Universitas Mercatorum: analisi e confronto sul Rapporto Istat 2025 sulla Competitività dei Settori Produttivi

Cannata (Universitas Mercatorum): "Un’iniziativa che si svolge in continuità con la tradizionale attenzione che l’Ateneo ha nei confronti delle dinamiche congiunturali e strutturali delle imprese italiane"

di Redazione Corporate
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Universitas Mercatorum analizza il Rapporto Istat 2025: focus su imprese italiane, sfide globali e rischi da dipendenza estera

Si è svolto oggi, presso l’Universitas Mercatorum, un importante incontro di approfondimento dedicato alla tredicesima edizione del Rapporto Istat 2025 sulla Competitività dei Settori Produttivi. L’evento ha visto la partecipazione dei curatori del Rapporto, esperti economisti e docenti universitari, in un dibattito volto ad analizzare le criticità e le potenzialità del sistema produttivo italiano in un contesto economico internazionale sempre più complesso.

Al centro della discussione, organizzata dal Dipartimento di Economia, Statistica e Impresa dell’Ateneo, le sfide globali che mettono alla prova la competitività dell’Italia: dalle tensioni geopolitiche alla recessione tedesca, fino all’adozione di nuove politiche protezionistiche da parte degli Stati Uniti. L’incontro, che si inserisce in un percorso più ampio di riflessione accademica, proseguirà il prossimo 7 maggio con un seminario riservato ai dottorandi dell’Universitas Mercatorum.

L’edizione 2025 del Rapporto, presentata a Genova il 20 marzo scorso, si articola su tre livelli di analisimacroeconomico, settoriale e microeconomico, offrendo una panoramica dettagliata sull’evoluzione delle imprese italiane nel panorama internazionale. Il primo capitolo si concentra sulle tendenze del commercio globale e sulla posizione competitiva dell’Italia rispetto a paesi come Germania, Stati Uniti e Cina. Particolare attenzione è rivolta agli effetti della recessione tedesca sulla crescita italiana, stimati tramite il modello macroeconometrico dell’Istat, e alle conseguenze dei dazi imposti dagli USA.

Il secondo capitolo analizza l’andamento ciclico dei settori industriali e dei servizi, ponendo l’accento sulle performance nei mercati internazionali e sui cambiamenti nella composizione merceologica e geografica degli scambi. Un’indagine specifica raccoglie le opinioni delle imprese sui rapporti con fornitori e clienti, nazionali ed esteri, introducendo un indicatore di vulnerabilità settoriale utile a mappare le fragilità del tessuto produttivo. Il terzo capitolo approfondisce la vulnerabilità a livello aziendale, mettendo in evidenza i rischi legati alla dipendenza dall’estero, sia per l’import che per l’export.

"La presentazione della edizione 2025 del Rapporto Istat presso l’Universitas Mercatorum è una importante occasione di discussione degli andamenti dell’economia italiana nel suo contesto internazionale. Un’iniziativa che si svolge in continuità con la tradizionale attenzione che l’Ateneo ha nei confronti delle dinamiche congiunturali e strutturali delle imprese italiane. Un’occasione di incontro che dimostra l’importante ruolo di una università telematica nella diffusione della ricerca applicata, svolta in questo caso da istituzioni importanti come l’Istat, tra studentesse e studenti di tutta Italia", ha affermato Giovanni Cannata, Rettore dell’Universitas Mercatorum

Anche Luca De Benedictis, Direttore del Dipartimento di Economia, Statistica e Impresa dell’Ateneo, sottolinea il valore del Rapporto: "Il Rapporto sulla competitività dei settori produttivi è una fonte di informazione economica di primaria importanza per chi si occupa di economia internazionale in Italia. L’analisi integrata su più livelli permette di cogliere in maniera chiara come le criticità delle imprese italiane abbiano un impatto sugli equilibri macroeconomici. Il Rapporto non è solo un documento di ricerca, ma anche un prezioso strumento didattico, grazie all’uso di metodologie innovative come la network analysis".

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