Pubblica amministrazione, ok del Cdm al decreto sul reclutamento: ecco che cosa cambia

Il decreto Pa 2025 si articola in tre parti: reclutamento, organizzazione e funzionalità. È anche autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per adeguare le retribuzioni del personale a contratto assunto all’estero

di redazione economia
Paolo Zangrillo, neo ministro della Pubblica Amministrazione 
Economia

Consiglio dei ministri: via libera al decreto legge Pa

"Il testo approvato oggi dal Consiglio dei ministri prevede misure necessarie e urgenti volte, da un lato, a rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni e, dall’altro, a garantire la funzionalità delle pubbliche amministrazioni". Ad affermarlo è il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo al termine del Cdm che ha approvato il decreto legge Pa 2025 sul reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.

"Il decreto pone al centro le nostre persone promuovendone la crescita personale e professionale, contribuendo al miglioramento dell'efficienza organizzativa. Come annunciato, siamo passati all'attuazione concreta di un percorso che garantisce al Paese una pubblica amministrazione moderna, innovativa e più vicina a cittadini e imprese", sottolinea il ministro.

Il decreto Pa 2025, sul reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, appena approvato dal Cdm, si articola in tre parti: reclutamento, organizzazione e funzionalità per rispondere in modo concreto alle esigenze delle nostre amministrazioni e rafforzare il rapporto con gli utenti, cittadini e imprese. E' quanto si spiega in una nota del ministro per la Pa Paolo Zangrillo. Tra i numerosi interventi, emerge la disposizione che consente a Regioni, Province, Città Metropolitane ed Enti locali di assumere, come funzionari, diplomati degli Its Academy. L’obiettivo è quello di attrarre le nuove generazioni al settore pubblico e, allo stesso tempo, dotare le amministrazioni di personale tecnico qualificato.

I giovani, assunti a tempo determinato, potranno proseguire il loro percorso professionale dopo aver conseguito la laurea e una valutazione positiva del lavoro svolto. Per sostenere il percorso formativo, attraverso la stipula di un protocollo d’intesa tra le amministrazioni coinvolte e il Dipartimento della funzione pubblica, gli interessati potranno ottenere un contributo economico grazie al progetto 'Pa 110 e lode'.

Garantire una maggiore efficienza per lo svolgimento dei concorsi: è uno degli obiettivi previsto dal decreto Pa su reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni. Infatti, in considerazione della nuova e imponente fase di reclutamento, ripresa dopo il blocco del turnover, e dell’esigenza di assumere profili sempre più qualificati, si prevede un rafforzamento delle competenze della Commissione Ripam a cui è affidata la fase di selezione del personale pubblico. Sulla stessa materia dei concorsi pubblici si prevedono disposizioni volte a chiarire la disciplina in merito all’utilizzo delle graduatorie vigenti. Si stabilisce che, per contenere gli effetti derivanti dal turnover, per le graduatorie del 2024 e del 2025 è sospesa l’applicazione della norma 'taglia idonei'.

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Un’attenzione particolare è dedicata al funzionamento degli enti locali. Vengono riassegnate le risorse già stanziate e non utilizzate da quei comuni che hanno fatto domanda per accedere al contributo relativo alla spesa da sostenere per i Segretari comunali. Inoltre, sono previste misure specifiche in materia di personale nei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016 e per quelli dell’Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi da maggio 2023.

Sempre con una attenzione al personale pubblico, tra le altre misure, è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per adeguare le retribuzioni del personale a contratto assunto all’estero. Prevista, poi, una graduale armonizzazione dei trattamenti economici accessori delle amministrazioni centrali.

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