Povaddo: condotta analisi sull'efficacia del tabacco senza combustione
Stewart (Povaddo): "I risultati dell'indagine suggeriscono che c'è uno divario tra politica e cittadinanza quando si tratta di politiche sul tabacco"
PMI, Povaddo effettua un'analisi su 13 Paesi europei riguardo l'efficacia delle alternative al fumo senza combustione
Un recente sondaggio condotto in 13 Paesi europei ha rivelato che i cittadini considerano le alternative senza combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato, strumenti utili per i fumatori che non riescono a smettere. L'indagine, effettuata dalla società di analisi Povaddo per conto di Philip Morris International, suggerisce che l'Unione Europea dovrebbe considerare attentamente le esternalità di qualsiasi politica fiscale ad esse applicata.
Secondo i risultati del sondaggio, il 69% degli intervistati ritiene che dovrebbero essere fornite informazioni accurate e scientificamente comprovate sulle caratteristiche e sulla potenziale ridotta tossicità dei prodotti innovativi senza combustione. Il 67% degli intervistati ritiene che i governi dovrebbero incoraggiare i fumatori adulti a passare a queste alternative, considerando la potenziale riduzione del rischio e proponendo una regolamentazione diversa rispetto ai prodotti da fumo tradizionali. Il 66% della popolazione adulta in Europa concorda sul fatto che organizzazioni come l'UE e l'Organizzazione Mondiale della Sanità dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla riduzione del rischio, incoraggiando l’utilizzo di prodotti potenzialmente meno dannosi.
William Stewart, presidente di Povaddo, ha commentato: "Questi risultati dell'indagine suggeriscono che c'è uno divario tra politica e cittadinanza quando si tratta di politiche sul tabacco. L'approccio dell'UE sembra più focalizzato su un obiettivo irrealistico, la completa eliminazione del consumo di nicotina, mentre la maggior parte dei rispondenti è aperta al concetto pragmatico di riduzione del rischio e a incoraggiare i fumatori a utilizzare prodotti meno dannosi contenenti nicotina".
Il sondaggio ha anche evidenziato una significativa consapevolezza degli impatti del commercio illecito di tabacco e prodotti contenenti nicotina, anche se la dimensione del problema sembra essere sottovalutata. Il 74% degli intervistati concorda sul fatto che il divieto di alcuni di questi prodotti non porterà effettivamente a una riduzione del loro consumo, ma potrebbe invece favorire la crescita del mercato nero. Inoltre, il 65% ritiene che il commercio illegale possa minare gli sforzi per ridurre i tassi di fumo, con conseguenze sulla sicurezza e la salute pubblica.