Vincenzi (ANBI): “Serve subito un ‘piano Marshall’ per l’acqua”

“In molte zone anche le falde sono a secco. Decidere, ora, a chi dare acqua"

Francesco Vincenzi Presidente ANBI 
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“Siamo a un punto di non ritorno”

Non usa mezzi termini Francesco Vincenzi, presidente dell’ANBI (l’associazione nazionale bonifiche e irrigazione), intervistato da Affaritaliani.it,  per descrivere la drammatica situazione della siccità in Italia: “Serve subito un piano Marshall per l’acqua. Serve una cabina di regia unica per tutta la valle padana per decidere da dove prendere l’acqua, a chi darla, quanto darne. In certe zone i livelli delle falde acquifere segnano un meno 200%. Nella quasi totalità del bacino padano per trovare l’acqua bisogna andare a scavare per decine di metri. E in molti casi è meglio non farlo perché si rischia di compromettere anche la falda. Nell’area del Delta del Po per esempio, con un cuneo salino che è salito già di 30 km, andare a toccare i pozzi può essere disastroso. Il piano di ANBI è noto: tanti nuovi piccoli invasi territorio per territorio, in particolare per trattenere l’acqua piovana. Non è più concepibile disperdere il 90% dell’acqua che cade dal cielo, così come accade oggi. Dobbiamo imparare a conservarla, a trattenere almeno il 40% di quello che piove. Per farlo non servono opere faraoniche ma tanti piccoli bacini artificiali, ciascuno legato al proprio territorio di competenza. Oggi l’emergenza è tale che bisognerà per forza attingere ai laghi di montagna. E forse non solo. Ma si dovrà decidere a chi dare cosa e quanto. Perché è evidente che questa estate non c’è acqua per tutti: servono delle scelte. E anche veloci” conclude Vincenzi.