UniCredit verso il Net Zero: annunciati gli obiettivi per il 2030

Melrose (UniCredit): "Abbiamo definito le nostre ambizioni per sette dei settori a più alte emissioni, un chiaro segno dell'integrazione dell'ESG nei nostri finanziamenti"

di redazione corporate ​​​​​
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UniCredit, fissati gli obiettivi per il 2030: verso il Net Zero per i settori navale e immobiliare commerciale

UniCredit ha presentato oggi le sue ambizioni per il 2030 in materia di finanziamenti nei settori navale e immobiliare commerciale, in linea con l'obiettivo Net Zero per il portafoglio di prestiti e investimenti fissato per il 2050. Questi target seguono l'impegno che la banca ha assunto nell'ottobre 2021 aderendo alla “Net Zero Banking Alliance”, la rete di banche riunita dalle Nazioni Unite.

Per supportare la decarbonizzazione del settore, UniCredit si focalizzerà sul segmento immobiliare commerciale nelle sue tre geografie più grandi e rilevanti: Italia, Germania e Austria, che presentano un'esposizione complessiva di 31,1 miliardi di euro. Infatti, si stima che il settore immobiliare rappresenti il 30% del consumo energetico globale e il 26% delle emissioni correlate all'energia, dati che ne sottolineano l’importanza per il percorso Net Zero.

La banca perseguirà una riduzione dell'intensità delle emissioni operative di questi edifici tra il 44% e il 55% rispetto a una baseline iniziale di emissioni di 44,2kgCO2e/m2 nel 2022. Questo intervallo, con il -55% in linea con la riduzione prevista dallo scenario di decarbonizzazione CRREM, è ambizioso e considera l'incertezza del mercato e degli sviluppi normativi richiesti. Per raggiungere questo obiettivo, UniCredit continuerà a supportare le sue imprese clienti attraverso il finanziamento di nuovi edifici energeticamente efficienti e alla ristrutturazione degli immobili meno efficienti.

In parallelo, la banca ha anche analizzato il suo portafoglio immobiliare residenziale di 72,8 miliardi di euro nelle stesse tre geografie, con una baseline del 2022 sulle emissioni operative pari a 36,3kgCO2e/m2. UniCredit continuerà a monitorare i miglioramenti di questa baseline, a seguire l'evoluzione in corso del panorama normativo e a supportare i suoi clienti nella riduzione delle emissioni dei loro immobili. La banca sottolinea che l'intervento governativo e schemi di incentivi adeguati saranno abilitatori essenziali per il percorso di decarbonizzazione complessivo sia del segmento immobiliare commerciale che di quello residenziale.

Per il settore navale, la banca perseguirà una riduzione del 30% dell'intensità delle emissioni di Scope 1 e 3 del suo portafoglio di finanziamenti agli operatori navali di 3,1 miliardi di euro, da una baseline di 14,1 gCO2e/GT-nm per le navi passeggeri e di 9,5 gCO2e/DWT-nm per le navi mercantili nel 2022. L'ambito delle emissioni di UniCredit (Well to Wake) è in linea con le ultime linee guida dell'Organizzazione Marittima Internazionale, mentre l'obiettivo di riduzione segue la traiettoria IEA 1,5°C di decarbonizzazione.
Per raggiungere il suo obiettivo, UniCredit continuerà a impegnarsi proattivamente con i suoi clienti, fornendo finanziamenti per navi di nuova generazione e la ristrutturazione di navi esistenti.

Fiona Melrose, Head of Group Strategy & ESG, UniCredit, ha commentato: "L'annuncio di oggi segna un altro passo importante del nostro percorso verso Net Zero e continuiamo a fare la nostra parte nel contribuire a una transizione giusta ed equa per tutti i nostri stakeholder".

"Il nostro nuovo obiettivo per i finanziamenti del settore immobiliare commerciale, un segmento chiave che presenta grandi sfide, ci vedrà incrementare i nostri sforzi per supportare i clienti nel migliorare il profilo energetico dei loro edifici, sia esistenti che nuovi", ha spiegato Fiona Melrose. "Allo stesso tempo, il nostro nuovo obiettivo per il settore navale mira a contribuire alla decarbonizzazione del commercio marittimo internazionale e del trasporto passeggeri. Con la comunicazione di oggi, abbiamo definito le nostre ambizioni per sette dei settori a più alte emissioni, inclusa una policy di uscita graduale dal settore del carbone, un chiaro segno di come stiamo integrando l'ESG nelle nostre attività di finanziamento".