Neva Sgr: quattro anni di crescita e nuove prospettive grazie ai fondi Neva II

Remmert (Neva Sgr): "L’obiettivo è generare un alto rendimento di capitale partecipando attivamente alla soluzione di grandi problemi globali"

di Redazione Corporate
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Neva Sgr celebra quattro anni di successi e lancia due nuovi fondi per affrontare le sfide globali: arrivano Neva II e Neva II Italia

Neva Sgr, la società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, festeggia quattro anni di attività con importanti risultati e nuove ambiziose prospettive. Alla presentazione, tenutasi oggi presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino, sono stati annunciati i nuovi fondi Neva II e Neva II Italia, entrambi orientati a investire in società impegnate a risolvere problemi globali, con una capacità di investimento complessiva di 500 milioni di euro, raddoppiata rispetto ai 250 milioni dei fondi precedenti "Neva First".

L'evento ha richiamato una vasta platea di esperti, investitori e imprenditori da tutta Italia e dall’estero, con una forte presenza statunitense. In apertura Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, e Paola Angeletti, Chief Sustainability Officer di Intesa Sanpaolo, che hanno sottolineato il ruolo cruciale di Neva Sgr nelle strategie di sostenibilità del gruppo bancario.

Il CEO e General Manager di Neva Sgr, Mario Costantini, ha annunciato la chiusura anticipata del portafoglio di investimenti del fondo Neva First, con un anno di anticipo rispetto alle previsioni. Questo risultato ha permesso la prima distribuzione di capitale ai sottoscrittori, resa possibile dalla vendita delle quote di Cyberint, recentemente acquisita dall’operatore globale di cybersecurity Check Point.

Costantini ha evidenziato come, dal 2020, nonostante le sfide legate alla pandemia, Neva Sgr abbia raggiunto in anticipo gli obiettivi prefissati, investendo circa 170 milioni di euro in oltre 40 società altamente innovative, con una forte crescita. Tra i fondi gestiti, oltre a Neva First, si distinguono Neva First Italia, dedicato alle realtà nazionali, e il Fondo Sei, focalizzato sullo sviluppo degli ecosistemi innovativi italiani.

I nuovi fondi, annunciati oggi, hanno obiettivi ambiziosi. Neva II, con una raccolta prevista di circa 400 milioni di euro, si concentrerà su aziende emergenti innovative a livello globale. Neva II Italia, con un target di 100 milioni, si focalizzerà sulle realtà italiane. Entrambi i fondi punteranno su settori cruciali per il futuro, come scienze della vita, transizione energetica, trasformazione digitale, manifattura avanzata e aerospazio.

In merito, Luca Remmert, Presidente di Neva Sgr, ha affermato: “I nostri fondi consentono agli investitori di contribuire alla creazione e allo sviluppo di piattaforme tecnologiche su settori chiave dell’economia e della società. L’obiettivo è generare un alto rendimento di capitale partecipando attivamente alla soluzione di grandi problemi globali. I nuovi fondi Neva II andranno a rafforzare ulteriormente il nostro impegno”.

La diversità e la qualità degli investimenti di Neva Sgr sono state al centro della prima tavola rotonda dell’evento, che ha visto la partecipazione di fondatori e manager di alcune delle società più innovative nei rispettivi settori: Guido Meardi di V-Nova (software per tecnologie video), Guy Moskowitz di Coro (cybersecurity con Intelligenza Artificiale), Luca Rossettini di D-Orbit (logistica spaziale), Paolo Cavallini di Energy Dome (batterie a CO2) e Matteo Vanotti di xFarm (gestione digitale delle aziende agricole). A queste testimonianze si è aggiunto il contributo di Massimo Della Ragione, professore all'Università Bocconi, e Andrea Mayr, responsabile Client Coverage & Advisory di Intesa Sanpaolo.

Particolare attenzione è stata riservata alle scienze della vita durante la seconda tavola rotonda dell'evento, con la partecipazione di Matthew Porteus, co-fondatore di Kamau Therapeutics, e Maria Grazia Roncarolo, co-fondatrice di Tr1X. Entrambe le società fanno parte del portafoglio di Neva First e rappresentano eccellenze nel campo delle biotecnologie, con ricerche avanzate sulla correzione del genoma umano e sulla cura di malattie autoimmuni.

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, ha così commentato i risultati di Neva Sgr: “Oggi è un giorno importante per la vita di Neva Sgr; breve ma già piena di successi al fianco della capogruppo Intesa Sanpaolo, che sta vivendo il suo quinto secolo. Le radici della Compagnia di San Paolo risalgono infatti al 1563 e nel suo percorso di crescita il nostro Gruppo ha unito più di 500 tra banche, casse di risparmio, monti di pietà e altre realtà. Siamo oggi ai vertici del sistema bancario dell’eurozona e intendiamo continuare nella nostra missione, che è quella di servire i nostri stakeholder, nei confronti dei quali abbiamo ben presenti i nostri doveri e ai quali intendiamo dare nuove risposte attraverso la ricerca. Questa deve essere applicata in modo corretto e con modalità socialmente tollerabili per le comunità".

"Operiamo in economia di mercato, indicando percorsi sostenibili, impegnando le nostre persone a cui siamo grati, e le nostre risorse, dando l'esempio. Abbiamo dato vita a Intesa Sanpaolo Innovation Center, per creare un ecosistema dell'innovazione, e a Neva Sgr, per investire nelle migliori realtà innovative. Neva è partita quattro anni fa con 100 milioni di euro forniti dalla banca e l'abbiamo vista lavorare bene; si è fatta conoscere e apprezzare dai mercati. Oggi, visti i risultati ottenuti, siamo convinti che sia arrivato il momento di crescere ancora. Neva è la prova che è possibile, anche in Italia, investire in innovazione producendo risultati attraenti per gli investitori”, ha concluso Gros-Pietro.

In soli quattro anni, Neva Sgr è diventata un punto di riferimento nel venture capital dedicato all’innovazione, non solo in Italia. Grazie al supporto di Intesa Sanpaolo e alla collaborazione con l’Innovation Center del gruppo, Neva Sgr si prepara ora ad affrontare nuove sfide globali, rafforzando il proprio impegno nei settori più strategici per il futuro del pianeta.