Intesa Sanpaolo, finanziati 6,6 milioni di euro per il restauro della Chiesa di San Francesco di Amatrice
Barrese (Intesa Sanpaolo): “Ricostruire Amatrice per noi non significa ricostruire soltanto le case, ma anche il tessuto sociale, economico e culturale”
Intesa Sanpaolo: erogati 6,6 milioni di euro tramite l’Art Bonus per la ricostruzione della Chiesa di San Francesco di Amatrice distrutta dal sisma del 2016
Amatrice riparte dalla cultura e dalla storia. Grazie all’Art Bonus, la Chiesa di San Francesco, uno dei simboli della cittadina reatina devastata dal terremoto del 2016, tornerà a nuova vita. Un progetto ambizioso e di forte valore simbolico, reso possibile dal sostegno di Intesa Sanpaolo, che ha destinato un’erogazione liberale di oltre 6,6 milioni di euro per la ricostruzione e il restauro del monumento.
Il progetto è stato presentato ufficialmente oggi presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza del Ministro Alessandro Giuli, del Commissario Straordinario al Sisma 2016 Guido Castelli, e di rappresentanti delle istituzioni locali e del settore bancario. Tra i partecipanti anche il Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, e l’Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola.
L’iniziativa nasce da un Protocollo d’Intesa firmato dal Ministero della Cultura, dalla Struttura Commissariale Sisma 2016, dal Comune di Amatrice e da Intesa Sanpaolo, con il coordinamento della Struttura Commissariale. L’obiettivo è chiaro: restituire alla città uno dei suoi più importanti luoghi di culto e di identità.
Il responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese: “Con la ricostruzione della chiesa di San Francesco, Amatrice potrà tornare ad essere uno dei borghi più belli d’Italia. Dal tragico sisma del 2016 Intesa Sanpaolo si è attivata con continuità negli anni a supporto della comunità locale attraverso Banca dei Territori e oggi interveniamo grazie alla direzione Arte, Cultura e Beni Storici guidata da Michele Coppola. Ricostruire Amatrice per noi non significa ricostruire soltanto le case, ma anche il tessuto sociale, economico e culturale. Oggi siamo felici di partecipare alla rinascita di questo territorio con un contributo di 6,6 milioni di euro finalizzato al restauro di un capolavoro che è parte della sua storia e della sua identità”.
Il costo complessivo dell’intervento è di 13,3 milioni di euro, di cui 6,6 milioni finanziati da Intesa Sanpaolo tramite l’Art Bonus. La prima tranche del contributo, pari a 2,2 milioni di euro, è già stata erogata dopo l’avvio delle attività di cantiere. Le successive elargizioni verranno effettuate nel corso del 2025 e 2026, con l’obiettivo di completare i lavori entro giugno 2027.
Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha sottolineato l'importanza dell'inizio dei lavori per la ricostruzione e il restauro della chiesa di San Francesco ad Amatrice, affermando: “Questo intervento ricorda che il recupero e la salvaguardia del patrimonio culturale italiano non possono prescindere dal rapporto pubblico-privato”. Ha poi aggiunto che è necessaria una visione complessiva rinnovata, in cui il settore privato diventi un protagonista attivo e consapevole di un'impresa che riguarda l'intera comunità.
Giuli ha evidenziato come il patrimonio culturale italiano, da sempre esposto a terremoti e calamità naturali, abbia bisogno di uno sforzo costante per la protezione, la messa in sicurezza e, quando necessario, il restauro e la ricostruzione. “In questo tipo di interventi”, ha dichiarato, “l’Art Bonus si conferma ancora una volta uno strumento fondamentale, che dovrebbe essere sempre più promosso”.
L’intervento sulla Chiesa di San Francesco punta a un recupero attento e rispettoso delle parti superstiti, con un’azione di restauro conservativo e di ricomposizione degli elementi lapidei e architettonici danneggiati dal sisma. Saranno eseguiti lavori di consolidamento strutturale, essenziali per garantire la sicurezza e l’inserimento armonioso della nuova struttura.
Un aspetto fondamentale del progetto riguarda il miglioramento sismico dell’edificio, che sarà realizzato con tecnologie innovative per garantire una maggiore resistenza agli eventi tellurici, mantenendo però l’integrità storica e artistica della chiesa.
