Open Fiber punta sulla sostenibilità: le iniziative a sostegno del Paese

Ciocca (Open Fiber): "Un traguardo significativo raggiunto è l'approvazione del Net Zero Plan, che porterà entro il 2040 all'obiettivo emissioni nette zero"

di Claudia Mosca
Tags:
open fiber 2023open fiber fotovoltaicoopen fiber greenopen fiber paolo cioccaopen fiber sostenibilità
Corporate - Il giornale delle imprese

Open Fiber, una storia di innovazione e sostenibilità: dal programma Restart al modello "Digital Twin" di Pitigliano

L'impegno di Open Fiber per la sostenibilità ambientale si concretizza in una visione chiara e azioni tangibili, come illustrato nel recente dialogo con il Presidente Paolo Ciocca. La fibra ottica, pilastro tecnologico dell'azienda, non solo offre un'elevata efficienza energetica, ma è anche in grado di minimizzare le emissioni di anidride carbonica.

La connessione diretta tra innovazione e sostenibilità occupa una posizione prioritaria nel piano di sviluppo aziendale di Open Fiber. L'obiettivo di sviluppo sostenibile, alla base della Mission della società, viene portato avanti attraverso l'introduzione di iniziative in ambito ESG (ambientali, sociali e di governance); che spaziano dal conseguimento della certificazione di SGS Italia fino al lancio dell'innovativo modello Digital Twin a Pitigliano.

L'intervista di affaritaliani.it a Paolo Ciocca, Presidente di Open Fiber

Dalla lettura del Report di Sostenibilità 2022 emerge l’impegno di Open Fiber verso la riduzione delle emissioni. Quali sono stati i principali traguardi raggiunti quest’anno e quali sono i passi futuri di OF su questi temi?

"Innanzitutto, bisogna fare una premessa: la fibra ottica è una tecnologia sostenibile per definizione. Lo è dal punto di vista del consumo di energia ma anche per l’assenza di alcune esternalità negative tipiche di altre tecnologie. Un’infrastruttura interamente in fibra ottica, infatti, consente minime emissioni di anidride carbonica e un risparmio energetico complessivo del 61% rispetto ad una in rame, pari a circa 560 GWh/anno. Detto questo, la lotta al cambiamento climatico è un pilastro della strategia di sostenibilità di Open Fiber, cruciale per il successo aziendale e la creazione di valore condiviso con gli stakeholder. Ci impegniamo costantemente a implementare soluzioni per ridurre il nostro impatto in termini di emissioni di CO2, la cosiddetta 'impronta carbonica', ad esempio attraverso l'acquisto esclusivo di energia elettrica da fonti rinnovabili", ha dichiarato Ciocca.

"Inoltre, nella fase di realizzazione della nostra rete privilegiamo il riutilizzo di infrastrutture esistenti e l'uso di tecniche di scavo a basso impatto, riducendo non solo le emissioni in atmosfera ma anche la produzione di rifiuti. Un traguardo significativo raggiunto quest’anno è certamente l'approvazione del Net Zero Plan. Un piano di decarbonizzazione che coinvolge l'intera filiera aziendale e che porterà entro il 2040 all'obiettivo 'emissioni nette zero'. Open Fiber si impegna, non solo a ridurre le emissioni di gas serra fino al loro azzeramento, ma anche a fissare obiettivi di riduzione in linea con il contenimento del riscaldamento globale entro 1,5° C, il livello di ambizione massimo tra quelli riconosciuti dalla Science Based Target Initiative. Gli obiettivi riguardano sia le emissioni sotto il diretto controllo dell'azienda sia quelle relative alla filiera, ponendo così Open Fiber come promotore della decarbonizzazione nella propria catena del valore".

All’inizio del 2023 Open Fiber ha conseguito la certificazione ESG da parte di SGS Italia. Quali sono, nello specifico, le principali iniziative e progetti di sostenibilità portati avanti da Open Fiber?

