Iren, premiate a Torino le dieci migliori tesi dedicate alle sfide ESG

Dal Fabbro (Iren): "Il Premio ESG Challenge ha l’obiettivo di far crescere la consapevolezza del valore della sostenibilità come driver di sviluppo del Paese"

di Irene Fazari
Corporate - Il giornale delle imprese

Iren premia a Torino le migliori tesi sulla sostenibilità e lancia le 12 sfide ESG per il 2024

Si è svolta oggi a Torino presso Gallerie d'Italia (Piazza San Carlo 156) la cerimonia di premiazione degli ESG Challenge 2024, l'appuntamento ormai fisso del Gruppo Iren per promuovere una riflessione sulle principali sfide che ci attendono. Durante l'evento, che ha visto la partecipazione di esperti provenienti dal mondo delle istituzioni, dell’impresa e della finanza, sono state premiate le migliori tesi di laurea e dottorato sui temi della sostenibilità e delle sfide ESG.

Tradurre la sostenibilità in impegni concreti e realizzabili: è questo l’ambizioso obiettivo che ha animato la ESG Challenge Iren 2024. Una giornata che, al termine dei lavori, ha lasciato in consegna una sorta di “shortlist” delle challenge, vale a dire riduzione delle emissioni, azienda vicina alla comunità e risorse circolari. Un risultato non da poco, considerando che una delle principali difficoltà dell’approccio sostenibile allo sviluppo è proprio la prioritizzazione delle sfide da affrontare.

Il rapporto dell’azienda con il sistema in cui agisce, l’attenzione al territorio che la ospita, la cura degli stakeholder con cui si interfaccia e l’impegno ad innovare: sono queste, più in generale, le tematiche ESG che guideranno lo sviluppo sostenibile nel 2024, sulle quali dunque sarà prioritario agire e richiamare l’attenzione nell’immediato futuro. Attorno a questi cluster si sviluppano le dodici sfide identificate da Iren tenendo in considerazione un orizzonte temporale di breve periodo, appunto l’anno che ci si presenta davanti.

Per quanto riguarda l’azione dell’azienda sul sistema, le sfide sono quattro: ridisegnare il suo rapporto con la comunità, di cui l’azienda è parte attiva; coinvolgere i soggetti privati nel mettere a terra gli impegni globali sulla riduzione delle emissioni; accelerare lo sviluppo dell’economia circolare; e promuovere una transizione giusta, inclusiva e prospettica. Passando al rapporto con il territorio, sarà cruciale la gestione dell’impatto, mettere le persone al centro dell’azienda (siano essi dipendenti, clienti e cittadini) e creare una cultura ESG di filiera. C’è poi la relazione con gli stakeholder: la definizione di modelli e processi di relazione e il riconoscimento e la valorizzazione delle nuove competenze professionali sono i due aspetti chiave che la caratterizzeranno. E infine l’innovazione, ambito che avrà al centro la misurazione delle performance ESG, la diffusione di una finanza sostenibile, e ovviamente il tema dell’intelligenza artificiale.

Di tutto ciò si è dibattuto nella giornata odierna, aperta dagli interventi istituzionali di Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, e Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino, e proseguita con un intervento di Mario Rasetti, professore emerito di Fisica Teorica del Politecnico di Torino e Presidente del Comitato Scientifico di CENTAI. A seguire, tre tavole rotonde dedicate a “Innovazione e finanza”, “Futuro ESG” e “Agenda ONU 2030 e principi ESG”, arricchite da contributi di personalità di spicco del dibattito scientifico quali Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, ed Enrico Giovannini, Direttore Scientifico di Asvis.

Il Presidente del Gruppo Iren, Luca Dal Fabbro, ha commentato: “Il Premio ESG Challenge Iren ha l’obiettivo di stimolare sia nella comunità economica e finanziaria che in quella accademica, la discussione sui temi ESG e sul valore della sostenibilità come driver di sviluppo per il Paese. Questo appuntamento è diventato uno dei momenti di dibattito responsabile, a livello valoriale e manageriale, che il Gruppo Iren condivide con tutti i player che agiscono nell’ambito del suo ecosistema e, nello specifico, si candida a divenire uno degli appuntamenti più accreditati per una riflessione concreta sul futuro energetico ed industriale del sistema Paese”.

L’evento si è concluso con la premiazione delle 10 migliori tesi sulle tematiche della sostenibilità e dei principi ESG (Environmental, Social and Governance), tra le oltre 120 che hanno partecipato alla seconda edizione dell’iniziativa. Un insieme di elaborati che si distingue per la pluralità degli argomenti trattati, dalla produzione di energia elettrica al rispetto dei diritti umani nella catena di produzione, passando per il ruolo della letteratura nella transizione climatica, la disclosure delle performance finanziarie e di CSR o lo stoccaggio del gas. Questo a dimostrazione della trasversalità del concetto di sviluppo sostenibile e della necessità di adottare un approccio multidisciplinare nei suoi confronti.

Le dichiarazioni di Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren ad affaritaliani.it

 

 

Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, al margine dell'evento, ha commentato: “L’evento di oggi nasce dall’esigenza che abbiamo noi di Iren di approfondire le tematiche ESG. Siamo certi che una buona azienda debba valutare sempre progetti con una matrice che consideri l’impatto sociale, ambientale e di conseguenza abbia anche una buona governance, che si possa tradurre esempio in una gestione trasparente. Vogliamo promuovere il dibattito, che parte soprattutto dai giovani, spesso nel nostro paese spesso vengono dimenticati. A nostro parere devono essere valorizzati insieme alle loro idee, che vanno poi sviluppate".
 

Le parole di Isabella Santillo, Università Roma Tre di Roma ad affaritaliani.it

 

 

“Per me questo premio vuol dire poter essere un’attrice attiva nel cambiamento che dobbiamo affrontare, soprattutto noi giovani verso la lotta al cambiamento climatico e la transizione energetica in particolare che ne sarà una parte fondamentale. Non a caso nella mia tesi ho voluto approfondire il ruolo che hanno le materie prime critiche nello sviluppo delle rinnovabili, dal momento che sono necessarie per la costruzione di turbine eoliche, pannelli fotovoltaici, batterie. Queste materie sono molto concentrate sul nostro pianeta, molto più di gas e petrolio, di conseguenza rappresenteranno delle sfide in termini di dipendenza da paesi terzi, in particolare per l’Unione Europea e per l’Italia. Dobbiamo essere preparati ad affrontare queste nuove vulnerabilità”, ha dichiarato Isabella Santillo, una tra le dieci tesiste premiate.

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