Intesa Sanpaolo: presentato il monitor dei distretti agroalimentari italiani al 31 marzo 2024

Cattozzi (Intesa Sanpaolo): "Per incrementare la competitività e la crescita sui mercati esteri, Intesa Sanpaolo continua a operare fornendo supporto agli investimenti"

di Redazione Corporate
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Intesa Sanpaolo: crescita dell'export agroalimentare italiano nel primo trimestre 2024, superati i 7 miliardi di euro

I distretti agroalimentari italiani continuano a crescere, segnando un aumento delle esportazioni del 6,6% nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È quanto emerge dal Monitor dei distretti agroalimentari italiani al 31 marzo 2024, realizzato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. Il valore complessivo dell’export agroalimentare ha superato i 7 miliardi di euro, con un incremento di 441 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2023. Questo risultato si allinea con l’andamento positivo dell’intero settore agroalimentare italiano (+6,7%) e si distingue rispetto agli altri settori manifatturieri, che invece hanno registrato un lieve calo (-2,7%).

Nel primo trimestre del 2024, la filiera dei distretti vitivinicoli ha registrato un aumento del 2,4%, totalizzando oltre 1,5 miliardi di euro di esportazioni. Tra i distretti più performanti si evidenziano i Vini del Veronese, che hanno segnato un incremento dell’11,6%, e i Vini dei colli fiorentini e senesi (+7,4%). Anche il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene ha registrato una crescita, seppur lieve, dello 0,4%, mentre il distretto dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato ha subito una contrazione del 2%.

La filiera della pasta e dei dolci ha confermato il trend positivo già osservato nel 2023, segnando un incremento del 4,4% nel primo trimestre del 2024. In particolare, spiccano i risultati del distretto dei Dolci di Alba e Cuneo, con un aumento delle esportazioni del 18,9%, pari a quasi 75 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche i Dolci e pasta veronesi hanno registrato una crescita a due cifre, con un aumento del 16,4%. Al contrario, i distretti campani hanno visto una contrazione significativa: l’Alimentare napoletano ha subito un calo del 33,2%, mentre l’Alimentare di Avellino ha registrato una diminuzione del 22,6%.

La filiera dei distretti agricoli ha segnato un lieve progresso (+0,6%) nel primo trimestre del 2024. Il distretto principale, l’Ortofrutta romagnola, è rimasto sostanzialmente stabile (-0,2%), nonostante le difficoltà climatiche che hanno colpito la regione, tra cui siccità, gelate tardive e alluvioni. Da segnalare la forte crescita delle Mele dell’Alto Adige (+16,9%) e del Florovivaistico del Ponente ligure (+10,7%), mentre la Nocciola e frutta piemontese ha registrato un calo del 17,8%.

Le conserve alimentari hanno segnato un incremento dell'8,4%, con un contributo significativo delle Conserve di Nocera, che hanno visto un aumento del 10,5%, generando 41 milioni di euro in più rispetto al primo trimestre del 2023. Anche il comparto conserve dell’Alimentare di Parma ha registrato una forte crescita (+28%). La filiera delle carni ha registrato un progresso complessivo del 6,1%, con performance particolarmente brillanti per i Salumi di Parma (+17,6%) e i Salumi del modenese (+8,8%).

Il comparto lattiero-caseario ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un aumento del 2,1%. Tuttavia, il principale distretto del settore, il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale, ha subito un lieve calo del 3,7%. Anche la Mozzarella di bufala campana ha registrato una flessione del 10,3%, dopo aver chiuso il 2023 con un aumento del 7,4%. In netto contrasto, il distretto del Lattiero-caseario parmense ha visto un vero e proprio boom, con un incremento del 36% delle esportazioni.

Tra i settori più brillanti nel primo trimestre del 2024 si distingue la filiera dell’olio, che ha registrato una crescita del 65%, con aumenti a doppia cifra in tutti i principali distretti: l’Olio toscano ha segnato un +71,7%, l’Olio umbro un +44,2%, e il comparto oleario del distretto dell’Olio e pasta del barese ha visto un aumento del 55,4%. Secondo le stime di ISMEA, la campagna 2023-2024 prevede una ripresa produttiva del 20%, dopo il crollo del 37% dell’annata precedente.

L’unico settore a registrare un segno negativo è stato quello del riso, con una flessione dello 0,8%. Il distretto del Riso di Vercelli ha confermato i livelli del primo trimestre del 2023 (-0,02%), mentre il Riso di Pavia ha visto un calo dell’1,7%. In controtendenza, la filiera del caffè ha registrato una crescita dell'8%, con il distretto del Caffè di Trieste in particolare evidenza (+13,8%). Anche la filiera dell’ittico ha registrato una crescita importante (+19,8%), grazie al distretto dell’Ittico del Polesine e del Veneziano.

La Germania si conferma il principale partner commerciale per i distretti agroalimentari italiani, con un incremento delle esportazioni del 4,2%. I flussi verso gli Stati Uniti, dopo una lieve contrazione nel 2023 (-1,4%), sono ripresi con vigore, segnando un aumento del 17,2%. In lieve crescita anche le esportazioni verso Francia (+1,9%) e Regno Unito (+0,8%). Le economie emergenti, che rappresentano il 20% del totale delle esportazioni agroalimentari distrettuali, hanno registrato un progresso del 10,1%, con performance particolarmente brillanti in Polonia (+10,3%), Romania (+17,5%), Cina (+6,9%) e Russia (+44,7%).

Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Il comparto agroalimentare italiano continua a crescere anche negli ultimi mesi: si conferma così uno dei settori più brillanti per l’export, nonostante scenari complessi dal punto di vista geopolitico e climatico. Per incrementare la competitività e la crescita sui mercati esteri, Intesa Sanpaolo continua a operare fornendo supporto agli investimenti grazie agli oltre 6 miliardi di euro erogati dalla Direzione Agribusiness, dal 2021 a oggi, alle sole PMI del mondo agroalimentare con finanziamenti a medio e lungo termine in particolare destinati a sostenibilità, innovazione e digitalizzazione. Si tratta di accompagnare le progettualità anche di aziende di minori dimensioni prevalentemente nei processi di transizione e sviluppo sostenibile che Intesa Sanpaolo supporta tramite il programma Il tuo futuro è la nostra impresa per dare sempre maggior slancio al Made in Italy agroalimentare”.

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