"Sostenibilità e innovazione sono due facce della stessa medaglia. E questo è vero soprattutto per un’azienda come Open Fiber che, con la sua infrastruttura di telecomunicazioni, è un driver fondamentale per la digitalizzazione del Paese. Tra i principali progetti che avranno impatti positivi sugli aspetti ESG (ambientali, sociali e di governance) si distingue il programma triennale Restart (Ricerca e innovazione su sistemi e reti di telecomunicazioni del futuro, per rendere l'Italia più intelligente), in cui siamo coinvolti insieme ad altri partner e che contribuirà all'evoluzione delle telecomunicazioni in Italia. All’interno di Restart c’è, ad esempio, il progetto TELESMEG che punta a integrare le tecnologie degli operatori telco e quelle degli operatori elettrici per creare una control room intelligente in grado di ottimizzare la distribuzione e lo stoccaggio dell'energia elettrica. Il nostro impegno non si limita allo sviluppo di progetti sostenibili utili per territori e comunità, si concentra anche sulla sostenibilità del nostro operato e sulla cura delle persone che lavorano in Open Fiber”.

Qualche esempio?

"Quando parliamo di sostenibilità, ci riferiamo anche alla tutela delle diversità, alle iniziative di inclusione e welfare aziendale, ai progetti di formazione per giovani (e meno giovani) come quelli realizzati in collaborazione con Elis attraverso l’Accademia della fibra. Oltre alla certificazione ESG e alle ormai consolidate certificazioni per la gestione della Qualità, della Salute e Sicurezza sul Lavoro, e la Tutela dell'Ambiente, Open Fiber ha infatti acquisito quella sulla Parità di Genere secondo la prassi UNI/PdR 125:2022 e quella per la Gestione dell'energia secondo lo standard ISO 50001".

Tornando al tema dell’innovazione, a Pitigliano avete lanciato il modello digitale del Comune, o Digital Twin. Può spiegarci di cosa si tratta?

"Si tratta di un progetto pilota che stiamo realizzando nel piccolo borgo storico toscano in collaborazione con Enea, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del cosiddetto 'Borgo digitale'. Partendo dalla versione virtuale del comune (il Digital Twin), si possono implementare una serie di servizi per i cittadini che vanno dalla realtà aumentata applicata al patrimonio culturale all’efficientamento energetico attraverso il controllo intelligente di consumi, fino al monitoraggio dei rischi idrogeologici o alla gestione della sicurezza urbana attraverso sistemi avanzati di sorveglianza. Il 'Digital Twin' agevolerà lo sviluppo di questi servizi perché la ricostruzione digitale del Comune - unita all’utilizzo di sensori distribuiti nel territorio tra cui la fibra ottica - consente di monitorare le variazioni nel tempo del territorio, delle infrastrutture urbane per una migliore manutenzione delle stesse, di gestire la mobilità nonché sviluppare servizi di immersività e realtà aumentata. Il progetto di Pitigliano rappresenta solo un primo passo che puntiamo a replicare in altri borghi del nostro Paese, ma è un modello che in prospettiva si può scalare applicandolo a grandi città come Milano o Napoli. Dalle smart cities, lo step successivo è quello di arrivare a rendere l’Italia una Smart Nation".

La fibra ottica, oltre a garantire risparmi in termini energetici, è anche un volano per l'economia del Paese e un importante strumento per garantire accesso alla rete senza distinzioni tra chi vive nelle grandi città e chi invece si trova nelle zone rurali

"Siamo socialmente sostenibili per missione, possiamo dire che la ‘S’ di sociale è il nostro vero pilastro ESG. Questo perché la nostra missione è portare le reti ad alta velocità e l’innovazione tecnologica su tutto il territorio nazionale, connettendo anche le aree rurali e le zone prive di una connettività adeguata dove il digital divide è più pesante. Mi riferisco alle cosiddette 'aree bianche', dove non poter accedere agilmente ai servizi digitali significa avere meno opportunità di sviluppo e crescita. La nostra infrastruttura è un mezzo fondamentale per rispondere ai bisogni contemporanei quali lo smart working, la formazione a distanza o la PA digitale, abilitando servizi innovativi come la telemedicina e l’agricoltura avanzata e lo sviluppo di smart cities e borghi digitali. Ad oggi, l'azienda ha connesso circa 14 milioni di unità immobiliari in FTTH (Fiber To The Home),sia nelle grandi città che nei piccoli comuni, e concluso i lavori in 4700 Comuni delle aree bianche. Si aggiungono a queste anche le aree del Piano Italia 1 Giga - nelle quali Open Fiber si è aggiudicata 8 lotti dei bandi pubblici che coinvolgono oltre 3800 comuni - dove siamo al lavoro per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di connettività fissati dal governo italiano nell’ambito del PNRR".