Intesa Sanpaolo, al via Motore Italia Digitale: 4 miliardi di euro per le PMI
Barrese (Intesa Sanpaolo): “Un nuovo strumento destinato a finanziare con 4 miliardi i progetti per lo sviluppo digitale delle imprese”
Intesa Sanpaolo: con Motore Italia Digitale 4 miliardi di euro per accelerare la digitalizzazione delle PMI
Con il Digital Loan, la nuova soluzione di finanziamento per le imprese che si avviano alla transizione digitale, Intesa Sanpaolo mette da oggi a disposizione 4 miliardi di euro per accelerare i processi di trasformazione digitale delle PMI. Intesa Sanpaolo avvia così Motore Italia Digitale, nell’ambito del più ampio programma strategico Motore Italia lanciato quest’anno con un plafond da 50 miliardi e quale prima iniziativa diretta alle PMI che attua uno dei cardini del rinnovato accordo con Confindustria annunciato di recente: la nuova iniziativa, infatti, si focalizza su soluzioni finanziarie e non finanziarie volte a favorire il processo di digitalizzazione delle imprese in coerenza con le linee guida del PNRR e con la sua fase di attuazione.
Le risorse destinate alla digitalizzazione e innovazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costituiscono circa il 30% dell’intero Piano e la nuova iniziativa di Intesa Sanpaolo si pone come acceleratore per favorire gli investimenti delle PMI in un quadro di cambiamento e trasformazione infrastrutturale del Paese. Con Motore Italia Digitale Intesa Sanpaolo, in linea con quanto previsto nell’Accordo con Confindustria, intende stimolare gli investimenti delle PMI e accompagnarle nella transizione digitale principalmente lungo due assi: da un lato l’evoluzione digitale della relazione con clienti e fornitori attraverso lo sviluppo di un’offerta multicanale e di strumenti di e-commerce, e dall’altro, l’evoluzione dei processi produttivi dell’impresa verso una infrastruttura digitale e attraverso soluzioni hardware/software, cloud, nuove competenze digitali.
Un elemento portante del programma Motore Italia Digitale è la disponibilità di Intesa Sanpaolo a finanziare i progetti delle PMI attraverso una innovativa soluzione finanziaria, il D-Loan, dedicata a “incentivare” gli investimenti per l’evoluzione digitale delle PMI. Il D-Loan, infatti, riconosce un beneficio di prezzo sul costo del finanziamento a fronte della definizione e della condivisione di alcuni importanti obiettivi di trasformazione digitale da parte delle imprese con la banca.
Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Sarà fondamentale cogliere concretamente le opportunità della digitalizzazione quale driver di crescita del nostro Paese: con Motore Italia Digitale e con i partner che ci supportano in questa iniziativa, invitiamo le PMI ad affrontare ben equipaggiate la transizione epocale che abbiamo di fronte. Oggi con il D-Loan introduciamo un nuovo strumento destinato a finanziare con 4 miliardi i progetti per lo sviluppo digitale delle imprese e ad aumentare significativamente il loro livello di competitività sui mercati interni ed esteri. L’obiettivo è avvicinare le PMI a una più ampia selezione di strumenti non solo finanziari, da affiancare al credito tradizionale e in linea con gli obiettivi di transizione del Paese indicati dal PNRR”.
Emanuele Orsini, Vice Presidente Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco ha sottolineato: “Il nostro Paese si trova all’inizio di una ripresa che è essenziale accelerare, sfruttando appieno le opportunità del PNRR e mettendo in campo ogni possibile iniziativa per consentire alle imprese di vincere le sfide legate alla fase di straordinaria trasformazione dell’economia che stiamo vivendo, a partire dalla transizione digitale. Favorire, accompagnare e velocizzare il completamento dei processi di trasformazione delle PMI in chiave 4.0 è strategico per sostenere l’ammodernamento e la competitività del Paese. L’iniziativa presentata da Intesa Sanpaolo si inserisce perfettamente nel solco tracciato dall’Accordo ‘Competitività, Innovazione, Sostenibilità’ siglato di recente tra Confindustria e la Banca. Rappresenta, infatti, uno strumento importante per moltiplicare, attraverso linee di credito e strumenti finanziari dedicati, le risorse del Piano a beneficio delle imprese e consentire loro, anche attraverso soluzioni non finanziarie, di colmare il gap digitale rispetto ad altri Paesi. Permette, inoltre, di cogliere le opportunità offerte dal progresso tecnologico e dalla digitalizzazione dei processi produttivi, raggiungendo obiettivi di crescita duraturi. Confindustria è impegnata da tempo a promuovere iniziative che favoriscano la diffusione di una ‘cultura del digitale’, anche grazie all’azione dei Digital Innovation Hub. In questa cornice è essenziale che siano sostenuti gli investimenti in nuove tecnologie e formazione 4.0, anche rafforzando il piano Transizione 4.0, che rappresenta il cardine della strategia per la trasformazione digitale delle imprese”.
Motore Italia corrisponde, infatti, a una logica integrata con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: ammontano a 120 miliardi di euro le risorse aggiuntive per le PMI che il Gruppo mette a disposizione (su 400 miliardi complessivi) a integrazione delle risorse pubbliche nell’arco di tale Piano e specificatamente sulle missioni previste per il rilancio del paese (digitalizzazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute).