Piemonte, Intesa Sanpaolo supporta lo sviluppo internazionale delle PMI

Illustrate le opportunità di crescita per le imprese in Albania, Croazia, Serbia e Slovenia

di Redazione Corporate
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Intesa Sanpaolo, il roadshow a sostegno dello sviluppo internazionale delle PMI fa tappa in Piemonte

Intesa Sanpaolo ha presentato alle imprese clienti del Piemonte e della Valle d’Aosta le opportunità di sviluppo internazionale in Albania, Croazia, Serbia e Slovenia. Il Gruppo accompagna la crescita su questi mercati con linee di finanziamento, servizi dedicati e team di accoglienza per le PMI italiane. Le soluzioni sono state illustrate nell’incontro con il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo Bank in Albania, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, insieme alle Direzioni Regionali della Banca dei Territori e alla Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo.

L’appuntamento si è svolto nell’ambito del roadshow dedicato al programma sinergico tra l’International Subsidiary Banks Division (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori (BDT) di Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente le opportunità di business estero delle PMI, in particolare nei 12 paesi in cui le banche commerciali del Gruppo sono presenti, dall’Est Europa al Nord Africa. Intesa Sanpaolo è infatti banca di riferimento e partner a lungo termine per lo sviluppo internazionale delle imprese. Lo scorso anno il programma è stato attuato con successo nei mercati di Slovacchia (attraverso VUB Banka), Romania (Intesa Sanpaolo Bank) e Ungheria (CIB Bank). In seguito, verrà esteso ad altri mercati del perimetro della Divisione ISBD, dove oltre 2.000 gruppi industriali italiani sono presenti con proprie sussidiarie.

Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 l’interscambio commerciale del Piemonte con Albania, Croazia, Serbia e Slovenia ha sfiorato gli 1,75 miliardi di euro. Le esportazioni sono state pari a 897 milioni, mentre le importazioni si sono attestate a 853 milioni, per un saldo commerciale positivo di circa 44 milioni di euro. Per la Valle d’Aosta l’interscambio commerciale nel 2022 è stato di 7,4 milioni di euro, di cui circa 3,4 di import e 4 di export.

Il Piemonte si colloca al quinto posto in Italia per import da Albania, Croazia, Serbia e Slovenia (preceduto da Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia), con una quota sul totale nazionale del 5,7%. Circa 320 milioni provengono dalla Slovenia (37,5%), circa 252 dalla Serbia (30%), circa 212 dalla Croazia (25%) e i restanti 69 milioni dall’Albania. Le importazioni riguardano prevalentemente l’automotive (19,3% del totale, proveniente per circa i 2/3 dalla Serbia), seguita da elettrotecnica (10,1%, proveniente dalla Serbia per il 61%), metallurgia (9,1%, più della metà proveniente dalla Slovenia) e beni dell’agro-alimentare e bevande (8,5%, provenienti per il 70% dalla Croazia).

La Valle d’Aosta importa oltre il 37% dalla Croazia, segue l’Albania con il 24%, la Slovenia con il 21% e la Serbia con il 18%; circa la metà delle importazioni della Valle d’Aosta è rappresentato da prodotti della metallurgia (50,2%). Il Piemonte è al sesto posto tra le regioni in Italia anche per export verso questi mercati, con una quota sul totale nazionale del 5,4%. L’export piemontese verso questi è così distribuito: 401 milioni verso Slovenia, 223 verso Croazia, 186 verso Serbia e 87 verso Albania. Anche le esportazioni riguardano soprattutto l’automotive (18,9% del totale, per circa il 70% dirette verso la Slovenia), seguita da meccanica (17,5%, oltre la metà verso la Slovenia), beni dell’agro-alimentare e bevande (11,4%, con un peso maggiore della Croazia che rappresenta più di un terzo) e chimica (10,2%, anche in questo caso per quasi la metà verso la Slovenia).

I flussi di export della Valle d’Aosta sono destinati per il 48% alla Slovenia, il 34% alla Serbia, il 18% alla Croazia e quasi zero all’Albania. Le esportazioni sono principalmente beni della metallurgia (30,8%, quasi totalmente verso la Slovenia), prodotti agro-alimentari e bevande (16,1%, quasi totalmente verso la Croazia) e prodotti in metallo (15,7%, quasi completamente verso la Slovenia).

Tra il 2021 e il 2022 le esportazioni piemontesi a prezzi correnti verso Albania, Croazia, Serbia e Slovenia hanno registrato una crescita del 25,5%; complessivamente le vendite sono aumentate di circa 182 milioni con un aumento maggiore verso la Slovenia (+132 milioni; +49%), ma anche gli altri paesi hanno registrato incrementi significativi con crescite del 31,8% per Albania e del 18,3% per la Croazia; solo verso la Serbia le esportazioni risultano in leggero calo (-2,9%).

A livello settoriale la crescita è stata guidata soprattutto dall’automotive (+71,6% per 71 milioni di euro), dall’agro-alimentare e bevande (+29% per 23 milioni di euro) e gomma e plastica (+48%, per 20,5 milioni di euro). Nei primi nove mesi del 2023 la crescita dell’export verso questi Paesi ha subito una battuta d’arresto (-1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in linea con la media italiana del -1,3%). Su questo risultato complessivo ha pesato l’andamento negativo dell’export verso la Slovenia (-13%), mentre si sono registrati aumenti verso gli altri mercati: Serbia (+10%), Croazia (+7,8%) e Albania (+1,4%).

Nel 2022 le esportazioni della Valle d’Aosta verso le quattro destinazioni hanno registrato una crescita del 24,9%, concentrata soprattutto nelle vendite verso Croazia e Slovenia, e grazie soprattutto dell’andamento dei settori di specializzazione del territorio: metallurgia, agro-alimentare e bevande. Nei primi nove mesi del 2023, si nota invece una sostanziale stabilità dei flussi dell’export valdostano verso i paesi analizzati (+0,4%).