PMI, Rapporto KPMG 2023: cresce il consumo illecito di sigarette nell'UE, ma l'Italia resta un modello positivo

In controtendenza rispetto alla media Europea, nel Belpaese il consumo illecito di sigarette è diminuito di oltre la metà dal 2019

di Redazione Corporate
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PMI, Rapporto KPMG sul commercio illegale di sigarette in Europa: l’Italia si conferma best practice con una percentuale di consumo illecito pari all’1,8%

Il nuovo Rapporto KPMG sul consumo illecito di sigarette in Europa, presentato oggi da Philip Morris International (PMI), solleva preoccupazioni sui crescenti livelli di contrabbando e contraffazione. Nel 2023, oltre 35 miliardi di sigarette illegali sono state consumate nei 27 Paesi dell'Unione Europea, arrivando così a ricoprire l'8,3% del consumo totale.

Nonostante il quadro generale negativo, l'Italia si distingue come modello positivo nella lotta contro questo fenomeno, con una contrazione del consumo illecito di sigarette che nel 2023 si è attestato all'1,8% del consumo totale (una riduzione di 0,5 punti percentuali rispetto al 2022). Dal 2019, il volume delle sigarette illecite vendute in Italia è diminuito di oltre la metà, passando da 2,61 a 1,07 miliardi, grazie agli sforzi delle forze dell'ordine e alla collaborazione tra settore pubblico e privato.

È davvero incoraggiante vedere una diminuzione del consumo illecito in Paesi come Italia, Polonia, Romania e Spagna. Dobbiamo continuare a lavorare insieme alle forze dell'ordine e ai governi per garantire che il commercio illecito non diventi un problema ancora più grande in tutta l'UE”, ha dichiarato Massimo Andolina, Presidente Regione Europea PMI. “Il commercio illegale mina gli sforzi per ridurre la diffusione del fumo, è dannoso per la salute pubblica e per i consumatori e crea danni finanziari ai governi e agli operatori legali. È importante fare di questa lotta una priorità assoluta, consentendo al contempo che i prodotti senza fumo siano disponibili e accessibili a tutti i fumatori adulti che non smettono di fumare”. 

Il Rapporto KPMG segnala che la Francia continua a essere il principale mercato illecito di sigarette in Europa, con il 47,7% del totale consumato illegalmente nell'UE. Nel 2023, nel Paese transalpino sono state consumate circa 16,8 miliardi di sigarette illecite, causando una perdita fiscale di 7,3 miliardi di euro.

Christos Harpantidis, Senior Vice President External Affairs di PMI, ha sottolineato come "la criminalità organizzata in Europa stia evolvendo, localizzando sempre più spesso impianti di produzione vicino ai grandi mercati finali dell'Europa occidentale". I dati delle forze dell'ordine mostrano, infatti, che nel solo 2023 le autorità locali e regionali hanno sequestrato almeno 113 siti clandestini di produzione di sigarette, localizzati in 22 Paesi europei.

A livello europeo, le perdite fiscali legate al contrabbando e alla contraffazione di sigarette hanno raggiunto 11,6 miliardi di euro nel 2023, in aumento rispetto agli 11,3 miliardi dell’anno precedente. 

Harpantidis ha evidenziato la necessità di un "approccio olistico" per combattere il commercio illecito, combinando pene severe e una rigorosa applicazione della legge con campagne di sensibilizzazione, politiche fiscali equilibrate e la collaborazione tra pubblico e privato. “Se vogliamo affrontare efficacemente il commercio illegale, è necessario mettere in campo un'azione incessante contro i criminali che traggono profitto dal mercato nero. Questo metodo si è dimostrato più efficace di una tassazione eccessiva sui beni di consumo o di approcci proibizionisti".

Come evidenziato dal Rapporto, nonostante i progressi di alcuni Paesi come l’Italia, l’aumento complessivo del consumo illecito di sigarette in Europa richiede un intervento coordinato su più livelli per evitare che il problema continui ad aggravarsi.