Intesa Sanpaolo sostiene il progetto 'Squadra Dentro: sport e carcere'
Gabrielli (Intesa Sanpaolo): "Attraverso il programma Formula ci attiveremo per contribuire a offrire ai ragazzi detenuti delle prospettive di futuro"
Intesa Sanpaolo supporta il progetto 'Squadra Dentro: sport e carcere', l'obiettivo è raccogliere 100 mila euro entro fine agosto
Intesa Sanpaolo, con il supporto di CESVI, ha deciso di sostenere il progetto “Squadra Dentro: sport e carcere” dell’Associazione Antigone attraverso il Programma Formula, dedicato a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. Il progetto permetterà di rafforzare la solidarietà e promuovere valori positivi tra i giovani dell’istituto penale minorile di Casal del Marmo a Roma grazie al calcio, sport di squadra capace di unire al di là delle difficoltà. Il progetto Squadra Dentro vuole infatti rafforzare le attività rieducative promosse nel carcere minorile di Casal del Marmo e creare una squadra di calcio formata dai giovani detenuti.
Con il supporto di ASD Atletico Diritti, creata nel 2014 da Antigone e Progetto Diritti, tra i 20 e 25 detenuti, selezionati dalla direzione del carcere sulla base del programma personale di trattamento e reinserimento sociale di ciascun ragazzo, seguiti da un allenatore esterno dedicato, potranno frequentare due allenamenti settimanali. Per garantire la buona riuscita del programma, il campo da calcio del carcere necessita di manutenzione. Per questo, con il tuo supporto andremo a sostituire le porte, sistemare le panchine e le reti esterne e dotare la struttura di tutti i materiali utili per l’allenamento.
Grazie al percorso, si auspica di far partecipare Squadra Dentro ad uno o più tornei cittadini nell'ambito di quelli promossi da associazioni quali Aics, Csen e Lega Calcio ad Otto, con l’accordo, già sperimentato da Atletico Diritti, di giocare in casa tutte le partite, così da offrire ai giovani adeguate opportunità per dimostrare il proprio talento in campo. Inoltre, in ottica di crescita e continuità progettuale, due detenuti, in base alle valutazioni dell’Istituto, saranno formati professionalmente per divenire a loro volta tecnici allenatori. Infine, si auspica di agganciare l’interesse di più detenuti, grazie alla passione condivisa verso il calcio, in questo programma. A tal fine, grazie sia ai giocatori titolari che non, con il supporto degli operatori penitenziari, verrà promosso uno sportello socio-legale di informazione e accompagnamento al rilascio.
Nel dettaglio, i fondi raccolti serviranno per finanziare: la manutenzione del campo da calcio ammodernando porte, reti, panchine e attrezzature per l’allenamento; il coordinamento progettuale da parte di figure professionali dedicate quali: il coordinatore del progetto sportivo, il tutor, l’allenatore e il coordinatore dello sportello; le attività di formazione tecnica per i due detenuti quali allenatori; fornire i materiali sportivi necessari ai detenuti quali tute e divise sportive, palloni, coni, sagome per le punizioni e pettorine; i costi di tesseramento individuali e iscrizione della squadra al campionato.
Squadra Dentro è un progetto dedicato alla sezione maschile, più numerosa, del carcere minorile. Insieme potrà aiutare direttamente: 20-25 detenuti tra i 14 e i 25 anni che potranno partecipare al programma sportivo; 2 detenuti che saranno formati per divenire allenatori; e almeno 50 detenuti utenti dello sportello informativo in preparazione al rilascio, attraverso il sostegno di avvocati, studenti ed esperti di Antigone. Il progetto potrà inoltre raggiungere indirettamente: tra le 20 e 25 famiglie dei giocatori, sensibilizzate al ruolo riabilitativo dell’attività sportiva sui loro cari; almeno 50 famiglie dei detenuti sostenuti dallo sportello in preparazione al rilascio; almeno 50 detenuti della sezione maschile del carcere, che potranno beneficiare dell'arricchimento dell’offerta ricreativa interna grazie alla ristrutturazione del campo da calcio; 100 tra giocatori e staff di squadre avversarie sensibilizzati contro i pregiudizi sociali nei confronti dei detenuti grazie alle partite che giocheranno insieme in carcere. L’obiettivo è raccogliere 100mila euro entro fine agosto. Per sostenere con una donazione il progetto è attiva sul sito web di For Funding–Formula una pagina dedicata, con l’aggiornamento in tempo reale delle somme raccolte.
“Lo sport non è solamente attività fisica ma è solidarietà, rispetto delle regole, perseguimento di obiettivi sani, apprendimento del lavoro di gruppo. Tutto questo è fondamentale per i ragazzi che vivono un'esperienza di detenzione, sempre più segnati da una grande fragilità e da trascorsi tragici. Rendere disponibile un'attività sportiva strutturata significa mettere nelle mani degli straordinari operatori che lavorano nelle carceri minorili uno strumento che sapranno capitalizzare al meglio nel percorso di recupero del ragazzo, al fine di offrirgli una nuova opportunità di vita. Iscrivere la squadra di calcio a un campionato cittadino significherà garantire l'ingresso di tante squadre esterne e creare un'osmosi tra il carcere e il territorio, combattendo così quello che è il rischio più dannoso per i ragazzi reclusi: l'isolamento dal resto della società”, ha dichiarato Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone.
Roberto Gabrielli, responsabile direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, ha aggiunto: "Nell’ultimo rapporto sulla giustizia minorile in Italia, pubblicato a febbraio dall’Associazione Antigone, viene sottolineata l’importanza di creare momenti di integrazione sociale e lo sport, con i suoi modelli relazionali e valoriali positivi, può essere uno strumento fondamentale per realizzarli. Attraverso il programma Formula ci attiveremo con tutte le persone della nostra direzione regionale, e non solo, per contribuire a offrire ai ragazzi detenuti delle prospettive di futuro, di vita, di relazioni, confermando l’impegno del nostro Gruppo sui temi dell’inclusione sociale e della valorizzazione delle persone”.