Open Fiber: completata la prima fase dei bandi di “Italia 1 Giga”

Bertinetti (Open Fiber): "Abbiamo introdotto una ‘mobilization fee’, cioè un premio per le aziende per ogni lavoratore assunto da altro settore o dall’estero"

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Open Fiber completa la prima fase dei piani relativi al bando “Italia 1 Giga”: connessi 27.742 civici

Open Fiber ha concluso la prima fase dei piani relativi al bando “Italia 1 Giga”, nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Gli interventi infrastrutturali si sono conclusi con la realizzazione di collegamenti ultrabroadband per 27.742 civici negli 8 lotti aggiudicati, che coinvolgono complessivamente 3.881 comuni distribuiti in nove regioni: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Inoltre, Open Fiber ha aggiudicato le gare ad evidenza pubblica per progettazione, lavori e materiali relativi a tutto il 2023. Il valore complessivo delle gare ammonta a circa un miliardo di euro.

Gli aggiudicatari si sono impegnati al rispetto delle stringenti tempistiche dei bandi di gara, che prevedono cronoprogrammi con scadenze allineate alle milestone del Piano Italia 1 Giga. I cantieri sono stati avviati in tutti i lotti, così come previsto nelle Convenzioni siglate con Infratel. Open Fiber sta realizzando un’infrastruttura ultrabroadband in tutta Italia, con l’obiettivo di connettere città grandi e medie, borghi e piccoli comuni, zone industriali. Nell’ambito del suo piano industriale complessivo (Aree Bianche, Aree Nere e “Italia 1 Giga”), l’azienda ha già coperto oltre 15.5 milioni di unità immobiliari.

Guido Bertinetti, direttore Network e Operations di Open Fiber, ha dichiarato: “Nonostante il contesto sfidante, caratterizzato da inflazione e scarsità di manodopera, abbiamo concluso la prima fase del Piano e aggiudicato tutte le gare per la seconda e la terza milestone. Con l’obiettivo di stimolare l’allargamento del numero di risorse impiegate nel settore, oltre ad aver aumentato i listini, abbiamo introdotto una ‘mobilization fee’, cioè un premio per le aziende per ogni lavoratore assunto da altro settore o dall’estero”.