Mama Industry all'AI&VR Festival: digitalizzazione a supporto delle mPMI

Travaglini (Mama Industry): "È importante far emergere la necessità di ripensare le fondamenta dell’organizzazione prima di introdurre strumenti tecnologici"

di Claudia Mosca
Corporate - Il giornale delle imprese

AI&VR Festival 2024, Mama Industry: innovazione e digitalizzazione come leva di crescita per le mPMI italiane 

Il 21 e 22 ottobre 2024, il Museo del Cinema di Torino ha ospitato la terza edizione dell'AI&VR Festival - Multiverse World, un evento di rilievo che ha riunito esperti, aziende, startup e istituzioni per esplorare le frontiere della comunicazione digitale, dell'intelligenza artificiale (AI) e della realtà virtuale (VR). Organizzato da ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), il festival ha offerto una panoramica sulle trasformazioni che queste tecnologie stanno apportando nei settori del business, della cultura e della pubblica amministrazione.

Nel corso della sessione pomeridiana, aperta dal Direttore Generale di ANGI Francesco Paolo Russo, si sono alternati relatori di alto profilo. Tra questi, il keynote di Don Luca Peyron, che ha offerto una riflessione profonda sul confronto tra esperienza umana e tecnologica, e quello di Pierguido Iezzi di Tinexta Cyber, che ha esplorato le sfide della sicurezza digitale nel contesto della crescente interconnessione delle tecnologie. Marco Pizzoni di Way Experience e Samuele De Giuseppe dell’Istituto Italiano di Tecnologia hanno invece discusso l'importanza di trovare nuovi talenti e capitali per sfruttare appieno il potenziale del Metaverso.

Tra i protagonisti anche Mama Industry, azienda romana che si è distinta per il suo impegno nel supportare le PMI italiane nel percorso di digitalizzazione. Durante il suo intervento, il fondatore di Mama Industry, Marco Travaglini, ha presentato un'analisi lucida della situazione italiana, descrivendola come un mercato "a due velocità". Da una parte, le imprese moderne e digitalizzate, dall'altra, un'ampia fetta di PMI che faticano ad adottare le tecnologie emergenti. Travaglini ha richiamato l'attenzione su una problematica cruciale: l'Italia conta circa 8 milioni di persone che non hanno mai utilizzato un computer, segnalando una grave lacuna nella cultura digitale del Paese. Questo gap si riflette anche tra le PMI, dove una netta divisione tra il cosiddetto "mercato on" (formato da aziende digitalizzate) e il "mercato off" (rappresentato dalle imprese tradizionali), ostacola l'adozione di tecnologie come l'AI e il Metaverso.

Un secondo aspetto riguarda poi la distinzione tra innovazione tecnologica e innovazione di processo. L'adozione di nuove tecnologie non può limitarsi all'introduzione di strumenti innovativi, ma richiede un cambiamento profondo nei modelli di business e nei processi aziendali. Travaglini ha paragonato questo processo al desiderio di smettere di fumare: non basta dire di voler smettere, bisogna anche modificare abitudini consolidate. Allo stesso modo, per innovare non basta "smettere di fare come si è sempre fatto", ma è necessario investire nella formazione delle persone e nella trasformazione dei processi produttivi.

In questo contesto, il progetto di Mama Industry "Consulente Paziente", si pone l'obiettivo di aiutare le PMI italiane ad affrontare questa transizione. La community è stata creata per sostenere gli imprenditori nel percorso verso l'innovazione, promuovendo un approccio paziente e sostenibile. Nel corso del suo intervento, Travaglini ha sottolineato l'importanza della pazienza nel cambiamento, evidenziando come una transizione tecnologica non possa avvenire in modo improvviso, ma richieda tempo per maturare.

Il Founder di Mama Industry ha ribadito che l'Intelligenza Artificiale e la Realtà Aumentata non devono essere viste come soluzioni immediate ("silver bullets"), ma come strumenti strategici che, se integrati correttamente, possono portare a una reale trasformazione del business. Il futuro delle PMI italiane, secondo Mama Industry, non passa solo attraverso l'adozione di nuovi strumenti tecnologici, ma attraverso un cambiamento radicale di visione, strategia e processi, che consenta alle imprese di sfruttare appieno il potenziale del digitale.

L'intervista di affaritaliani.it a Marco Travaglini, Founder e CEO di Mama Industry 

 

Il Festival ospitato a Torino sottolinea l’importanza della digitalizzazione come strumento di crescita per le imprese. Tuttavia, le piccole imprese sembrano avere ancora qualche resistenza nell'approccio alle nuove tecnologie. "Esiste una divisione netta tra due mercati: un mercato 'on', formato da imprese che sanno usare gli strumenti legati al mondo della tecnologia, e un mercato 'off', dove le tecnologie non vengono sfruttate appieno. In quest'ultimo contesto, la digitalizzazione può risultare complessa perché spesso viene applicata a processi che andrebbero prima rivisti. Implementare tecnologia su modelli o processi aziendali non ottimizzati può essere un errore, trasformandosi in un costo aggiuntivo, se non in un problema vero e proprio. È importante quindi far emergere la necessità di ripensare le fondamenta dell’organizzazione prima di introdurre strumenti tecnologici", ha spiegato Marco Travaglini, Founder e CEO di Mama Industry

La proposta di Mama Industry non si focalizza quindi solo sull’innovazione, ma soprattutto su come le aziende si approcciano a essa. "Prima di adottare strumenti digitali avanzati, dalle soluzioni gestionali all’intelligenza artificiale, molte imprese devono riorganizzare il proprio modello di business, i processi interni, la gestione delle risorse umane e persino il rapporto con la finanza, che spesso è ancora legato a logiche bancocentriche. Inoltre, devono aggiornare il loro modo di comunicare e vendere, spesso ancora fermo a modelli del secolo scorso. Noi stiamo cercando di aiutare le aziende in questo percorso, con l'obiettivo di diventare un punto di riferimento non solo nel Centro Italia, ma a livello nazionale, espandendo la nostra presenza su tutto il territorio", ha concluso Travaglini

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