Snam: da UE via libera a 6,9 mld di finanziamenti per 'Ipcei Hy2Infra'

Il progetto prevede la realizzazione e l'esercizio di un gasdotto per il trasporto di idrogeno con capacità fino 94,5 kton/anno

di Redazione Corporate
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Snam annuncia la partecipazione al progetto 'Ipcei Hy2Infra': l'obiettivo è rivoluzionare la catena del valore dell'idrogeno in Europa

La Commissione Europea ha annunciato un sostegno finanziario significativo per il terzo importante progetto di interesse comune europeo nella catena del valore dell'idrogeno. Denominato Ipcei Hy2Infra, questo progetto riceverà un totale di 6,9 miliardi di euro in aiuti di Stato da sette Stati membri dell'Unione Europea, incluso l'Italia. L'obiettivo principale di questa iniziativa è quello di aumentare l'accessibilità all'idrogeno rinnovabile attraverso infrastrutture adeguate, riducendo così la dipendenza dal gas naturale e contribuendo agli obiettivi del Green Deal europeo.

Oltre all'Italia, partecipano al progetto Ipcei Hy2Infra anche Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia. Secondo una nota della Commissione Europea, gli investimenti pubblici previsti dovrebbero sbloccare ulteriori 5,4 miliardi di euro di investimenti privati, portando il valore totale dell'operazione a circa 12,3 miliardi di euro. Le imprese coinvolte nel progetto sono 32 in totale, con attività distribuite in uno o più Stati membri, e includono anche piccole e medie imprese. Tra le aziende italiane coinvolte vi sono Snam, Saipem ed Energie Salentine.

La commissaria europea alla concorrenza, Margharete Vestager, ha sottolineato l'importanza di questo progetto, affermando che mentre la catena di approvvigionamento dell'idrogeno rinnovabile in Europa è ancora in una fase embrionale, Hy2Infra consentirà di creare una rete di distribuzione integrata e aperta. In particolare, si prevede la creazione dei primi cluster infrastrutturali regionali in diversi Stati membri e la preparazione del terreno per future interconnessioni in tutta Europa. Questo contribuirà notevolmente alla realizzazione di un mercato delle forniture di idrogeno rinnovabile e avvicinerà l'obiettivo di rendere l'Europa il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050.

Il progetto prevede la realizzazione di 33 opere, tra cui lo sviluppo di 3,2 GW di elettrolizzatori su larga scala per produrre idrogeno rinnovabile, la costruzione di circa 2700 chilometri di condotte di trasmissione e distribuzione, lo sviluppo di impianti di stoccaggio con una capacità di almeno 370 GWh e la costruzione di terminali di movimentazione e relative infrastrutture portuali per i vettori di idrogeno organico liquido (LOHC) destinati a gestire 6.000 tonnellate di idrogeno all'anno.

Il progetto che coinvolge Snam mira a stabilire un'infrastruttura completa per il trasporto di idrogeno, collegando i siti di generazione di idrogeno pianificati in Puglia (IT49 di SAIPEM e IT02 di Energie Salentine) ai principali distretti di utilizzo finale, principalmente nei settori della siderurgia, della raffinazione e della chimica. In particolare, il progetto prevede la realizzazione e l'esercizio di un gasdotto per il trasporto di idrogeno (con capacità fino a 94,5 kton/anno) dall'area di Brindisi all'area di Taranto. Ciò include: a) la riconversione del gasdotto Palagiano-Brindisi (DN 450, lunghezza circa 77 km) e di parte del gasdotto verso Brindisi (DN 300, lunghezza circa 7 km) per il trasporto di H2 puro, b) la costruzione di collegamenti al gasdotto per consentire l'iniezione di idrogeno dai siti dei progetti di produzione dei partner (DN 150, lunghezza circa 7 km), e c) la costruzione di un nuovo gasdotto per servire l'area industriale di Taranto (DN 600, lunghezza circa 17 km). Si prevede che la costruzione durerà 12 mesi per i nuovi segmenti di gasdotto e 6 mesi per quelli riconvertiti.

 

 

 

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