Il Commissario al sisma 2016, Guido Castelli, ha definito l’avvio dei lavori “un avvenimento atteso e voluto con determinazione e passione”. Ha sottolineato come questo momento segni un ulteriore passo nel percorso di rinascita dell’Appennino centrale, dando sempre più concretezza alla ricostruzione. “Amatrice non è solo un borgo, ma un simbolo del sisma”, ha dichiarato, ricordando il pesante tributo di vite pagato dalla comunità. Ha poi evidenziato il valore della Chiesa di San Francesco, considerata un punto di riferimento storico, religioso e culturale destinato a tornare a nuova vita. Castelli ha voluto dedicare la giornata alla comunità amatriciana e ha espresso un particolare ringraziamento alle istituzioni e ai rappresentanti coinvolti, riconoscendo che “il contributo di tutti è stato fondamentale”. Ha infine ribadito l’impegno a proseguire con determinazione e spirito di collaborazione per completare il lavoro iniziato.
Questo intervento rappresenta il primo Art Bonus 2025 destinato a un luogo di culto all’interno del cratere sismico del 2016. Il meccanismo dell’Art Bonus, introdotto in Italia per incentivare il mecenatismo culturale attraverso agevolazioni fiscali, si conferma così un fondamentale strumento per la tutela del patrimonio artistico e architettonico del Paese.
L’avvio dei lavori per la Chiesa di San Francesco è motivo di grande gioia e orgoglio, risultato di una collaborazione tra l’amministrazione comunale e le istituzioni. Il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi ha ricordato che il progetto nasce dalla sensibilità di un’importante donazione da parte di un’imprenditrice locale, divenuta figura di rilievo per il suo impegno civile e culturale. Ha ringraziato la Fondazione Santarelli per l’iniziativa, sottolineando che la chiesa, di cui il Comune è soggetto attuatore, rappresenta un simbolo essenziale dell’identità storica e religiosa di Amatrice.
Il Questore della Camera Paolo Trancassini ha espresso soddisfazione per la firma del Protocollo d’Intesa, che consentirà di restituire alla comunità la Chiesa di San Francesco, punto di riferimento storico e identitario. Ha evidenziato come il progetto rappresenti un esempio concreto di collaborazione tra istituzioni e privati per la tutela dei beni culturali. Ha inoltre ringraziato il ministro Giuli, il commissario Castelli, il dottor Barrese, Intesa San Paolo e la Fondazione Dino ed Ernesto Santarelli, sottolineando che il restauro segna un passo fondamentale nella rinascita del centro storico di Amatrice, con la cultura protagonista del recupero sociale e culturale.
L’Assessore alle Politiche di Ricostruzione della Regione Lazio Manuela Rinaldi ha ribadito l’impegno dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Lazio nel restituire ad Amatrice i suoi simboli più significativi. Ha evidenziato l’importanza della Chiesa di San Francesco come uno dei monumenti più rappresentativi dell’Appennino centrale. Ha infine sottolineato il valore della collaborazione tra istituzioni pubbliche e private per preservare il patrimonio culturale e ha confermato l’impegno costante per restituire alla città la sua bellezza artistica.
Il Presidente di Ales, Fabio Tagliaferri ha sottolineato la grande valenza civica e culturale della ricostruzione e del restauro della Chiesa di San Francesco. Ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’Art Bonus, strumento virtuoso che Ales gestisce per il Ministero della Cultura da dieci anni con dedizione, contribuendo a rendere possibile il recupero del patrimonio artistico.
La Presidente della Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli, Paola Santarelli ha espresso emozione per la condivisione del Protocollo d’Intesa, che permetterà la ricostruzione della Chiesa di San Francesco. Ha ringraziato Stefano Barrese per aver sostenuto con entusiasmo il progetto promosso dalla Fondazione, così come il ministro della Cultura Alessandro Giuli, le Soprintendenze, il commissario Castelli e il sindaco Cortellesi per la determinazione e il coordinamento del progetto. Ha concluso sottolineando che la ricostruzione di questo monumento rappresenterà un segno di speranza per la comunità di Amatrice nel percorso di rinascita.
L’impegno di Intesa Sanpaolo si inserisce in una strategia più ampia di sostegno alla cultura come motore di sviluppo e rinascita per i territori colpiti da calamità naturali. Un messaggio forte di speranza per Amatrice e per tutto l’Appennino centrale, che attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio storico guarda con fiducia al futuro.
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