Open Fiber: l'AD Gola racconta a ComoLake2024 il futuro della fibra ottica in Italia
Gola (Open Fiber): "Il mio sogno è fare del centro di Milano la prima città copperless d’Europa"
La rivoluzione della fibra ottica: Open Fiber traccia il futuro delle reti italiane a ComoLake2024
Nell'ambito della conferenza internazionale ComoLake2024, inaugurata oggi e in programma fino a venerdi 18 ottobre 2024 presso il Centro Internazionale Esposizione e Congressi di Villa Erba (Cernobbio) l'Amministratore Delegato di Open Fiber, Giuseppe Gola, ha fatto il punto sui significativi traguardi raggiunti dall'azienda nell'ultimo anno e sulle prospettive future per la diffusione della fibra ottica in Italia.
"In un anno abbiamo fatto passi in avanti molto importanti per la trasformazione dell’azienda", ha esordito Gola durante il suo intervento. "Open Fiber, dal 2016 a oggi, ha investito quasi 9 miliardi di euro nella realizzazione di quella che attualmente è di gran lunga la più grande rete di accesso in fibra ottica FTTH in Italia".
Gola ha poi delineato l'articolazione delle attività dell'azienda, suddivise in tre macro aree: "Abbiamo tre macro aree, le aree nere con fondi privati in cui copriamo circa 8.8 milioni di Unità Immobiliari (UI) in oltre 230 grandi città; il Piano BUL, sulle aree bianche, dove Open Fiber si è aggiudicata tutti i bandi pubblici Infratel, che è ormai alla fase finale di completamento. In questo contesto abbiamo realizzato circa 90mila km di rete in fibra e copriamo circa 6 milioni di UI. Siamo poi assegnatari di 8 su 15 dei lotti del piano Italia 1 Giga, dove siamo in una fase molto intensa di sviluppo della rete".
L’AD ha inoltre riconosciuto i progressi compiuti rispetto alla situazione di ritardo ereditata solo un anno fa: "Un anno fa eravamo in importante ritardo, abbiamo fatto un grande lavoro di sviluppo e accelerazione: a oggi abbiamo coperto oltre 500mila numeri civici. L’obiettivo è sfidante, ma la velocità di realizzazione della rete che abbiamo raggiunto ci permette di essere ottimisti".
Gola ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti nell'anno trascorso: "Abbiamo un piano che stiamo rispettando puntualmente, per me è una grande soddisfazione poter dire che in quest’anno di lavoro in Open Fiber abbiamo rispettato tutti gli obiettivi che ci eravamo posti." Ha poi aggiunto che, per quanto riguarda il piano Italia 1 Giga, l’azienda prevede di "rientrare nelle milestone del progetto alla fine del primo trimestre del 2025".
Open Fiber si conferma come il più grande operatore di fibra non incumbent in Europa, con una quota significativa del mercato italiano della connettività. "Abbiamo dato un cambio di passo dal punto di vista commerciale", ha sottolineato Gola. "A oggi abbiamo 3.1 milioni di utenti, pari a circa il 60% dei clienti in fibra in Italia, che navigano sulla nostra rete tramite i nostri partner commerciali, tra cui c’è anche da qualche mese TIM sulle aree bianche".
Guardando al futuro della connettività in Italia, Gola ha evidenziato la necessità di un ulteriore miglioramento nell'uso delle infrastrutture esistenti. "In Italia c’è una buona disponibilità di infrastruttura, quasi al pari della media europea: siamo complessivamente al 60% di copertura, mentre la media UE è al 64%. Serve però un salto di qualità per aumentare l’utilizzo della rete, che possiamo favorire con un approccio commerciale aggressivo".
Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati dalla Commissione Europea, Gola ha indicato la necessità di un impegno istituzionale significativo, in particolare per la dismissione delle reti in rame entro il 2030. "È un obiettivo sfidante, ma riteniamo che si debba andare in quella direzione, lavorando a macchia di leopardo su alcuni comuni, con progetti di switch-off locali che possano portare poi a spegnere la rete in rame nelle aree più grandi. Il mio sogno è fare del centro di Milano la prima città copperless d’Europa. Credo che sia fattibile con la volontà e l’impegno di tutti gli stakeholder".