Mediobanca presenta la 59esima edizione dello studio sulle principali società italiane

Il rapporto evidenzia che tra le 1.571 imprese analizzate, 274 hanno registrato vendite superiori al miliardo di euro

di Redazione Corporate
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Mediobanca, presentata la 59ª edizione dello studio sulle principali società italiane: analisi dei bilanci 2023 e focus sulle imprese manifatturiere

L’Area Studi Mediobanca ha reso disponibile la 59esima edizione della pubblicazione dedicata alle Principali Società Italiane, un’analisi approfondita che si concentra sui bilanci relativi all’esercizio 2023 di ben 2.881 aziende italiane. La ricerca suddivide le imprese per settore di attività: 2.353 società appartengono ai settori industriali e dei servizi, 30 al leasing, 35 al factoring e credito al consumo, 365 banche e 98 assicurazioni. Un focus particolare è dedicato alle 13 imprese manifatturiere del IV Capitalismo che si distinguono per dinamismo e redditività.

Nella graduatoria delle aziende industriali e dei servizi, il settore energetico-petrolifero continua a dominare. La classifica dei fatturati del 2023, disponibile nell’allegato, evidenzia un cambio al vertice: Eni si afferma come leader con un fatturato di 93,7 miliardi di euro, superando Enel che segue con 92,9 miliardi. Al terzo posto si trova GSE con 55,1 miliardi. Questa supremazia è confermata anche dai dati del primo semestre 2024, dove Eni ha registrato ricavi di 44,7 miliardi euro, contro i 38,7 miliardi di Enel.

Nonostante le fluttuazioni delle quotazioni delle commodities, il settore energetico continua a rappresentare un'ampia parte della Top 20 con 9 operatori. Al quarto posto, guadagnando una posizione rispetto al 2022, c'è Stellantis Europe con un fatturato di 27,8 miliardi di euro, seguito da Telecom a 16,1 miliardi, Prysmian (15,4 miliardi), Leonardo (15,3 miliardi), e le aziende del settore energetico come Edison, Hera, e A2A.

Il rapporto evidenzia che tra le 1.571 imprese analizzate, 274 hanno registrato vendite superiori al miliardo di euro. Il loro fatturato complessivo si attesta a 1.075 miliardi, di cui il 34,2% è attribuibile a società a controllo pubblico. Rispetto al 2003, quando si registravano 160 aziende con vendite oltre il miliardo, il contesto economico mostra significative variazioni, con un aumento del fatturato medio a 3,9 miliardi e un incremento del numero di dipendenti.

Eni si conferma regina degli utili con 4,8 miliardi di euro nel 2023, seguita da Enel (3,4 miliardi), Stellantis Europe (2,2 miliardi), Poste Italiane (1,9 miliardi) e Ferrari (1,3 miliardi). Al contrario, Telecom si trova al primo posto per le perdite con 1,4 miliardi, seguita da Sky Italian Holdings e Vodafone Italia.

Un’analisi della forza lavoro rivela che Poste Italiane è il maggior datore di lavoro con 119.310 dipendenti, seguita da Ferrovie dello Stato (92.446). L’analisi mette in evidenza anche l’alto tasso di occupazione femminile in aziende come Poste Italiane e Oniverse Holding, che contano rispettivamente il 53% e l’89% di dipendenti donne. Infine, la ricerca identifica 13 aziende manifatturiere come le più dinamiche del Quarto Capitalismo, caratterizzate da un incremento del fatturato pari ad almeno il 20% rispetto all'anno precedente. Queste aziende operano in settori diversificati e mostrano una forte propensione all'export.

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