UniMarconi compie 20 anni e celebra i 150 anni dell'omonimo scienziato

Abate (UniMarconi): "Abbiamo scelto di chiamarci Marconi perché i suoi valori di ricerca e innovazione sono gli stessi che trasmettiamo ai nostri studenti"

di Claudia Mosca
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UniMarconi celebra 20 anni e rende omaggio a Guglielmo Marconi: etica e innovazione per il futuro

La prima università telematica d’Italia, UniMarconi, ha celebrato i suoi 20 anni in un momento storico coincidente con il 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi. In questa ricorrenza, festeggiata ieri nella sede centrale di via Vittoria Colonna a Roma, l’università ha riunito rappresentanti del mondo accademico, politico e istituzionale per onorare l’eredità di uno dei più grandi pionieri della comunicazione moderna e ribadire la propria missione di innovazione educativa.

Il rettore di UniMarconi, Marco Abate, ha sottolineato il profondo legame tra l’università e il suo omonimo scienziato. Marconi, innovatore e autodidatta, dimostrò come fosse possibile rivoluzionare la comunicazione globale attraverso la scienza, un obiettivo che UniMarconi cerca di emulare nel campo dell’istruzione telematica, offrendo accesso alla formazione universitaria anche a chi, per motivi geografici o economici, ne sarebbe escluso. “Abbiamo scelto di chiamarci Marconi”, ha spiegato Abate, “perché i suoi valori di ricerca e innovazione sono gli stessi che trasmettiamo ai nostri studenti. Anche noi, come lui, puntiamo a guardare avanti e sviluppare nuove tecnologie, offrendo una didattica accessibile e attenta alle esigenze di chi lavora e studia”.

A evidenziare l’importanza sociale di UniMarconi è intervenuto anche il direttore generale dell’ateneo, Marco Belli, sottolineando come le università telematiche abbiano contribuito a democratizzare l’istruzione universitaria, riducendo le barriere economiche e logistiche che spesso escludono gli studenti lontani dai principali centri universitari. “Siamo orgogliosi di portare il nome di Marconi, un innovatore che, come noi, ha rivoluzionato l’accesso all’informazione. Attraverso la didattica a distanza, abbiamo permesso a persone di ogni regione d’Italia di raggiungere il traguardo della laurea senza gravare economicamente sulle proprie famiglie”, ha dichiarato Belli.

UniMarconi rappresenta, quindi, non solo una realtà accademica ma un punto di riferimento per chi cerca una formazione accessibile e flessibile. Fondata con l’obiettivo di essere la prima università online italiana, l’ateneo è nato in un’epoca in cui l’istruzione telematica era ancora poco diffusa, confermandosi oggi come un’istituzione all’avanguardia e orientata all’inclusione.

L’evento ha anche messo in luce la necessità di un utilizzo etico delle tecnologie. In un’epoca in cui i social media e le piattaforme digitali sono onnipresenti, l’università sottolinea l’importanza di un approccio consapevole all’informazione, soprattutto per i giovani. Belli ha evidenziato il ruolo di UniMarconi come guida per una riflessione etica sull’uso delle tecnologie digitali, che da una parte possono facilitare la comunicazione e dall’altra rappresentano un rischio, come dimostrato da recenti episodi di cronaca. L’università si propone quindi di formare una generazione che sappia utilizzare in modo responsabile questi strumenti, traendo il massimo beneficio senza cadere nei rischi legati a un uso smodato.

A rendere omaggio all’università, alla cerimonia erano presenti anche membri della famiglia di Guglielmo Marconi, come la principessa Elettra Marconi e il principe Guglielmo Giovanelli Marconi. La principessa ha espresso apprezzamento per il lavoro di UniMarconi, lodando l’impegno dell’ateneo nella promozione della cultura e della formazione per i giovani, sottolineando quanto sia cruciale la conoscenza per combattere problematiche sociali come la corruzione e l’ignoranza. “UniMarconi porta avanti la missione di mio nonno, rendendo la cultura accessibile in tutta Italia, non solo in tempi di emergenza, come durante il Covid, ma in maniera continuativa”, ha dichiarato Elettra Marconi.

L'intervista di affaritaliani.it a Marco Abate, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi

Marco Abate, Rettore dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi, ha raccontato ai microfoni di affaritaliani.it il forte legame tra l'università e l'omonimo scienziato. "Abbiamo scelto questo nome perché il nostro obiettivo è quello di sfruttare al meglio le tecnologie più avanzate per il progresso della società e dei nostri studenti, puntando persino a crearne di nuove", ha dichiarato Abate. "Un altro aspetto che ci accomuna a Marconi è la nostra attenzione agli studenti lavoratori: il nostro impegno è di offrire loro gli strumenti necessari per costruire il futuro, proprio come Marconi, che non era uno studente convenzionale, ma piuttosto un lavoratore e un innovatore autodidatta".

Al centro della serata di celebrazione di UniMarconi lo stretto legame tra etica e tecnologia; una questione che aveva interessato lo stesso Marconi nel corso dei suoi studi. "Quando si crea e si applica una nuova tecnologia, è fondamentale tenere conto delle implicazioni etiche e umane del suo utilizzo. Per questo, il nostro motto è offrire una 'formazione digitale dal volto umano', cercando di integrare tutte queste dimensioni", ha concluso Abate

Le parole di Marco Belli, Direttore Generale Vicario dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi, ad affaritaliani.it

"Così come Marconi ha rivoluzionato il mondo delle telecomunicazioni, anche la nostra università ha introdotto un nuovo modo di fare formazione, che oggi svolge una funzione sociale fondamentale: rende possibile a molte persone il raggiungimento dell’ambito traguardo della laurea. Questo significa opportunità per chi vive in aree lontane dalle sedi universitarie, per famiglie che non possono sostenere i costi degli spostamenti, e per chi ha bisogno di flessibilità per realizzare il proprio percorso di studi", ha raccontato Marco Belli, Direttore Generale Vicario dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi.

"In particolare, oggi abbiamo voluto dedicare l’evento al tema dell’etica e del rapporto tra etica e informazione. Viviamo in un’era digitale in cui i social media sono centrali: offrono numerosi vantaggi, soprattutto per i giovani, ma presentano anche rischi che non possiamo ignorare, come ci mostrano i fatti di cronaca. Il nostro ateneo si impegna a svolgere un ruolo sociale anche su questo fronte, educando i giovani a un uso consapevole dei social e dei nuovi mezzi di comunicazione, affinché possano diventare strumenti di crescita e non di rischio", ha concluso Belli

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