata dall'insieme di diversi attori e soluzioni. Sarà determinante l'attenzione alla sicurezza e alla qualità del servizio finale verso il cliente", ha concluso.