UniCredit: presentata un'offerta di scambio volontaria da €10,1 miliardi per Banco BPM

Orcel (UniCredit): "Con questa acquisizione rafforziamo la nostra posizione in Italia, incrementando il valore per stakeholder e azionisti"

di Redazione Corporate
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UniCredit: approvato il lancio di un'offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM per un corrispettivo di circa 10,1 miliardi di euro

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha deliberato il lancio di un’offerta pubblica di scambio volontaria per l’acquisizione di tutte le azioni ordinarie di Banco BPM La decisione è stata comunicata oggi in conformità all’articolo 102 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e all’articolo 37 del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999.

L’offerta è subordinata al conseguimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari e alle condizioni esplicitate nella comunicazione odierna, che saranno ulteriormente dettagliate nel Documento di Offerta. Il rapporto di scambio previsto è di 0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione di Banco BPM, corrispondente a un prezzo implicito di €6,657 per azione, con un premio pari a circa lo 0,5% rispetto ai prezzi ufficiali del 22 novembre 2024. Rispetto al prezzo non influenzato del 6 novembre 2024, il premio ammonta a circa il 15%, o al 20% considerando gli acconti sul dividendo distribuiti da entrambe le banche a novembre.

L’operazione punta a consolidare la posizione competitiva di UniCredit in Italia, mercato strategico per il Gruppo, creando una realtà bancaria più solida in grado di generare valore sostenibile e di lungo termine per gli stakeholder e per il Paese. L’integrazione si basa sulla complementarità delle attività delle due banche, sia dal punto di vista geografico che dei segmenti di clientela, e sulla comprovata capacità esecutiva di UniCredit, che ritiene i rischi dell’operazione gestibili.

L’obiettivo è completare l’offerta entro giugno 2025, con l’integrazione piena prevista nei 12 mesi successivi e il conseguimento della maggior parte delle sinergie entro 24 mesi. UniCredit vanta una solida esperienza nella gestione di acquisizioni integrate, che sarà messa a frutto in questa occasione per garantire un processo efficace.

Se portata a termine, la transazione consentirà a UniCredit di accelerare la crescita sostenibile e di qualità, rafforzando la presenza sul territorio italiano e garantendo ulteriori investimenti in Banco BPM nei settori della clientela, dei canali distributivi e della tecnologia. La combinazione offrirà vantaggi significativi anche sul piano geografico, consolidando la presenza di UniCredit nel mercato domestico, che rappresenterà circa il 50% dell’utile netto del Gruppo combinato.

Per i clienti, la fusione garantirà un’ampia gamma di prodotti complementari, canali distributivi meglio integrati e una struttura più efficiente. Inoltre, l’operazione rafforzerà il primato di Banco BPM, migliorando efficienza, investimenti, gestione dei rischi e solidità patrimoniale, con benefici tangibili per clienti, dipendenti e azionisti.

UniCredit prevede che l’operazione apporti benefici significativi a diverse categorie di stakeholder. Gli azionisti di Banco BPM trarranno vantaggio dal valore creato grazie alle sinergie derivanti dalla fusione, dalla maggiore diversificazione geografica e dalla solidità patrimoniale del gruppo combinato, che presenterà un CET1 ratio pro forma superiore al 15%. La nuova entità migliorerà la performance finanziaria e la qualità degli attivi, offrendo maggiori opportunità di crescita e sviluppo. Per i clienti, l’integrazione garantirà l’accesso a una rete internazionale, prodotti e servizi più ampi e soluzioni innovative, grazie alla forza finanziaria di UniCredit e a un’offerta digitale avanzata.

Anche i dipendenti delle due organizzazioni beneficeranno della fusione, potendo contare su percorsi di sviluppo professionale in un gruppo europeo di grandi dimensioni, caratterizzato da una chiara cultura dell’eccellenza e dalla capacità di attrarre i migliori talenti. La maggiore resilienza e competitività offriranno loro maggiore sicurezza e stabilità lavorativa.

L’economia italiana sarà sostenuta da un gruppo bancario più forte, in grado di promuovere la crescita industriale e l’internazionalizzazione, mentre il sistema bancario italiano ed europeo trarrà beneficio da una maggiore competitività e dalla promozione del consolidamento necessario per affrontare le sfide geopolitiche ed economiche globali. Il gruppo combinato rafforzerà anche il proprio impegno verso le comunità locali e l’ambiente, investendo in progetti sostenibili e supportando i clienti nella gestione dei rischi climatici e nella transizione ecologica.

UniCredit rimane impegnata a garantire una distribuzione sostenibile dei dividendi, con l’obiettivo di accrescere l’utile per azione (EPS) entro due anni dall’integrazione. La redditività del gruppo combinato sarà migliorata da sinergie di costo stimate a 900 milioni di euro annui al lordo delle imposte, che saranno ottenute attraverso l’efficienza operativa e la riqualificazione delle risorse. A queste si aggiungeranno sinergie di ricavo per circa 300 milioni di euro all’anno, rafforzando l’offerta di prodotti e servizi e migliorando la tecnologia.

Per realizzare l’operazione, UniCredit prevede oneri di integrazione per circa 2 miliardi di euro al lordo delle imposte nel primo anno e rettifiche su crediti per 0,8 miliardi di euro, che miglioreranno il rapporto di copertura dei crediti deteriorati e delle esposizioni in bonis di Banco BPM. UniCredit sottolinea che questa offerta è indipendente dall’investimento effettuato nel capitale di Commerzbank

L’Amministratore Delegato Andrea Orcel ha dichiarato: “Con questa acquisizione di uno dei nostri obiettivi storici, rafforziamo la nostra posizione in Italia, e al contempo incrementiamo ulteriormente il valore che possiamo creare per i nostri stakeholder in quel mercato così come per i nostri azionisti. L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, UniCredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida”.

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