Confindustria elabora il "Progetto Mare" per lo sviluppo del settore

La rubrica di affaritaliani.it che racconta il mondo dell'economia attraverso le immagini

CARLO BONOMI PRESIDENTE CONFINDUSTRIA
Scatti d'affari
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Gli scatti d'Affari

Affaritaliani.it da sempre ha nel racconto dell'economia uno dei suoi punti di forza. Innovando il linguaggio giornalistico come fa ormai dal lontano 1996, anno della sua fondazione, affaritaliani.it ha deciso di raccontare questo settore attraverso le immagini. Scatti d'autore per scoprire i volti, le emozioni, le infrastrutture e i momenti salienti del mondo economico.

Secondo l'associazione degli industriali, l'economia ittica è strategica e indispensabile per la crescita del Paese

Si è svolto a Roma, nella sede di Confindustria, l'incontro dedicato all’Economia del Mare. L'evento è stato occasione per presentare il ‘Progetto Mare’, realizzato da Confindustria insieme alle sue Rappresentanze associative, soprattutto quelle del cluster marittimo-portuale. Nello specifico, Confindustria ha individuato nel settore uno dei driver strategici per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese e per questo ha esposto alla tavola rotonda una serie di proposte d'intervento su quattro grandi macro-tematiche: Governance e Riforme, Infrastrutture e Intermodalità, Politiche Industriali, Territorio, Mezzogiorno e Mediterraneo. L’evento "La competitività dell'economia del mare in una prospettiva di sviluppo del Paese e di autonomia strategica europea", realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo, la partnership di Audi, la collaborazione di Confitarma e Fincantieri, ha visto anche il contributo di Confindustria Nautica.

Il commercio internazionale si fonda quasi interamente su trasporto marittimo ed è per questo, per la sua delicata quanto essenziale importanza, che andrebbe redatta una strategia dedicata, in modo da valorizzarne le potenzialità e procedere al suo sviluppo. Fra le proposte, istituire un “Ministero del Mare”, riformare il Codice della Navigazione, introdurre driver tecnologici standardizzati per la digitalizzazione della filiera logistica portuale, elaborare una politica industriale dedicata al settore e introdurre strumenti finanziari adeguati.

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