Kairos Partners SGR, Market Flash: Alberto Tocchio analizza l’attualità dei mercati
La performance di quest’anno risulta essere oltre quattro volte superiore alla media degli anni precedenti, una tendenza che testimonia la resilienza del mercato, sostenuta anche dalle cosiddette "Fed Put" e "China Put"
Kairos Partners SGR, Podcast Market Flash: l'Head of European Equity and Thematics Alberto Tocchio commenta l’attualità dei mercati
Nel consueto appuntamento settimanale di Market Flash, Alberto Tocchio, Head of European Equity e Thematics presso Kairos Partners SGR, ha fornito un'analisi approfondita della situazione attuale del mercato azionario globale, mettendo in luce fattori chiave che stanno influenzando gli investimenti. Malgrado le sfide geopolitiche e l'incertezza politica, l'azionario sembra continuare il suo trend positivo, segnando una performance sorprendente nel mese di ottobre, tradizionalmente considerato il più volatile dell'anno.
Storicamente, ottobre è noto per essere un mese difficile per i mercati, caratterizzato da elevata volatilità. Tuttavia, nel 2024, il mercato azionario statunitense ha registrato un'incredibile ascesa, sfidando le previsioni pessimistiche. L'indice S&P 500 (SPX) ha toccato ben 46 nuovi massimi dall’inizio dell’anno, con un incremento del 40% dai minimi registrati esattamente un anno fa, rendendolo uno dei migliori rimbalzi su 12 mesi nella storia. La performance di quest’anno risulta essere oltre quattro volte superiore alla media degli anni precedenti, una tendenza che testimonia la resilienza del mercato, sostenuta anche dalle cosiddette "Fed Put" e "China Put", ovvero l’approccio accomodante delle banche centrali americana e cinese.
Un altro elemento sorprendente è stato l'allargamento della partecipazione degli investitori. La concentrazione di pochi titoli che aveva caratterizzato il mercato prima dell’estate si è trasformata in una partecipazione più ampia, con oltre il 70% dei titoli che sovraperformano l'indice. Questo fenomeno è raramente osservato e suggerisce una maggiore fiducia nel mercato, con settori che erano stati finora sottoperformanti ora in recupero.
Nonostante la forza del mercato statunitense, l’Europa non sembra mantenere lo stesso passo. Il confronto tra i massimi storici dell’S&P 500 e quelli dell’Eurostoxx 50 evidenzia una chiara divergenza. Mentre i titoli tecnologici statunitensi come Nvidia e Apple toccano nuovi massimi storici, le principali aziende europee come ASML e Louis Vuitton hanno registrato cali significativi. ASML, leader nella litografia per la produzione di semiconduttori, ha sofferto particolarmente a causa delle tensioni geopolitiche e delle limitazioni nelle vendite verso la Cina, che hanno causato un crollo del 14%, il peggiore degli ultimi 26 anni. Queste dinamiche dimostrano le difficoltà strutturali dell’Europa a competere con il boom tecnologico e la crescita americana.
Un barlume di speranza emerge dall’inizio della stagione delle trimestrali, che si preannuncia promettente sia per i risultati aziendali che per le reazioni dei titoli sui mercati. I settori finanziari e le banche d’investimento hanno già confermato solide performance. Tuttavia, è ancora troppo presto per tirare conclusioni definitive, soprattutto considerando che le ultime settimane di ottobre e l’inizio di novembre saranno cruciali per comprendere meglio le tendenze verso la fine dell'anno.
La Cina, dopo un periodo di forte volatilità, potrebbe tornare protagonista nello scenario globale degli investimenti. Tuttavia, l’economia cinese deve ancora fare i conti con problemi strutturali come il debito elevato, la crisi immobiliare e il declino demografico. Sebbene i flussi di investimento verso il Paese siano diminuiti dopo il panic buying di fine settembre, le intenzioni del governo cinese di rilanciare l’economia sono evidenti. Questo, nonostante le tensioni geopolitiche che continuano a influire negativamente su settori strategici come quello dei semiconduttori.
Il prezzo dell’oro ha registrato un’impennata significativa, con un incremento del 30% dall’inizio dell’anno e un rialzo del 70% in due anni. Questo avviene nonostante l’aumento dei tassi di mercato e il rafforzamento del dollaro, a conferma della forte domanda fisica di oro. Inoltre, si parla con sempre maggiore insistenza di una possibile creazione di una valuta da parte dei BRICS, legata proprio all’oro, che potrebbe rappresentare una sfida diretta al sistema del dollaro.
L’autunno 2024 ha visto un significativo incremento nei tagli dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali, con il mese di settembre che ha registrato il numero più alto di riduzioni dai tempi della pandemia. La BCE ha recentemente effettuato il suo terzo taglio di 25 punti base, segnalando la preoccupazione per un rallentamento economico e per il rischio di deflazione. Il mercato ora prevede una possibile riduzione di un ulteriore 1% nei prossimi quattro meeting.
Negli Stati Uniti, invece, la situazione è diversa: la forza dell’economia americana, con una crescita superiore al 3%, sta spingendo la Federal Reserve verso un atteggiamento più cauto. I tassi sul decennale sono saliti al 4.1%, contribuendo al rafforzamento del dollaro rispetto all’euro.
Le imminenti elezioni americane aggiungono ulteriore incertezza. Mentre i sondaggi mostrano un testa a testa tra la candidata democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump, il mercato sembra già orientarsi verso un possibile “Trump Sweep”. Questo scenario ha sostenuto il rally di settori e titoli favoriti dalla politica trumpiana, con un aumento continuo negli ultimi 10 giorni. Tuttavia, l’incremento vertiginoso del debito pubblico, che ha raggiunto i 36 trilioni di dollari, rappresenta un problema sempre più grave per l’economia americana.
Il 2024 si conferma un anno di grandi contrasti e opportunità sui mercati globali. La resilienza del mercato statunitense, la fragilità dell'Europa, le incertezze geopolitiche e le elezioni americane incombenti contribuiscono a rendere il quadro economico estremamente complesso. Con la stagione delle trimestrali che entrerà presto nel vivo e le politiche monetarie in continuo cambiamento, gli investitori dovranno navigare con attenzione in questo panorama carico di rischi ma anche di grandi potenzialità.