Multiversity, Universitas Mercatorum inaugura l'anno accademico 2024-2025
Vaccarono (Multiversity): “I nostri atenei sono attori essenziali nella democratizzazione del sapere, abbattendo barriere geografiche e sociali deve essere inclusivo, accessibile e di qualità”
Gruppo Multiversity, Universitas Mercatorum tutto pronto per l'Anno Accademico 2024-2025: focus su innovazione e sfide globali
Si è tenuta ieri, nella prestigiosa cornice della Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna a Roma, l'inaugurazione del nuovo Anno Accademico 2024-2025 dell'Universitas Mercatorum, l'ateneo digitale delle Camere di Commercio Italiane. Un evento che ha messo in luce l'impegno dell'università verso le grandi transizioni tecnologiche, sociali e ambientali, sottolineando il ruolo centrale della formazione digitale e inclusiva per il futuro del Paese.
La cerimonia, presieduta dal Magnifico Rettore Giovanni Cannata, ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama accademico e istituzionale. Luciano Violante, Presidente di Multiversity, Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity e Presidente dell'Universitas Mercatorum, e Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, hanno aperto l'evento. Ospite d'onore è stata Ouided Bouchamaoui, imprenditrice tunisina e Premio Nobel per la Pace 2015, che ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “Formazione, economia e istituzioni per la stabilità e la pace nel bacino del Mediterraneo”, richiamando l'importanza del dialogo internazionale e della cooperazione per affrontare le sfide del nostro tempo.
Durante la sua prolusione, il Rettore Giovanni Cannata ha evidenziato come l'Universitas Mercatorum stia consolidando il suo ruolo di polo formativo all'avanguardia, nato per supportare le imprese e il capitale umano italiano: “Quest'anno inauguriamo un nuovo Anno Accademico nel segno dell'innovazione e dell'impegno verso le grandi transizioni che caratterizzano la nostra epoca. Il nostro Ateneo, nato dalle imprese per le imprese, contribuisce con convinzione alla riduzione delle disuguaglianze educative e sociali, puntando su una formazione digitale inclusiva e sulla qualità della ricerca”.
Il discorso del Rettore ha trovato ulteriore risonanza nella presenza di Ouided Bouchamaoui, il cui intervento ha sottolineato il legame indissolubile tra formazione, stabilità economica e pace: “La formazione è uno strumento cruciale per costruire dialogo e promuovere una società più giusta e democratica”, ha ricordato il Premio Nobel.
Con un approccio innovativo e proiettato al futuro, l'Universitas Mercatorum si conferma un modello di università digitale in grado di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni e delle imprese, sostenendo una crescita sostenibile e inclusiva. Al centro del progetto formativo ci sono gli studenti, veri protagonisti del cambiamento, ai quali il Rettore ha rivolto un augurio speciale: “Affrontate questo nuovo anno con passione e determinazione, perché il futuro dipende dalla vostra capacità di innovare e costruire”.
L'inaugurazione di oggi non è stata solo un momento celebrativo, ma un simbolo del ruolo che l'Universitas Mercatorum intende continuare a ricoprire: un ponte tra educazione e mondo del lavoro, tra passato e futuro, tra sviluppo locale e dimensione internazionale. Un modello virtuoso che mira a costruire, passo dopo passo, un Paese più competitivo e una società più equa.
Durante il suo intervento, Luciano Violante, Presidente di Multiversity, ha rivolto un caloroso ringraziamento a Ouided Bouchamaoui per la sua presenza, evidenziandone l'importante contributo come simbolo di dialogo e mediazione. "La sua esperienza ei suoi valori ci ispirano a credere che il dialogo e la mediazione possano prevalere sulla volontà di potenza, contribuendo a giustizia, progresso e libertà. L'Università è il luogo d'eccellenza per la costruzione di un pensiero nuovo, capace di svelare le trame nascoste dei fatti e di offrire un argine alla violenza".
Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity e Presidente dell'Universitas Mercatorum, ha poi messo l'accento sulle trasformazioni in atto nel panorama educativo e sul ruolo centrale dell'Ateneo in questo contesto. "Il digitale e, soprattutto, l'avvento dell'intelligenza artificiale hanno rivoluzionato il modo di apprendere, rendendo le competenze più accessibili. Questa tecnologia sta ridisegnando il mondo dell'istruzione, garantendo pari opportunità affinché nessuno sia lasciato indietro. L'Universitas Mercatorum si propone come un ponte tra innovazione e tradizione, tra imprese e studenti, con l'obiettivo di costruire una società più equa e competitiva a livello globale. I nostri atenei sono attori essenziali nella democratizzazione del sapere, abbattendo barriere geografiche e sociali deve essere inclusivo, accessibile e di qualità", ha sottolineato Vaccarono.
A chiudere la cerimonia è stata Ouided Bouchamaoui, imprenditrice tunisina e Premio Nobel per la Pace 2015, con la sua Lectio Magistralis intitolata “Formazione, economia e istituzioni per la stabilità e la pace nel bacino del Mediterraneo”. Nel suo intervento, Bouchamaoui ha ribadito il ruolo cruciale dell'istruzione e del dialogo nella costruzione di un Mediterraneo stabile e prospero: "L'istruzione e il dialogo sono strumenti fondamentali per plasmare il futuro del Mediterraneo. Le università digitali, che trascendono i confini, riuniscono studenti, educatori e ricercatori da ogni parte del Paese, offrendo un'istruzione accessibile e di alta qualità online. Questo approccio non solo promuove la collaborazione e celebra la diversità, ma crea anche un senso condiviso di scopo la disparità educativa e dimostriamo ciò che è possibile realizzare lavorando insieme, ha concluso.
La cerimonia ha rappresentato un momento significativo per riflettere sul ruolo dell'istruzione come motore di progresso sociale, economico e culturale, riaffermando la centralità dell'Universitas Mercatorum nel panorama educativo italiano.
L'intervista di Affaritaliani a Giovanni Cannata, Magnifico Rettore dell'Universitas Mercatorum
A margine dell'evento, il Magnifico Rettore Giovanni Cannata ha affermato: "Oggi abbiamo accolto l'invito del Presidente Mattarella, che in un'occasione di incontro con l'università ha sottolineato l'importanza di 'svelare' le università, cioè di togliere il velo per far capire cosa c'è dietro di esse. Nel mio intervento ho cercato di seguire questa indicazione, raccontando la nostra università ei suoi obiettivi nei tempi previsti. Svelare significa non solo rendere trasparenti le università, ma anche sfatare alcuni pregiudizi che spesso le circondano, in particolare quelli legati alle università telematiche".
Cannata ha proseguito spiegando che fare formazione in modalità telematica non è qualcosa di meno valido come a volte viene rappresentato. Anzi, questa modalità è così rilevante che anche alcune università tradizionali, "in presenza", stanno integrando queste pratiche. Questo dimostra che il nostro approccio non è un ripiego, ma un'opportunità educativa di grande valore.
"Abbiamo cercato di raccontare chi siamo, dove stiamo andando e quali obiettivi ci siamo posti". Ha continuato Cannata, "per farlo, abbiamo voluto coinvolgere un ospite straordinario che poteva parlare di un tema fondamentale: la pace. La parola "pace" appare milioni di volte se cercata su Google, ma ci siamo chiesti: ha ancora senso parlarne? La risposta, naturalmente, è sì. A questa riflessione abbiamo aggiunto il ruolo delle donne. Ouided Bouchamaoui rappresenta un esempio eccezionale: una donna che, in un contesto complesso come quello del mondo arabo, ha affrontare temi cruciali con determinazione e visione".
Il Rettore Cannata ha sottolineato come la giornata sia stata particolarmente significativa anche per la presenza, seppur parziale, di rappresentanti delle tre grandi religioni monoteiste, invitati per l'occasione. Ha evidenziato la sua ferma convinzione che il dialogo rappresenta l'unica via per dare concretezza al concetto di pace.
"Il nostro obiettivo rimane quello di costruire un progetto educativo che renda le persone più consapevoli. Questa è la funzione essenziale della nostra università e dei nostri studi: promuovere la conoscenza, la comprensione e il dialogo per costruire un futuro migliore", ha concluso Cannata.