"Facciamo rete": Open Fiber incontra a Sesto al Reghena gli operatori

Accroglianò (Open Fiber): "La nostra rete si estende nel Friuli ormai in maniera esaustiva. Completeremo in qualche mese la copertura dei 181 comuni previsti"

di Sofia Gabbanini
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Open Fiber fa luce sulle opportunità offerte dalla fibra con gli operatori: a Sesto al Reghena l'incontro "Facciamo rete"

A Sesto al Reghena si è svolto, nel corso del pomeriggio della giornata di ieri, l'evento "Facciamo Rete", promosso da Open Fiber e sostenuto dal Comune di Sesto. L'incontro ha riunito operatori locali e nazionali per discutere dell'espansione e delle opportunità offerte dalla rete in fibra ottica FTTH nel territorio del Friuli Venezia Giulia.

Tra i partecipanti, Stefano Vit, Assessore di Sesto al Reghena; Paolo Perucci, Direttore del Servizio sistemi informativi, digitalizzazione ed e-governmentMauro Accroglianò, Direttore Mercato Residenziale di Open Fiber; Roberto Tognaccini Delivery & B2B di Open FiberPatrizia Zanotti Direttore Vendite Area Nord Est di Wind TreMatteo Baratto Area Manager FVG di VodafoneAndrea Ghedini Regional Manager Nord Est Consumer di EOLOGionatan Iovino, Innovation Manager di Active Network; e Thomas Gallo, Amministratore Unico di Lenfiber.

A Sesto al Reghena, la rete ultraveloce, grazie alla tecnologia FTTH, raggiunge già oltre 2.830 unità immobiliari, con altre 950 servite tramite la tecnologia FWA (Fixed Wireless Access). L'investimento è stato reso possibile grazie ai finanziamenti regionali e statali nell'ambito del Piano Banda Ultra Larga, coordinato da Infratel Italia con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia. L'infrastruttura tecnologica resterà di proprietà pubblica, garantendo un servizio affidabile e di qualità per tutti i cittadini.

Open Fiber ha già investito 160 milioni di euro in Friuli Venezia Giulia, completando, nelle aree bianche, i lavori in 176 dei 181 comuni previsti dal Piano BUL. Il Piano Italia 1 Giga in FVG si prefigge di collegare circa 46.000 civici in 183 comuni entro giugno 2026, ed è già in pieno svolgimento dei lavori, con circa il 37% del totale già avviato. Inoltre, nelle aree nere, l'azienda ha cablato in FTTH 67.000 unità immobiliari a Udine, Pordenone e Gemona, contribuendo a rendere Gemona una Smart City.

L'evento è stata l'occasione per illustrare i progressi compiuti finora e per progettare il futuro digitale della regione. 

Abbiamo costruito l’infrastruttura, ora c’è un passo in più da fare. C’è un mondo di potenzialità da sfruttare insieme agli operatori soprattutto nelle aree bianche, dove realizzare la rete è particolarmente complicato e i tempi di attivazione sono più lunghi rispetto alle grandi città. Open Fiber sta lavorando per capire le esigenze dei clienti, modificando i processi per ridurre i tempi di attivazione e tenendo sempre informato il cliente attraverso gli operatori sullo stato di attivazione della sua linea”, ha commentato Mauro Accroglianò, direttore Mercato Residenziale di Open Fiber.

La rete di Open Fiber, che è operatore wholesale only, arriva nelle case dei clienti attraverso gli operatori. Come possiamo offrire insieme un servizio migliore? Continuando a costruire la rete nel miglior modo possibile, riducendo i tempi di attivazione del servizio e migliorando la customer experience per il cliente finale. Abbiamo lanciato promozioni sia verso gli operatori partner sia verso i clienti per incentivare l’utilizzo della rete in FTTH che consente un’esperienza di consumo radicalmente diversa rispetto alle vecchie reti in rame”, ha concluso Accroglianò.

Durante il periodo pandemico i cantieri di Open Fiber erano nella massima attività e le aziende nel periodo successivo hanno potuto beneficiare di questa infrastruttura. Il nostro è sempre stato un luogo di scambio anche culturale. Le informazioni custodite in abbazia camminavano sulle gambe dei pellegrini e dei monaci, ora necessitano di viaggiare attraverso altre vie, la migliore è la banda ultralarga che ci permette di guardare al futuro. Grazie ad Open Fiber e alla Regione per il lavoro svolto”, ha sottolineato Stefano Vit, Assessore di Sesto al Reghena.

Le parole di Mauro Accroglianò, Direttore Mercato Residenziale Open Fiber, ad affaritaliani.it

 

"La rete di Open Fiber ormai si estende in tutta la regione del Friuli Venezia Giulia in maniera esaustiva. Completeremo nell'arco di qualche mese la copertura dei 181 comuni previsti", ha spiegato Mauro Accroglianò, Direttore Mercato Residenziale di Open Fiber. Quello che è necessario adesso, secondo Accroglianò, è collaborare con gli operatori partner così che il cliente finale possa sfruttare a pieno tutte le potenzialità.

"Abbiamo già messo in atto delle promozioni, sia nei confronti degli operatori che nei confronti del cliente finale, così che ci fosse la possibilità di sfruttare al massimo le reali potenzialità di una rete FTTH: la vera rete in fibra grazie alla quale si può avere una grande capacità di utilizzo dei dati", ha concluso il Direttore Mercato Residenziale di Open Fiber.

L'intervista di affaritaliani.it a Roberto Tognaccini, Delivery & B2B Open Fiber

 

"Ci troviamo a a Sesto al Reghena per chiudere l'attività di sviluppo dell'infrastruttura sulle aree bianche del Friuli, che abbiamo sostanzialmente completato. Apriamo quindi un'ultima fase: è necessario portare clienti effettivi sopra la rete sviluppata", ha spiegato ai microfoni di affaritaliani.it Roberto Tognaccini, Delivery & B2B Open Fiber

In Friuli Venezia Giulia, Open Fiber ha attivi 3 filoni di investimento: il primo è relativo alle aree nere, e riguarda le città di Pordenone, Gemona e Udine, dove sono state sviluppate 67 mila unità immobiliari a fronte di un investimento di circa 30 milioni di euro. Le aree bianche, parte del Piano BUL, sono state sostanzialmente completate, con la copertura di 176 comuni su 181 (gli ultimi 5 saranno resi in vendibilità entro giugno), a fronte di un investimento di circa 120 milioni di euro. Infine, vi sono le aree grigie, parte del Piano Italia a 1 giga finanziato attraverso i fondi del PNRR, grazie al quale Open Fiber cablerà circa 46 mila civici per 65 mila unità immobiliari.