Milano, nasce "Pari": nove aziende unite contro le disparità di genere

di Claudia Mosca
Corporate - Il giornale delle imprese

"Pari": Snam, AstraZeneca e Alexion, ATM, Fastweb, Generali Italia, Gruppo Feltrinelli, Kering Foundation, Prysmian e Trenord insieme contro la violenza di genere 

Si è tenuta oggi a Milano, presso il Centro Culturale Base, la presentazione del progetto Pari. Insieme contro la violenza di genere, un’iniziativa innovativa promossa da un network di nove aziende, con il coordinamento di Feltrinelli Education. L'evento, che ha visto la partecipazione di figure di spicco della cultura, delle scienze sociali e del mondo aziendale, ha messo in luce una delle tematiche più urgenti e attuali della nostra società: il contrasto alla violenza di genere.

Il progetto, nato dalla collaborazione tra Snam, AstraZeneca e Alexion, ATM, Fastweb, Generali Italia, Gruppo Feltrinelli, Kering Foundation, Prysmian e Trenord, con il patrocinio di Valore D, punta a sensibilizzare il mondo aziendale e la società civile attraverso azioni concrete di analisi, divulgazione e cambiamento culturale. La violenza di genere è un fenomeno diffuso che non risparmia neppure i luoghi di lavoro. Il progetto "Pari" mira proprio a sviluppare una nuova consapevolezza all'interno delle aziende e ad avviare un percorso di sensibilizzazione e intervento concreto. 

A inaugurare l'evento è stato Fabrizio Rutschmann, Chief People and Corporate Services Officer di Snam e co-promotore del network, che ha raccontato le radici del progetto, sottolineando il ruolo cruciale delle aziende nel promuovere valori sociali: "Le aziende non sono solo attori economici, ma comunità di persone che possono lasciare un’impronta positiva nella società. Con il progetto PARI, vogliamo mantenere alta l’attenzione sulla violenza di genere e contribuire a un cambiamento culturale di cui tutti avvertiamo il bisogno", ha dichiarato Rutschmann.

La giornata, moderata dal conduttore radiofonico Matteo Caccia, ha poi visto una serie di interventi multidisciplinari volti ad analizzare la portata del problema da diverse prospettive. Elisa Ercoli, Presidente dell’associazione Differenza Donna, ha fornito un quadro dettagliato sulla violenza di genere oggi, illustrando dati allarmanti e descrivendo le dinamiche alla base del fenomeno. Il filosofo della biologia Telmo Pievani ha affrontato il tema da una prospettiva scientifica con il suo intervento "La violenza di genere come problema sistemico", mentre le avvocate e autrici Cathy La Torre ed Ester Viola hanno discusso la questione dal punto di vista giuridico, sottolineando come la violenza di genere sia un reato, e non una questione privata.

Tra gli altri momenti significativi, l'autrice Teresa Cinque ha offerto un contributo artistico, e lo psicoterapeuta Alberto Pellai ha parlato del ruolo maschile nella prevenzione della violenza di genere, evidenziando la necessità di ridefinire la figura dell’uomo moderno.

Un momento centrale dell’evento è stato il panel dedicato alle aziende, in cui i rappresentanti del network hanno risposto alla domanda cruciale "In che modo le aziende possono fare la differenza in termini di cambiamento culturale?". Tra i partecipanti: Claudio Longo di Astrazeneca Italia, Céline Bonnaire di Kering Foundation; Alessandra Carra del Gruppo Feltrinelli; Laura Cavatorta di Snam; Gioia Ghezzi di ATM e Andrea Cavallero di Generali Italia in collegamento. La giornata si è poi chiusa con l'intervento di Cinzia Farisé, Excecutive VP della Power Grid di Prysmian, che ha raccontato come è nata l'iniziativa e quali sono gli obiettivi per il futuro. 

Nei prossimi mesi, il progetto prevede un programma intenso di attività, tra cui una ricerca sul campo condotta da JOINTLY per individuare modelli di intervento e buone pratiche aziendali, e tavoli tematici per sviluppare proposte concrete. In ultimo, il progetto culminerà con la redazione di un manifesto che formalizzerà l’impegno delle aziende nel contrasto alla violenza di genere. L’obiettivo è generare un cambiamento culturale capillare e sostenibile, attraverso un coinvolgimento attivo delle aziende e una forte collaborazione tra pubblico e privato.

L'intervista di affaritaliani.it a Fabrizio Rutschmann, Chief People and Corporate Services Officer di Snam

 

Fabrizio Rutschmann, Chief People and Corporate Services Officer di Snam, ha raccontato nel corso del suo intervento lo stretto legame tra la creazione del network "Pari" e il caso del femminicidio di Giulia Checchettin, "che ha profondamente scosso le coscienze di molti. Insieme ad alcuni colleghi, mi sono chiesto cosa potessimo fare per contrastare questo fenomeno", ha spiegato Rutschmann. "Da questa riflessione è emersa la volontà di creare un network, oggi formato da nove aziende accomunate dal desiderio di intraprendere azioni concrete contro la violenza di genere".

"Le aziende sono 'comunità di persone' e ricoprono il ruolo di attori sociali: influenzano e sono influenzate dalla società. Se un cambiamento culturale è la chiave di volta per contrastare e ridurre questo terribile fenomeno, allora deve necessariamente passare attraverso il contributo delle aziende", ha concluso Rutschmann. "Speriamo di non rimanere solo in nove, ma di vedere, nei prossimi mesi, un numero sempre maggiore di aziende unirsi a questa causa grazie alla collaborazione di molti, tutti accomunati dalla sensibilità di voler fare qualcosa insieme".

Le parole di Cinzia Farisé, Excecutive VP della Power Grid di Prysmian, ad affaritaliani.it 

 

"Tutto è iniziato da un semplice messaggio, che io stessa ho inviato al mio capo delle Risorse Umane a livello globale", ha raccontato Cinzia Farisé, Excecutive VP della Power Grid di Prysmian. "Gli chiedevo se non potessimo fare di più contro la violenza di genere, di fronte alla quale mi sentivo impotente leggendo ogni giorno i giornali italiani".

"Siamo partiti in tre e, grazie al coordinamento di Feltrinelli Education, siamo riusciti a dare vita a questa associazione; un network che ha coinvolto altre otto aziende oltre la nostra. Crediamo che per combattere la violenza di genere sia necessario un profondo cambiamento culturale e valoriale, al quale le aziende possono dare un contributo significativo. Essendo parte della comunità, le aziende possono promuovere questo cambiamento sfruttando diversi strumenti, dalle best practice alle politiche aziendali", ha concluso Farisé. "Il nostro obiettivo è condividere e moltiplicare questa iniziativa, coinvolgendo sempre più aziende".

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