Milano, al "Giorno della Verità" focus su politica, geopolitica ed economia
Pichetto Fratin: "Con il nucleare si creano le condizioni per avere un livello di autosufficienza energetica in grado di dare futuro"
Giorno della Verità: la politica in dialogo con manager e giornalisti. A Milano l'evento che racconta il futuro dell'Italia e il rapporto con l'Europa
Ospitato oggi a Milano in Fondazione Catella l'evento "Il Giorno della Verità", organizzato dal quotidiano La Verità; un appuntamento che ha l'obiettivo di analizzare temi di politica, geopolitica ed economia, soprattutto in relazione agli sviluppi tra Italia ed Europa. L'inaugurazione dell'evento ha visto protagonisti il direttore di La Verità, Maurizio Belpietro, affiancato dalla giornalista e conduttrice televisiva Sabrina Scampini. Belpietro ha sottolineato l'importanza di questo momento storico per l'Italia, con elezioni imminenti che delineeranno il futuro del Paese e del continente europeo.
Tra i temi affrontati, particolare rilievo è stato dato alla questione ambientale e energetica, con la partecipazione del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Il ministro ha ribadito l'impegno del governo sul nucleare, sottolineando però la necessità del consenso popolare e la volontà di evitare contraccolpi nell'implementazione di tali politiche. Secondo Fratin, "siamo nella fase di revisione del piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) e nello scenario si prevede il nucleare. Il fotovoltaico produce di giorno, l'eolico se c'è vento, di gas e petrolio ne abbiamo poco, con l'idrogeno possiamo arrivare a fare qualcosa, ma per dare continuità non c'è altra scelta che il nucleare. Con il nucleare si creano le condizioni per avere un livello di autosufficienza energetica in grado di dare futuro. Dobbiamo arrivare a essere più risicati sui prezzi dell'energia e questo si può fare solo con il nucleare".
Il panel intitolato "Energia, ambiente: la demagogia ci ha reso un Paese fragile", iniziato con l'intervista del condirettore de La Verità Massimo de' Manzoni al Ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, è proseguito con un confronto sul tema del mix energetico e sulla neutralità tecnologica italiana nell'approccio con l'Europa. L'incontro, moderato dal vicedirettore Claudio Antonelli, ha visto la partecipazione del Direttore Enel Italia Nicola Lanzetta, del Presidente di Assoambiente Chicco Testa e della Direttrice Technology, R&D and Digital di Eni Francesca Zarri.
Nel corso della discussione, Lanzetta ha evidenziato la necessità di un approccio pragmatico nell'adozione delle fonti energetiche, sottolineando l'importanza di un mix bilanciato che contempli sia fonti tradizionali che rinnovabili: "Sappiamo che dobbiamo progressivamente ridurre il ricorso ai combustibili fossili, ma sappiamo anche che ci accompagneranno ancora per un po' prima di poterne fare a meno del tutto, e questo è vero soprattutto per il gas, che ad oggi acquistiamo da terzi. Questo ci ha spinto a trovare forme di energia alternativa, soprattutto le rinnovabili. L'energia verde ha portato dei grandi vantaggi in termini di auto produzione di energia, perché si tratta di energia gratuita, ma presenta due criticità: la prima, e più rilevante, è la dipendenza tecnologica da produttori extra europei come la Cina. In questo ambito bene sta facendo il governo con diversi provvedimenti volti a invertire la rotta, e a favorire una filiera interna nella produzione di pannelli fotovoltaici in grado di erodere progressivamente questa dipendenza. Un'altra questione delicata, in tema di rinnovabili, è la loro non programmabilità; ecco perché è fondamentale puntare sulle tecnologie di accumulo".
Francesca Zarri, direttrice technology, R&D and digital di Eni, ha posto l'accento sull'importanza della tecnologia nella diversificazione del mix energetico, evidenziando la capacità italiana di sviluppare soluzioni su misura per le esigenze del Paese. Chicco Testa, presidente di Assoambiente, ha invece richiamato l'attenzione sull'urgenza di una revisione delle politiche europee in materia ambientale, evidenziando le sfide e le criticità legate alla crescita delle fonti rinnovabili, come lo stoccaggio dell'energia.
Dal mondo dell'energia si è poi passati ad un argomento altrettanto centrale per lo sviluppo dell'Italia: lavoro e formazione, due realtà che dovrebbero andare di pari passo, ma che troppo spesso incontrano problematiche lungo la strada. Nel corso del panel "Lavoro, formazione, innovazione", iniziato con l'intervista di Francesco Borgonovo al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, Martino Cervo ha condotto una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Daniele Grassucci, Direttore Skuola.net; Giuliano Noci, Prorettore Politecnico; Rosario Rasizza, CEO Openjobmetis e Presidente Assosomm e Fabio Vaccarono, CEO Multiversity.
Grassucci ha evidenziato il crescente gap tra domanda e offerta di lavoro, sottolineando l'importanza di riformare e potenziare la formazione tecnica e professionale per rispondere alle esigenze del mercato. Il prorettore Noci ha richiamato l'attenzione sull'importanza dell'orientamento scolastico e sulla valorizzazione degli artigiani, fondamentali per il Made in Italy. Rasizza ha evidenziato la necessità di educare i giovani sul mondo del lavoro e di semplificare le procedure burocratiche per favorire l'occupazione.
Vaccarono ha invece sottolineato l'importanza di unire le eccellenze universitarie tradizionali e digitali per colmare il divario di competenze: "Il ritardo italiano sulle competenze è molto grave rispetto agli altri Paesi europei. Dobbiamo unire le forze delle eccellenze universitarie tradizionali e digitali per aiutare il nostro Paese a uscire da questa condizione e tenere il passo degli altri Paesi, oppure avremo un'ecatombe sociale. La contrapposizione è solo formale, perché tre quarti dei nostri studenti sono studenti lavoratori che hanno quindi la possibilità di fare quella che chiamiamo alternanza scuola-lavoro".
Nell'ultimo panel, intitolato "I nuovi investimenti sui binari della geopolitica", Claudio Antonelli ha moderato una discussione tra Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato Philip Morris Italia, Francesco Martorana, Group Chief Investment Officer Generali e Pasquale Salzano, Presidente SIMEST Gruppo CDP. Salzano ha evidenziato il ruolo chiave dell'export italiano nell'economia, sottolineando l'importanza della consulenza per supportare le imprese nel mercato internazionale. Martorana ha evidenziato la necessità di un mercato dei capitali efficiente e uniformato a livello europeo per sostenere la crescita economica.
Hannapel si è invece concentrato sul tema regolatorio. "Phillip Morris nel 2016 ha firmato una dichiarazione di intenti in cui diceva che voleva uscire dal mercato tradizionale e per farlo ha investito 12 miliardi di dollari in 10 anni e ha creato una fabbrica a Bologna all'avanguardia, per poter creare un prodotto che non esisteva e un ambiente regolatorio adeguato. L'ideologia che l'Europa si è data in questi anni ha ripercussioni molto forti e importanti in ambito agricolo, in ambito di gestione di alcune industrie che sono state messe sotto pressione. Il settore industriale e agricolo in Europa è vissuto sotto un pensiero molto delineato e ideologizzato che però non tiene conto di tanti fattori. Per questo serve un'Europa moderna e unita".