Pasta Garofalo, il pastificio presenta il suo primo Report di Sostenibilità

Menna (AD del Pastificio Garofalo): “Una risposta concreta alle richieste dei nostri consumatori, sempre più consapevoli e attenti a ciò che portano in tavola”

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Pastificio Garofalo, la qualità raccontata attraverso il primo Report di Sostenibilità dell'azienda

Lo storico Pastificio Garofalo presenta il suo primo Report di Sostenibilità, redatto in collaborazione con Lifegate. Si tratta di una tappa importante lungo il percorso intrapreso dall’azienda nel 2019, che ha deciso di raccontare come la sostenibilità accompagni l’attività del pastificio di Gragnano. Il documento è infatti il secondo nella storia dell’azienda, che ha scelto di inquadrare l’edizione 2019 come l’opportunità per prendere coscienza dei propri punti di forza e di debolezza, per poi rendere pubblica la rendicontazione del 2020, una volta affrontati i temi più rilevanti emersi dal primo assessment.

“Il 2020 è stato un anno fuori dal comune che ha lasciato un segno nella vita di tutti noi”, ha commentato Massimo Menna, amministratore delegato del Pastificio Garofalo“Ed è proprio in questo anno così particolare che abbiamo deciso di pubblicare il nostro primo Report di Sostenibilità che, in qualche modo, rappresenta una sfida per noi stessi: in virtù dei valori che dalle nostre origini ci contraddistinguono, ovvero la qualità, l’innovazione, la trasparenza, il rispetto delle diversità e la passione, abbiamo infatti voluto rispondere con gesti concreti alle richieste dei nostri consumatori, sempre più consapevoli e attenti a ciò che portano in tavola. Tutto ciò coerentemente con il nostro impegno quotidiano di portare una pasta unica e inconfondibile sulle tavole dei nostri consumatori”.

La sostenibilità è un elemento che caratterizza profondamente il modo di fare business di Pasta Garofalo. Rispondendo alle sfide che lo scenario globale pone al settore agroalimentare, l’azienda ha scelto di promuovere quei principi che la contraddistinguono da sempre e che le consentono di continuare a creare valore nel breve, medio e lungo termine.

Sono tre i pilastri che rappresentano i punti fermi del percorso di sostenibilità dello storico brand. Innanzitutto la proposta di prodotti sicuri e di qualità grazie a una materia prima di altissima qualità, che viene selezionata con la massima cura e controllata in ogni fase della lavorazione, secondo un processo produttivo che fa tesoro di esperienze antiche, frutto dei risultati di continue ricerche e di un’interpretazione originale del gusto.

Fondamentale anche la centralità delle persone in termini sia di una continua dedizione ai propri dipendenti, che rendono possibile ogni giorno, con il loro impegno, lo svolgimento delle attività nel rispetto dei valori aziendali, sia di una grande attenzione per la collettività, con cui il pastificio dialoga costantemente per creare relazioni di valore durature nel tempo.

Infine l’attenzione e il rispetto per l'ambiente, da cui il pastificio trae le sue risorse essenziali, mediante l’impegno a ridurre il proprio impatto ambientale, prestando attenzione ai consumi energetici, alle emissioni e ai materiali che vengono utilizzati e ad una gestione virtuosa dei rifiuti.

Questi pilastri si traducono in altrettanti ambiti di azione, come ad esempio la consapevolezza che la qualità dei prodotti Garofalo è una priorità imprescindibile che va di pari passo con l’attenzione per l’ambiente. L’azienda è infatti alla continua ricerca di misure appropriate per ridurre i propri consumi energetici, incrementando l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili. Nel 2020, in particolare, lo stabilimento ha assorbito energia per 26.684.746 kWh, di cui circa il 71% è stata autoprodotta tramite un impianto di cogenerazione e l’1,1% prodotta tramite un impianto fotovoltaico.

Inoltre, consapevole dell’importanza anche dei materiali utilizzati per il packaging dei prodotti in un settore come quello alimentare, da quasi quindici anni Garofalo ha scelto per gli imballaggi secondari carta riciclata, ottenuta dal macero della raccolta differenziata delle aziende e dei cittadini del territorio campano. Per l’imballaggio primario, invece, la scelta è ricaduta sulla plastica, nell’ottica della trasparenza senza compromessi firmata Garofalo. La plastica rappresenta inoltre un materiale ottimale per garantire e preservare le caratteristiche chimico-fisiche della pasta e di sicurezza alimentare e quindi assicurare che al consumatore arrivi un prodotto inalterato rispetto al momento in cui è uscito dallo stabilimento. Tuttavia, nella consapevolezza dell’impatto che la plastica ha sull’ambiente, seppure quella impiegata da Pasta Garofalo sia al 100% riciclabile, l’azienda non si ferma nella continua ricerca di soluzioni alternative. Nel frattempo, il pastificio si impegna a facilitare il percorso del consumatore finale al riciclo, grazie a una comunicazione facilmente comprensibile relativa al metodo di smaltimento.

“Siamo consapevoli che quello che abbiamo fatto finora è solo l’inizio di un percorso di continuo sviluppo e miglioramento: raccogliamo questa sfida come un’opportunità, nella consapevolezza di poter contribuire, con le nostre semplici azioni quotidiane, alla costruzione di un futuro migliore per le generazioni che verranno”, conclude Menna.

 

Per approfondimenti:

www.pasta-garofalo.com/it/impegno-sociale-e-ambientale