Opa Tim-Kkr, Poste pensa all'entrata in partita: Del Fante dà l'ok. RUMOR

Mentre il titolo di Tim resta solido in Borsa, Del Fante dà la propria disponibilità a Draghi per entrare in partita

Economia
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Opa Tim-Kkr, Poste Italiane pensa all'entrata in partita: il jolly di Draghi se non dovesse andare in porto il piano industriale. RUMOR

A piazza Affari, Tim non molla e mantiene il prezzo a 0,50 euro ad azione. Intanto, si pensa all’entrata di Poste Italiane nella partita che si sta svolgendo tra Tim, Vivendi e Kkr. Tim rimane protagonista a piazza Affari e gli investitori si interrogano sul futuro della compagnia dopo che il fondo Kkr ha manifestato l'interesse a rilevare la società preannunciando un'Opa da 0,505 euro per azione che, secondo indiscrezioni, potrebbe arrivare a livelli molto più elevati. Intanto, il premier Mario Draghi mette il dito nella piaga del dossier.

"Il governo è favorevole allo ‘spin off’ di Tim, vale a dire lo scorporo dei servizi commerciali (ServiceCo) e della Rete (NetCo). Se Bolloré mira alla conquista di Tim come veicolo per trasmettere non solo dati ma contenuti, lo Stato punta al controllo delle infrastrutture strategiche".

Ma qual è l’asso nella manica? Come si legge su Dagospia.com, l’entrata di Del Fante e di Poste Italiane. "A questo punto, Draghi ha scoperto il ‘jolly’. “Se con Vivendi non si trova un accordo sul piano industriale dello ‘spin off’ (difesa dell’occupazione e sviluppo della rete), oltre alla Golden Power da parte del governo, nulla vieta che Poste Italiane possa entrare nella partita Tim e schierarsi con Cassa depositi e prestiti”. Da parte sua, l’amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante, ha già dato al governo la sua disponibilità.