Zurich, inaugurata a Milano la mostra Amazônia di Salgado

Giuliani (Zurich Italia): "Insieme all'Istituto Terra, organizzazione no profit di Lélia e Sebastião Salgado, abbiamo piantato un milione di alberi"

di Francesca Biasone e Claudia Mosca
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Zurich è global partner della mostra Amazônia di Sebastião Salgado: la collaborazione rientra nel progetto Zurich Forest

Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione della mostra fotografica "Sebastião Salgado. Amazônia", ospitata all'interno della Fabbrica del Vapore di Milano e disponibile alla visione per i visitatori dal 12 maggio al 19 novembre 2023. Promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Fabbrica del Vapore e Contrasto con Civita Mostre e Musei e General Service Security, la mostra è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del fotografo Sebastião Salgado. Zurich è il global partner dell’intero tour internazionale della mostra Amazônia, mentre Urban Vision è media partner per la tappa milanese e ATM assume il ruolo di sponsor tecnico.

Con oltre 200 fotografie esposte, Amazônia offre al pubblico la possibilità di immergersi completamente nella foresta amazzonica, invitando l'osservatore a riflettere sulla necessità di proteggerla. Il fotografo Salgado ha intrapreso un importante serie di viaggi per catturare l'incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per diverse settimane e fotografando diversi gruppi etnici. Un progetto durato sette anni, durante i quali ha fotografato la vegetazione, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano.

Per Sebastião Salgado, queste immagini testimoniano ciò che sopravvive prima di un’ulteriore progressiva scomparsa. “Il mio desiderio è che tra 50 anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto“, ha dichiarato il fotografo. “Sono particolarmente felice di tornare con Amazônia ad esporre a Milano, la città che ha dato sempre molto spazio al mio lavoro, offrendo ai cittadini l’occasione di vedere le immagini che sono una testimonianza di ciò che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire. Affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela”.

La visita è accompagnata da una traccia audio immersiva commissionata appositamente per l’allestimento della mostra Amazônia da Jean-Michel Jarre che fa rivivere i suoni della foresta pluviale. Con una vera e propria sinfonia del mondo composta dai suoni concreti della foresta (il fruscio degli alberi, i pianti degli animali, il canto degli uccelli o lo scroscio delle acque che sgorgano dalla cima delle montagne), la mostra restituisce anche la voce e i canti degli indigeni, tutti provenienti dagli archivi sonori del Museo di Etnografia di Ginevra.

Sono parte integrante dell’esposizione due sale di proiezione: in una è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (1887-1959); nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica composta appositamente dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter.

Novità assoluta della tappa milanese è poi l’iniziativa Amazônia Touch, il primo volume fotografico concepito e progettato per non vedenti e ipovedenti con l’editore Taschen. Grazie alla partnership tra Lélia e Sebastião Salgado con la Fondazione Visio, un'istituzione che promuove l'inclusione dei non vedenti nelle attività culturali, per la prima volta sarà a disposizione dei visitatori un libro che offre l'accesso alle fotografie della foresta amazzonica e delle sue comunità indigene grazie ad immagini tattili realizzate su lastre di ottone. Ventuno tavole in resina acrilica e minerali naturali permetteranno di sperimentare la lettura tattile.

L'intervista di affaritaliani.it a Giovanni Giuliani, Chief Executive Officer Zurich Italia

 

Giovanni Giuliani, Chief Executive Officer Zurich Italia, ha così commentato l'apertura della mostra Amazônia: "Siamo molto orgogliosi di riuscire ad essere global partner del tour internazionale di questa interessante mostra, che abbraccia varie città nel mondo e che ha già consentito ad oltre un milione di visitatori di vedere le splendide fotografie che Sebastião Salgado ha realizzato nel corso di numerosi anni di attività di Amazzonia".

"La partnership tra Salgado e Zurich ricalca il nostro impegno per un pianeta sostenibile e per la lotta al cambiamento climatico. Le immagini presentate ci esortano a riflettere sul fragile equilibrio tra uomo e natura. La mostra, accuratamente curata da Lélia Wanick Salgado, si abbina perfettamente a noi, tanto che dal 2020 sosteniamo anche il loro progetto di ripristino di una parte della foresta atlantica brasiliana”, ha dichiarato Giuliani

La sponsorizzazione rientra infatti nel più ampio progetto di Zurich per sensibilizzare sull'urgenza di azioni concrete per l’ambiente ed è l’estensione di una partnership consolidata con l’Instituto Terra, organizzazione no profit di Lélia e Sebastião Salgado, con cui la Compagnia ha avviato il progetto Zurich Forest, per il rimboschimento mirato e sostenibile in Brasile e la riconversione di terreni agricoli sterili in foreste autoctone ricche di vita vegetale e animale. 

"Ci siamo impegnati ad accompagnare l'Istituto in questa attività di riforestazione piantando un milione di alberi nell’ambito di otto anni, con un progetto molto mirato e molto sostenibile, che consentirà di affiancare questi alberi ai due milioni e trecento mila già piantati dalla nascita dell’Istituto", ha concluso il CEO Giuliani. "Speriamo che questo progetto sia d'ispirazione per tutti noi e che aiuti a riflettere sulle azioni quotidiane che ognuno di noi può fare e che possono fare la differenza per il pianeta".