Università di Parma, nasce la laurea magistrale per gli esperti in Food Law

Il corso prevede un biennio professionalizzante e multidisciplinare tra economia, diritto, comunicazione, sostenibilità e tecnologia. Le iscrizioni saranno aperte fino al 18 ottobre

di Redazione Corporate
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Università di Parma, al via il Corso di laurea magistrale per formare giuristi ed esperti nel diritto al cibo

Si è appena concluso in Sicilia il G7 agricoltura a guida italiana. Al centro del dibattito, le emergenze alimentari, i cambiamenti climatici, gli sprechi della filiera, le sfide dell’IA e della tecnologia innovativa. Il documento finale dei Grandi del mondo sottolinea il bisogno di politiche comuni e di figure sempre più esperte in grado di indirizzare, regolare e gestire il settore chiave dello sviluppo e della sostenibilità globale: il cibo.

Su queste logiche si muove anche il Corso di laurea magistrale in lingua inglese “Global food law: sustainability challenges and innovation”, che si apre in questi giorni all’Università di Parma (le iscrizioni restano aperte fino al 18 ottobre) e che ha appunto l’obiettivo, per la prima volta in Italia, di formare giuristi ed esperti nel diritto al cibo, attraverso un biennio professionalizzante e multidisciplinare tra economia, diritto, comunicazione, sostenibilità e tecnologia. Il progetto è valso a Unipr il riconoscimento di Dipartimento di Eccellenza 2023-2027

Il percorso di Food For Future (questo il nome scelto per il progetto dall’Università di Parma) - volto a formare professionisti specializzati nell’ambito del food & beverage, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità alimentare, della promozione e tutela dell'innovazione, nonché della food safety e della food security - vede un primo anno dalla struttura più strettamente universitaria (anche se condotta con metodologie didattiche innovative, che prevedono una forte interattività tra docenti e discenti) e il secondo con la possibilità di entrare in contatto con il mondo del lavoro e dell'impresa in modo più diretto, tramite tirocini curriculari presso le più importanti aziende attive nel settore agroalimentare.

Per la città che Unesco ha designato Città creativa per la Gastronomia e dove operano alcune delle più grandi aziende italiane del settore si tratta di una nuova sfida, così da colmare il gap formativo su questi temi rispetto ad altri grandi atenei stranieri. Tra i docenti chiamati a dar vita al Corso, con la responsabilità scientifica della professoressa Lucia Scaffardi, ordinario di Diritto Pubblico Comparato in Unipr e con un advisory board che può contare sulla riconosciuta esperienza di Sumantra Ray, Aeyel Gross, Michela Petronio e Pierluigi Petrillo, anche il visiting professor Bernd van der Meulen, autentica autorità in materia di food law e numerosi esperti in diritto alimentare, animal welfare, climate change e food waste e agritech.