Philip Morris Italia a La Piazza: l'innovazione alla guida del futuro

Santi (PMI): “Continuiamo a investire sulle competenze innovative ad alto valore aggiunto, necessarie per la realizzazione di un futuro senza fumo"

di Alice Cubeddu e Sofia Gabbanini
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Philip Morris Italia: a La Piazza di affaritaliani.it Eleonora Santi racconta la vision dell’azienda a 60 anni dal suo arrivo in Italia

Philip Morris celebra quest’anno i 60 anni della sua presenza in Italia. Lo fa portando con sé innovazione e compiendo un’importante trasformazione della propria mission e identità, impegnandosi a costruire un futuro senza fumo, lavorando costantemente per proporre in alternativa prodotti senza combustione. L’azienda tiene solida la presenza nel nostro Paese dal 1963, anno in cui la prima fabbrica di Philip Morris Italia venne fondata. Ancora oggi, infatti, l’Italia rappresenta il cuore pulsante della trasformazione in atto, grazie a una filiera integrata end-to-end che parte dall’agricoltura 4.0 e coinvolge la manifattura d’eccellenza collegata ai prodotti innovativi senza combustione, passando per ricerca e sviluppo, formazione e servizi avanzati al consumatore.

L'intervista di affaritaliani.it a Eleonora Santi, Director External Affairs Philip Morris Italia

 

 

A raccontare questa importante fase evolutiva è stata Eleonora Santi, Director External Affairs Philip Morris Italia, intervistata in occasione de La Piazza, kermesse organizzata da affaritaliani.it a Ceglie Messapica, in Puglia, giunta ormai alla sua VI edizione. Un’occasione che ha permesso di incontrare e dialogare con i principali esponenti italiani della politica e non solo, offrendo spunti di riflessione sullo stato attuale del Paese e sul futuro che lo aspetta.

Ci fa molto piacere essere qui a Ceglie come grande investitore estero, specialmente nell'anno in cui celebriamo i 60 anni della nostra presenza in questo Paese. Era infatti il 1963 quando apriva la prima fabbrica di Philip Morris in Italia: poi l'avventura è proseguita anche grazie alla straordinaria vocazione manifatturiera di questo Paese, fino alla storia molto paradigmatica delle potenzialità innovative dell’Italia, quando l’azienda ha deciso di intraprendere una trasformazione epocale. Questo si traduce nell’avvio di una missione di sostituzione del vecchio prodotto da fumo con prodotti innovativi senza combustione, in ragione della vocazione manifatturiera e della presenza di grandi e forti filiere integrate italiane, oltre alla volontà di fare dell'Italia il cuore la capitale mondiale di questa trasformazione”, afferma Santi.

Questo”, prosegue Eleonora Santi, “ha significato l'arrivo della più grande fabbrica fatta in Italia in questo secolo, di una filiera che oggi conta 41.000 posti di lavoro e vale oltre mezzo punto di Pil. La nostra intenzione è quella di continuare a investire molto anche sulle competenze innovative ad alto valore aggiunto, necessarie non solo per il traino e rilancio del nostro Paese, ma anche per la realizzazione di un futuro senza fumo”. 

Gli investimenti di Philip Morris Italia nella filiera agricola del Paese, volti allo sviluppo di un modello innovativo di coltivazione del tabacco che garantisca prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e competitività, arriveranno a 2,5 miliardi di euro nel 2027. Accanto a ciò, come spiegato da Eleonora Santi, l’azienda si impegna nella costruzione costante delle competenze in ambito produttivo, in particolare attraverso progetti dedicati specificamente alla filiera agricola. Tra questi il “Digital Farmer”, un’iniziativa realizzata in collaborazione con il Cesar, Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale, e con l’Università di Perugia. L'obiettivo è rendere la filiera tabacchicola sempre più sostenibile e innovativa e supportare i coltivatori nel percorso di transizione eco-energetica e digitale. Il percorso di formazione, rivolto in particolare ai giovani coltivatori, intende favorire il miglioramento delle loro competenze tecniche e imprenditoriali, unitamente all’adozione di tecnologie all’avanguardia nel campo dell’agricoltura di precisione.

Altra iniziativa finalizzata a sviluppare nuove competenze al servizio della sostenibilità, la call for innovationBeLeaf: Be The Future” rivolta a start-up, spin-off e piccole-medie imprese nazionali e internazionali che abbiano sviluppato tecnologie e soluzioni applicabili al settore agritech e a tutto ciò che riguarda la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del tabacco.

L’attenzione dell’azienda ai diversi aspetti produttivi e formativi, in un’ottica di crescita innovativa per il Paese, è significativa: nell’ ottobre 2021 è stato inaugurato a Bologna il nuovo Centro per l’Eccellenza Industriale di Philip Morris, concentrato su servizi di R&S in aree quali l’industrializzazione, l’innovazione di processo, l’ingegnerizzazione e la sostenibilità, il più grande al mondo per Philip Morris International su queste tematiche. Il Centro coinvolge circa 250 persone altamente qualificate.

Con lo sguardo sempre rivolto al futuro del Paese, Philip Morris segue attentamente lo scenario evolutivo italiano: “Siamo qui per seguire con attenzione le conversazioni tra i rappresentanti delle istituzioni e della società civile ospitati a Ceglie, per fare il punto sulla situazione attuale e sul futuro prossimo del nostro Paese alla vigilia della ripartenza delle attività politiche ed economiche. Le competenze, lo sviluppo e il sostegno alle attività delle piccole medie imprese e la capacità di attrazione degli investimenti in Italia ci riguardano da vicino: non solo nella nostra attuale azione, ma anche nella nostra assoluta volontà di continuare a investire nel nostro Paese”, ha concluso Eleonora Santi.